No, non parlo del simpatico turco del bellissimo film Mediterraneo ma parlo di Zeman e degli interisti.
Da www.gazzetta.it:
"Il tecnico boemo, per sua stessa ammissione "un po' fuori dal calcio", ha ricevuto nella sala Caduti di Nassirya del Senato, dall'Associazione cuori Neroazzurri, il premio per l'etica sportiva, ospitato dall'Inter Club di Palazzo Madama."
Fantastico il premio per "l'etica sportiva", oramai siamo al delirio puro, gli intercettatori petrolieri si autocelebrano come etici e sportivi, si attribuiscono il diritto di premiare terze persone e in più premiano l'allenatore protetto da Andreotti e la sua ghenga di Carrari vari.
L'ennesima ciliegina sulla torta del sodalizio inter-roma, con i primi che raccattano giocatori dei secondi, tenendoli economicamente in vita e lasciando loro qualche coppa Italia di consolazione e ora qualche premio al loro allenatore simbolo che non esita ad affrettarsi a raccattare qualche briciola lasciata anche per lui, si sa il cane non morde mai la mano del padrone.
Com'è vero che chi si somiglia si piglia. Zdenek grande cuore giallorossonerazzurro.
mercoledì, dicembre 03, 2008
lunedì, dicembre 01, 2008
Juventus - Reggina = 4 - 0
E la Juve attacca, attacca, attacca...
E' questo il dato più confortante, al di là, naturalmente, dei tre punti che ci tengono attaccati al treno di testa.
La Reggina, nonostante il pesante passivo, mi è sembrata una squadra più che dignitosa, il che sotto certi aspetti rende ancora più meritevole la nostra partita.
Quello che trovo straordinario nella Juventus di quest'anno, sia in valore assoluto, sia rispetto a quella dell'anno scorso, è la sua "voglia".
Sembra che i tempi di "segno un gol e poi mi chiudo", siano lontani, dimenticati; anche se ogni tanto aleggia lo spettro di quel passato fatto di gioco sparagnino, comunque oggi la squadra non si ferma mai, neanche sotto la neve, neanche in vantaggio di due, tre gol. Questa è la cosa più importante per una squadra che abbia ambizioni, sia di campionato che di coppa. I trofei si vincono a suon di gol, non solo per lo spettacolo ma anche e soprattutto per intimorire gli avversari, per far loro dubitare, perchè il loro dubitare crei spazi per i nostri inserimenti. E' qeusto atteggiamento, tanto per tornare alla partita della settimana scorsa, che non ho visto mai nell'Inter, neanche contro di noi, nonostante le forti motivazioni che quella partita poteva avere, e che continua a farmi dire che non hanno meritato ma hanno "semplicemente" vinto con un gol di più.
La Juve sabato ci ha proposto più o meno la stessa partita che abbiamo visto col Genoa, una partita solida, con reparti compatti e veloci ripartenze. Oramai il gruppo mi sembra solido, mi sembra che davvero remino tutti nella stessa direzione, sotto la guida dei Del Piero e dei Nedved che buttano in campo la voglia di chiudere la carriera col botto.
Beh io sono contento, sono contento al di là di ogni considerazione tattica, resto fedele alla mia linea che ho adottato da Juve-Real: cosa conta adesso è sostenere la squadra, le somme le tiriamo a fine stagione ma criticare qualcuno, oggi, mi sembra assurdo e miope.
E' questo il dato più confortante, al di là, naturalmente, dei tre punti che ci tengono attaccati al treno di testa.
La Reggina, nonostante il pesante passivo, mi è sembrata una squadra più che dignitosa, il che sotto certi aspetti rende ancora più meritevole la nostra partita.
Quello che trovo straordinario nella Juventus di quest'anno, sia in valore assoluto, sia rispetto a quella dell'anno scorso, è la sua "voglia".
