giovedì, gennaio 24, 2008

Le palle (post partita Inter - Juve)

L'espressione "Avere le palle" è intesa come avere coraggio o anche essere solidi o anche andare dritti per la propria strada.

Ieri c'è stato l'appello, l'ennesimo, fra pallomuniti e pallolesi.
Alessandro Del Piero, classe '74, è qualcuno che ha dimostrato ancora una volta che essere alla Juve, capitani, condottieri della Juventus F.C., significa tentare di fare il massimo, attenzione dico non farlo, tentare almeno con tutte le proprie forze. Il nostro, qualche volta ci riesce meno bene ma sicuramente il 100% delle volte fa tutto quello che puo' e anche di più per il bene della squadra e ieri con quella mazzata di sinistro, quando tutti ci aspettavamo che il match fosse finito ha risvegliato dal torpore anche gli altri 10. Oggi ha un Trezeguet che è degnissimo compagno di reparto, un giocatore che torna a recuperare palloni, che fatica, che fa assist, che segna, che non molla. Pallomuniti come tanti altri giocatori che, fortunatamente, abbiamo in rosa.

Essere pallolesi è farsi dominare in 10 e non capire che se anche metti 5 attaccanti ma nessun suggeritore, nessun rifinitore, o i 5 di cui sopra o si inventano qualcosa, come ieri, o si finisce male, non c'è via d'uscita.
In sintesi essere pallolesi, oltre che stupidi, significa non capire che contro una squadra in 10 si deve levare un difensore, ancor più se si parla di Birindelli, e mettere un centrocampista in più, è la cosa più semplice, banale e efficace da fare, per una persona normale ovvio.

Capitolo infortuni: una chiacchieratina col preparatore atletico comunque la farei, cosi', in via precauzionale.
Boumsong: è la dimostrazione che chiunque accumuli minuti di gioco possa fare bene, nei limiti delle sue possibilità. Ieri ha giocato libero da ogni pressione, tanto se ne andava, e ha fatto una partita assolutamente degna, normale visto che solo un idiota potrebbe rimproverargli il minimissimo ritardo acquisito sul secondo gol. Con questo non dico che sia un fuoriclasse o che andava tenuto a tutti i costi ma dico che con una difesa a pezzi e con un Criscito gettato nel cesso, rossoblu, magari un difensore in più sarebbe potuto servire, in attesa di potersi muovere sul mercato non in situazioni di emergenza massima. I calciatori nonostante siano dei privilegiati, come ogni tizio che lavora in qualunque ramo, hanno bisogno di sentire la fiducia, di essere messi alla prova, di crescere. Marcire in panca o in tribuna solo perchè condannati dall'ostracismo di un minus habens non permetterà a nessun giocatore di crescere.

Last but not least: dalle dichiarazioni dei giocatori sembra trapelare un certo malcontento, che strano, che strano.

In conclusione: grazie ragazzi e sempre forza Juve, ora andiamo a prenderci la qualificazione a Torino, che ci serve come il pane.

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