Ed ecco che non appena il gioco comincia a rifarsi duro, si riaprono i battenti del circo nerazzurro.
Dichiarazioni di fuoco a destra e a manca, nervosismi, giocatori che si rifiutano di entrare in campo, allenatori 'plurivincenti' messi alla porta o che se ne vanno, presidenti saltimbanchi.
Ecco che ricomincia il circo dei narcisi, il circo di chi vuol esser più bello e la gara a chi ce l'ha più lungo. No, non c'è limite, sempre di più, sempre più soldi da distribuire a nani e ballerine; per i narcisi non ci son limiti, saltano gli schemi, saltano le regole morali più banali, salta il rispetto per le persone. Già il rispetto, quello stesso rispetto che si reclama per sè ma che non si è in grado di dare.
Mancini allenatore non m'è mai piaciuto e non mi piace tutt'ora. Con l'Inter ha vinto uno scudetto non suo, un altro con le avversarie dirette penalizzate, ha accettati du farsi prendere a schiaffoni in finale dalla Roma (finale al sapore di biscotto, in onore dei nuovi buoni rapporti con i superonesti romanisti che senza avrebbero fatto l'ennesima figura barbina della loro patetica storia e che senza forse non avrebbero fatto partire qualche giocatore in direzione di Milano), ora rischia di perdere l'unico scudetto un po' disputato della sua gestione e in Europa ha elargito sorrisi ai non amanti dell'Inter.
Insomma per me resta un allenatore mediocre, pero' anche gli allenatori mediocri meritano rispetto e questo Moratti non l'ha capito e mai lo capirà perchè è troppo vanitoso per capire che non è onnipotente e che la dignità delle persone va tenuta in conto, in gran conto.
Gli interisti già si strappano i capelli per la perdita del loro genio delle panchine, del nuovo Herrera, in realtà dovrebbero strapparseli perchè perdono non un allenatore ma quella stabilità che dal dopo Pellegrini in poi non hanno mai più avuto. Perdendo Mancini perdono la possibilità di crescere come squadra, di aprire un ciclo, di avere giocatori che crescono con l'allenatore in un'unità di intenti e fini che poi è quello che conta visto che, alla fin fine, son i giocatori che vanno in campo.
Ora si apre una nuova rivoluzione, probabilmente arriverà Mourinho con le sue faraoniche richieste, col suo pugno d'acciaio spaccaspogliatoi, con la sua prosopopea di chi pensa di aver già vinto quando ha ancora tutto da dimostrare. Perfetto per l'Inter dei vanesi, perfetto per Moratti ma, come dicevo ieri, la gloria non la si conquista solo coi milioni, la si conquista con l'eleganza, col savoir faire, con la competenza, tutte qualità queste che non appartengono neanche lontanamente a questa Inter triste fotografia del falo' delle vanità.
mercoledì, marzo 12, 2008
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2 commenti:
ecco hai trovato la parola giusta; circo nerazzurro.
Rende perfettamentel'idea..
Senza rubare non siete un cazzo sino a prova contraria resterete delle merde e la vergogna del calcio Italiano, dopati e ladri.
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Tessera [SERU TITULI] n.10 club virtuale "Josè Mourinho is the jockey"
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