Il 12 settembre, dopo che Zebina aveva aggredito un fotografo a Cagliari, si leggeva:
La Juve non fa ricorso. Il club bianconero accetta le 4 giornate di squalifica inflitte al difensore per lo schiaffo di Cagliari. Blanc: ''Un professionista deve accettare le provocazioni e comportarsi bene''
''E' molto difficile avere sempre un comportamento corretto - ha aggiunto Blanc - ma un professionista deve sapere che certe provocazioni fanno parte del mestiere e, quindi, comportarsi bene''. Zebina, oltre alla squalifica e alla multa di 15 mila euro inflitta dal giudice, dovrà pagare anche la sanzione che deciderà la Juve. ''Abbiamo già visto Zebina e lo incontreremo di nuovo nei prossimi giorni - chiude Blanc - ma la decisione che prenderemo non verrà pubblicizzata: è una vicenda che intendiamo gestire in casa''.
Credo che qualunque juventino abbia applaudito a questa decisione, dimostrazione di stile e di buon senso. Nulla potrebbe giustificare un atto di ripicca verso un esterno al terreno di gioco, neanche se questi si fosse lasciato andare a insulti e provocazioni. Purtroppo per i giocatori, essere professionisti è anche questo, saper conservare la calma e, soprattutto, dare il buon esempio alle persone in tribuna. Zebina non ha nessuna scusante.
Ieri pero' apprendiamo, ad esemio dal sito di Repubblica:
CALCIO, JUVENTUS. RESPINTO RICORSO CONTRO SQUALIFICA ZEBINA
Jonathan Zebina salterà anche il derby con il Torino. La Corte di Giustizia Federale ha infatti respinto il ricorso presentato dalla Juventus contro la squalifica per 4 giornate comminata dal giudice sportivo al difensore francese. Il giocatore era stato espulso a Cagliari, prima di un alterco con manata in faccia ad uno steward del club sardo. (27/09/2007) (Spr)
La questione è: che è successo nel frattempo? Perchè Blanc dice una cosa e poi si decide di fare altrimenti? Perchè è stato presentato un ricorso di nascosto? Chi ha preso l'iniziativa? Ma, soprattutto, chi decide in casa Juve?
Questi credo siano interrogativi più che legittimi, soprattutto alla luce del fatto che si giudicano negativamente i ricorsi presentato dall'Inter, come suo costume, per ogni squalifica, per quanto giusta sia, come quella inflitta ultimamente a Maicon. Noi juventini siamo diversi, allo stile ci teniamo. Le teste calde nella Juventus son sempre state gestite con molta chiarezza e i giocatori sapevano bene che o si calmavano o finivano in tribuna, ovviamente il riferimento è al caso più famoso, quello di Sivori che fu "educato" allo stile Juve nonostante la reticenza caratteriale del buon vecchio Omar.Presentare questo ricorso è stato un grosso scivolone, presentarlo di nascosto è stato ancora peggio. Dopo gli anni di malagestione dell'accoppiata di malfattori Moggi-Giraudo, con il complice silenzio di Bettega, alla Juve c'è bisogno di chiarezza e limpidezza, questi giochini di bassa lega non sono da Juventus. La chiarezza è la virtù di chi non teme nulla, deve essere la virtù della Juventus F.C.
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