Sembra che i tempi di "segno un gol e poi mi chiudo", siano lontani, dimenticati; anche se ogni tanto aleggia lo spettro di quel passato fatto di gioco sparagnino, comunque oggi la squadra non si ferma mai, neanche sotto la neve, neanche in vantaggio di due, tre gol. Questa è la cosa più importante per una squadra che abbia ambizioni, sia di campionato che di coppa. I trofei si vincono a suon di gol, non solo per lo spettacolo ma anche e soprattutto per intimorire gli avversari, per far loro dubitare, perchè il loro dubitare crei spazi per i nostri inserimenti. E' qeusto atteggiamento, tanto per tornare alla partita della settimana scorsa, che non ho visto mai nell'Inter, neanche contro di noi, nonostante le forti motivazioni che quella partita poteva avere, e che continua a farmi dire che non hanno meritato ma hanno "semplicemente" vinto con un gol di più.
La Juve sabato ci ha proposto più o meno la stessa partita che abbiamo visto col Genoa, una partita solida, con reparti compatti e veloci ripartenze. Oramai il gruppo mi sembra solido, mi sembra che davvero remino tutti nella stessa direzione, sotto la guida dei Del Piero e dei Nedved che buttano in campo la voglia di chiudere la carriera col botto.
Beh io sono contento, sono contento al di là di ogni considerazione tattica, resto fedele alla mia linea che ho adottato da Juve-Real: cosa conta adesso è sostenere la squadra, le somme le tiriamo a fine stagione ma criticare qualcuno, oggi, mi sembra assurdo e miope.
JUVENTUS-REGGINA 4-0 (primo tempo 2-0)
MARCATORI: Camoranesi al 28', Amauri al 44' p.t.; Chiellini al 17', Del Piero su rigore al 29' s.t.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi (1' s.t. Marchionni), Sissoko, Marchisio (25' s.t. Giovinco), Nedved; Amauri (31' s.t. Iaquinta), Del Piero. (Chimenti, Mellberg, De Ceglie, Ekdal). All. Ranieri.
REGGINA (4-4-2): Campagnolo; Cirillo, Valdez, Santos, Costa; Alvarez (5' s.t. Corradi), Barreto, Carmona (12' s.t. Tognozzi), Barillà; Brienza, Cozza (37' s.t. Di Gennaro). (Marino, Cosenza, Sestu, Ceravolo). All. Orlandi.
ARBITRO: Damato di Barletta.
NOTE: serata fredda con pioggia e neve. Spettatori 18 mila circa. Ammoniti Camoranesi, Valdez, Cozza, Santos. Recupero: 1' p.t., 0' s.t.
giovedì, novembre 27, 2008
Il caso Giovinco
Mi sembra un falso problema e comincia a diventare stucchevole.
Fermo restando tutte le perplessità sul negargli qualche minuto in più di gioco, non capisco il sorgere di tanto battage mediatico e non sul poco utilizzo di questo ragazzino.
Per essere forte, è forte, credo siamo tutti d'accordo. Credo anche che siamo tutti d'accordo sul fatto che non sia Maradona, altrimenti avrebbe fatto sfaceli ad Empoli e soprattutto in nazionale, dove invece mi sembra abbia arrancato.
La conclusione logica è che nonostante sia un ottimo elemento, debba maturare ancora.
Come matura un giocatore? Lavorando sodo, lavorando affianco a grandi campioni, quegli stessi campioni che gli sbarrano la strada. Fare i primi ad Empoli è, con tutto il rispetto per l'Empoli, facile, fare i primi alla Juventus è un tantinello più complicato. Ed è qua che si vede anche la tempra del campione in erba, si vede nella capacità di resistere, di lavorare, di sopportare e di aspettare il proprio momento che, se si è forti, verrà.
Ricordo che da Capello, allenatore da me mai amato, veniva messo in panchina un tale Del Piero Alessandro, giocatore che non era nè in erba, nè che doveva dimostrare qualcosa. Pero' questo giocatore ha aspettato, è rimasto alla Juve, e, com'era giusto che fosse, s'è ripreso il suo posto, indiscusso, da titolare.
Se dunque ha pazientato Del Piero, di grazia, perchè non dovrebbe pazientare Giovinco?
Io ritengo sia un grande campione cha abbiamo in squadra, una gemma che va senz'altro ben gestita, credo pero' che i grandi campioni si vedano anche dalla mentalità e, tanto per restare nel passato recente, con Miccoli ne abbiamo avuto la conferma.
Ergo per me non è che ci siano tante soluzioni: o Giovinco accetta di stare alla Juventus F.C., la squadra più prestigiosa al mondo con il Real Madrid, porta pazienza e impara a lavorare bene e in silenzio, o a mio parere è inutile anche mandarlo in prestito, lo si ceda a titolo definitivo e si incassi che giovani di talento disposti a lavorare con umiltà e spirito di sacrificio, prima o poi si trovano.
Fermo restando tutte le perplessità sul negargli qualche minuto in più di gioco, non capisco il sorgere di tanto battage mediatico e non sul poco utilizzo di questo ragazzino.
Per essere forte, è forte, credo siamo tutti d'accordo. Credo anche che siamo tutti d'accordo sul fatto che non sia Maradona, altrimenti avrebbe fatto sfaceli ad Empoli e soprattutto in nazionale, dove invece mi sembra abbia arrancato.
La conclusione logica è che nonostante sia un ottimo elemento, debba maturare ancora.
Come matura un giocatore? Lavorando sodo, lavorando affianco a grandi campioni, quegli stessi campioni che gli sbarrano la strada. Fare i primi ad Empoli è, con tutto il rispetto per l'Empoli, facile, fare i primi alla Juventus è un tantinello più complicato. Ed è qua che si vede anche la tempra del campione in erba, si vede nella capacità di resistere, di lavorare, di sopportare e di aspettare il proprio momento che, se si è forti, verrà.
Ricordo che da Capello, allenatore da me mai amato, veniva messo in panchina un tale Del Piero Alessandro, giocatore che non era nè in erba, nè che doveva dimostrare qualcosa. Pero' questo giocatore ha aspettato, è rimasto alla Juve, e, com'era giusto che fosse, s'è ripreso il suo posto, indiscusso, da titolare.
Se dunque ha pazientato Del Piero, di grazia, perchè non dovrebbe pazientare Giovinco?
Io ritengo sia un grande campione cha abbiamo in squadra, una gemma che va senz'altro ben gestita, credo pero' che i grandi campioni si vedano anche dalla mentalità e, tanto per restare nel passato recente, con Miccoli ne abbiamo avuto la conferma.
Ergo per me non è che ci siano tante soluzioni: o Giovinco accetta di stare alla Juventus F.C., la squadra più prestigiosa al mondo con il Real Madrid, porta pazienza e impara a lavorare bene e in silenzio, o a mio parere è inutile anche mandarlo in prestito, lo si ceda a titolo definitivo e si incassi che giovani di talento disposti a lavorare con umiltà e spirito di sacrificio, prima o poi si trovano.
martedì, novembre 25, 2008
Zenit - Juve: I dubbi del tifoso medio
Pareggio contro lo Zenit fuori casa ci sta bene, anzi benissimo. Abbiamo praticamente la qualificazione in tasca e non c'è bisogno di sforzarsi più di tanto, pero' quello che vorrei capire è: perchè la formazione schierata è sempre la stessa formazione titolare?
Questo era il vizietto di Ranieri che tanto contestavo l'anno scorso, giocano sempre gli stessi e gli infortuni fioccano, oltre, soprattutto, a non permettere di esprimersi ad altri giocatori. L'anno scorso non abbiamo mai visto Tiago in campo se non in scampoli di partita, quest'anno lo vediamo con un po' di continuità e il coro entusiasta dei puri di spirito che oggi scoprono che forse un brocco non è, si leva. Quest'anno si pone una questione ancora più spinosa del "caso Tiago", quella di Giovinco. Da tifoso medio ma appassionato, vorrei tanto sapere perchè, non dico non sia stato titolarizzato ma perchè non ha giocato più di 12 minuti? E De Ceglie, perchè è rimasto in panchina tutto il tempo e non gli si è data la possibilità di provarsi nel ruolo di Nedved?
Alla fine, faccio outing, il mio vero dubbio è: chi fa la formazione in casa Juve?
Un'ultima nota vorrei dedicarla ad un amico che mi ha fatto notare un'interessante statistica, a conforto della mia battaglia solitaria contro l'ipocrita e calabraghista "l'Inter ha meritato" a cui moltissimi juventini a caccia di ostentazione di (falsa) sportività e leccapiedi vari si sono prestati con zelo nell'immediato dopopartita contro la squadra Internazionale FC.
Cito:
"Ricercando "l'Inter ha meritato" su Google si ottengono 31,800 risultati!
Si parte da Moratti, passando per qul genio di Mourinho
conquellochehavintoèpropriounvincente, fino a Ranieri e a tutta la schiera
dei giornalisti "embedded", da Sconcerti in giù.
Ognuno con le proprie piccole frustrazioni e con una necessità di
autoaffermazione che può far solo tenerezza"
Grazie bilbo per questo tuo contributo
Questo era il vizietto di Ranieri che tanto contestavo l'anno scorso, giocano sempre gli stessi e gli infortuni fioccano, oltre, soprattutto, a non permettere di esprimersi ad altri giocatori. L'anno scorso non abbiamo mai visto Tiago in campo se non in scampoli di partita, quest'anno lo vediamo con un po' di continuità e il coro entusiasta dei puri di spirito che oggi scoprono che forse un brocco non è, si leva. Quest'anno si pone una questione ancora più spinosa del "caso Tiago", quella di Giovinco. Da tifoso medio ma appassionato, vorrei tanto sapere perchè, non dico non sia stato titolarizzato ma perchè non ha giocato più di 12 minuti? E De Ceglie, perchè è rimasto in panchina tutto il tempo e non gli si è data la possibilità di provarsi nel ruolo di Nedved?
Alla fine, faccio outing, il mio vero dubbio è: chi fa la formazione in casa Juve?
Un'ultima nota vorrei dedicarla ad un amico che mi ha fatto notare un'interessante statistica, a conforto della mia battaglia solitaria contro l'ipocrita e calabraghista "l'Inter ha meritato" a cui moltissimi juventini a caccia di ostentazione di (falsa) sportività e leccapiedi vari si sono prestati con zelo nell'immediato dopopartita contro la squadra Internazionale FC.
Cito:
"Ricercando "l'Inter ha meritato" su Google si ottengono 31,800 risultati!
Si parte da Moratti, passando per qul genio di Mourinho
conquellochehavintoèpropriounvincente, fino a Ranieri e a tutta la schiera
dei giornalisti "embedded", da Sconcerti in giù.
Ognuno con le proprie piccole frustrazioni e con una necessità di
autoaffermazione che può far solo tenerezza"
Grazie bilbo per questo tuo contributo
ZENIT-JUVENTUS 0-0
ZENIT SAN PIETROBURGO (4-3-3): Malafeev; Anyukov, Lombaerts, Kryzanac, Sirl; Denisov, Tymoshchuk, Zyrianov; Danny, Pogrebnyak, Arshavin (25' s.t. Fayzulin). (Contofalski, Kim, Hubocan, Shirokov, Dominguez, Tekke). All. Advocaat.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Camoranesi (39' s.t. Marchionni), Sissoko, Marchisio, Nedved; Iaquinta (43' s.t. Amauri), Del Piero (33' s.t. Giovinco)) (Chimenti, Legrottaglie, De Ceglie, Rossi). All Ranieri.
ARBITRO: Bo Larsen (Danimarca).
NOTE: ammoniti Lombaerts, Tymoschuk, Camoranesi, Iaquinta e Sissoko. Recupero: 1' p.t. e 3' s.t.
domenica, novembre 23, 2008
Inter - Juventus = 1 - 0
Dopo sette vittorie una battuta d'arresto ci sta ma è un peccato sia venuta con queste modalità.
I pluricampioni d'Italia, quelli dei miliardi, delle aule giudiziare, delle intercettazioni e degli allenatori strapagati, hanno messo in campo una formazione talmente superiore che si tirano d'impaccio con un gol casuale del peggiore in campo (ma sicuramente miglior lottatore di lotta greco-romana presente sul terreno).
L'ho presa male? Si, malissimo. Dopo aver vinto con il Real al Bernabeu e una prestazione tutto sommato dignitosa, un pareggio contro il Resto del Mondo era il risultato più equo, almeno per quanto visto in campo. Pero' si sa, la fortuna sorride agli audaci e non solo.
In ogni caso rimango fiero dei nostri ragazzi che comunque hanno fatto quello che hanno potuto, non ho visto nessuno tirarsi indietro, nessuno schivare la battaglia o i colpi. Bravi, va bene cosi', bravo anche Ranieri al quale non posso imputare nulla.
L'unica cosa di cui fare tesoro, credo sia finalmente il caso dopo anni di esperienza con l'armata nerazzurra è che quando si gioca con l'Inter bisogna sempre guardarsi le spalle, è da là che arriva la pugnalata, mai di faccia, con lo sguardo fisso negli occhi, no, alle spalle, è il loro stile, come quello dei loro ultrà, silenziosi fino al gol, poi tutti galletti. 10+ alla squadra che più "special" non si puo'.
I pluricampioni d'Italia, quelli dei miliardi, delle aule giudiziare, delle intercettazioni e degli allenatori strapagati, hanno messo in campo una formazione talmente superiore che si tirano d'impaccio con un gol casuale del peggiore in campo (ma sicuramente miglior lottatore di lotta greco-romana presente sul terreno).
L'ho presa male? Si, malissimo. Dopo aver vinto con il Real al Bernabeu e una prestazione tutto sommato dignitosa, un pareggio contro il Resto del Mondo era il risultato più equo, almeno per quanto visto in campo. Pero' si sa, la fortuna sorride agli audaci e non solo.
In ogni caso rimango fiero dei nostri ragazzi che comunque hanno fatto quello che hanno potuto, non ho visto nessuno tirarsi indietro, nessuno schivare la battaglia o i colpi. Bravi, va bene cosi', bravo anche Ranieri al quale non posso imputare nulla.
L'unica cosa di cui fare tesoro, credo sia finalmente il caso dopo anni di esperienza con l'armata nerazzurra è che quando si gioca con l'Inter bisogna sempre guardarsi le spalle, è da là che arriva la pugnalata, mai di faccia, con lo sguardo fisso negli occhi, no, alle spalle, è il loro stile, come quello dei loro ultrà, silenziosi fino al gol, poi tutti galletti. 10+ alla squadra che più "special" non si puo'.
INTER-JUVENTUS 1-0 (primo tempo 0-0)
MARCATORE: Muntari al 27’ s.t.
INTER (4-1-3-2): Julio Cesar; Maicon, Materazzi, Samuel, Maxwell; Cambiasso; Zanetti, Stankovic (dal 40’ s.t. Burdisso), Muntari (dal 44’ s.t. Vieira); Ibrahimovic, Adriano (dal 37’ s.t. Cruz). (Toldo, Figo, Quaresma, Crespo). All. Mourinho.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni (dal 25’ s. t. Camoranesi), Tiago (dal 3’ p.t. Marchisio), Sissoko, Nedved; Del Piero, Amauri (dal 32’ s.t. Iaquinta). (Chimenti, Mellberg, De Ceglie, Giovinco). All. Ranieri.
ARBITRO: Rizzoli (assistenti Lanciano-Ayroldi, quarto uomo Girardi).
NOTE: serata fredda, campo in pessime condizioni, spettatori 80.075 (stadio esaurito). Ammoniti Amauri (J) al 24’ p.t. per proteste, Legrottaglie (J) al 29’ p.t. Materazzi (I) al 4’ s.t. Samuel (I) al 9’ per gioco scorretto. Angoli 8-4. Recupero: 2’ p.t. 3 s.t.
sabato, novembre 15, 2008
Dubbi e Certezze
Ho sempre avuto la certezza che la Juventus non fosse una squadra come le
altre dove ogni giocatore avesse l'obbligo e il piacere di sputare sangue
per il bene della maglia. Disciplina, rigore negli allenamenti, poche
chiacchiere, lavoro, muscoli, classe. La Juventus non ha battuto ciglio a
mettere Sivori in tribuna per ragioni disciplinari, la Juventus non ha
battuto ciglio a scendere di categoria, con la vergogna nel cuore, ma con
l'orgoglio di ritornare presto ai livelli che le competono. E in due anni
eccoci qui, coi giornali di tutto il mondo calcistico che tessono le lodi
del nostro capitano e di una squadra da applaudire.
Ecco, ero certo che il carattere della Juve fosse questo e non posso che
esserne ancora una volta fiero e orgoglioso.
Il dubbio che pero' mi logora è questo: posto che Moggi lo vedrei bene
impalato a centrocampo, ma com'è che con o senza sim noi siamo sempre la
Juve e, in silenzio, stiamo di nuovo là in vetta, mentre gli altri, fra
nani e ballerine, grancassa e miliardi, sono sempre una spanna sotto e si
devono azzeccare con lo sputo degli scudetti vinti da soli?
altre dove ogni giocatore avesse l'obbligo e il piacere di sputare sangue
per il bene della maglia. Disciplina, rigore negli allenamenti, poche
chiacchiere, lavoro, muscoli, classe. La Juventus non ha battuto ciglio a
mettere Sivori in tribuna per ragioni disciplinari, la Juventus non ha
battuto ciglio a scendere di categoria, con la vergogna nel cuore, ma con
l'orgoglio di ritornare presto ai livelli che le competono. E in due anni
eccoci qui, coi giornali di tutto il mondo calcistico che tessono le lodi
del nostro capitano e di una squadra da applaudire.
Ecco, ero certo che il carattere della Juve fosse questo e non posso che
esserne ancora una volta fiero e orgoglioso.
Il dubbio che pero' mi logora è questo: posto che Moggi lo vedrei bene
impalato a centrocampo, ma com'è che con o senza sim noi siamo sempre la
Juve e, in silenzio, stiamo di nuovo là in vetta, mentre gli altri, fra
nani e ballerine, grancassa e miliardi, sono sempre una spanna sotto e si
devono azzeccare con lo sputo degli scudetti vinti da soli?
venerdì, novembre 14, 2008
Juventus - Genoa = 4 - 1
7
Sette sono le vittorie di fila dopo il disastro napoletano, quello del cambio Del Piero-De Ceglie per capirci.
Forse qualcosa è scattato, forse è solo l'esser Juve che torna in forza nei cuori e nelle gambe dei nostri ma questa Juve è la "mia" Juve.
No, le vittorie non c'entrano, c'entra il modo, le vittorie sono una conseguenza.
Ieri sera, contro la squadra che gioca, a mio umile parere, un calcio fra i migliori della serie A (anzi, colgo l'occasione per fare i miei sinceri complimenti al Genoa e al suo allenatore), ho visto pressing alto, verticalizzazioni rapide, gioco largo sulle fasce, cross, triangoli nello stretto, chiusure dei centrali difensivi, uscite del portiere, insomma la panoplia del gioco del calcio.
La Juve ieri era in campo per giocare, con intelligenza, la sua partita. Dico con intelligenza perchè non ho mai ritenuto il calcio un gioco da gara adolescenziale a "chi ce l'ha più lungo", a chi mette più attaccanti in campo. Sono sempre stato convinto, come Brera, che non ho mai apprezzato come giornalista, nè come uomo visto il suo razzismo di fondo, che anche uno 0-0 possa essere spettacolare. Ieri poteva anche finire zero a zero, sarebbe comunque stata una gran bella partita, giocata bene da entrambe le squadre.
Personalmente ho sempre criticato aspramente Molinaro che ritenevo, nonostante il sudore generosamente sparso, non da Juve. Mi sto ricredendo partita dopo partita e faccio pubblica ammenda. Parlo di lui perchè, in un certo senso, incarna lo spirito combattivo di questa Juve attuale che certo riposa sull'immensa classe di Del Piero ma che si struttura attorno alla muscolarità e alla precisione dei Molinaro, appunto, dei Sissoko, imperiale a centrocampo, dei Chiellini.
E in un contesto simile non puo' non emergere anche un giocatore come Tiago, che certamente non è diventato un campione in una notte ma che altrettanto certamente si trova più a suo agio a giocare in una squadra che ha fiducia, che si ritrova, che ha automatismi e posizioni precise. Ed è anche per questo che saluto con estrema gioia il gol di Grygera, umile operaio in paradiso, grazie al suo lavoro, grazie gli spazi creati da tutta la squadra, che gli permettono di entrare in area e grazie alla serenità di un collettivo che gli permettono di "provarci", di non dirsi "forse è meglio che la passo".
Inutile aggiungere ancora qualcosa sulla prestazione di Del Piero, il cui passaggio a Iaquinta è un diamante di rara bellezza footballistica che da solo sarebbe valso il prezzo del biglietto, dedico dunque un ultima nota ad un altro giocatore su cui ero rimasto prudente ad inizio stagione: Amauri. Corre, si sbatte, suda, salta altissimo, segna, fraseggia, fa un lavoro immenso. E' un campione, questo è certo, di dubbi non ne ho più.
Che bello sbagliarsi
Sette sono le vittorie di fila dopo il disastro napoletano, quello del cambio Del Piero-De Ceglie per capirci.
Forse qualcosa è scattato, forse è solo l'esser Juve che torna in forza nei cuori e nelle gambe dei nostri ma questa Juve è la "mia" Juve.
No, le vittorie non c'entrano, c'entra il modo, le vittorie sono una conseguenza.
Ieri sera, contro la squadra che gioca, a mio umile parere, un calcio fra i migliori della serie A (anzi, colgo l'occasione per fare i miei sinceri complimenti al Genoa e al suo allenatore), ho visto pressing alto, verticalizzazioni rapide, gioco largo sulle fasce, cross, triangoli nello stretto, chiusure dei centrali difensivi, uscite del portiere, insomma la panoplia del gioco del calcio.
La Juve ieri era in campo per giocare, con intelligenza, la sua partita. Dico con intelligenza perchè non ho mai ritenuto il calcio un gioco da gara adolescenziale a "chi ce l'ha più lungo", a chi mette più attaccanti in campo. Sono sempre stato convinto, come Brera, che non ho mai apprezzato come giornalista, nè come uomo visto il suo razzismo di fondo, che anche uno 0-0 possa essere spettacolare. Ieri poteva anche finire zero a zero, sarebbe comunque stata una gran bella partita, giocata bene da entrambe le squadre.
Personalmente ho sempre criticato aspramente Molinaro che ritenevo, nonostante il sudore generosamente sparso, non da Juve. Mi sto ricredendo partita dopo partita e faccio pubblica ammenda. Parlo di lui perchè, in un certo senso, incarna lo spirito combattivo di questa Juve attuale che certo riposa sull'immensa classe di Del Piero ma che si struttura attorno alla muscolarità e alla precisione dei Molinaro, appunto, dei Sissoko, imperiale a centrocampo, dei Chiellini.
E in un contesto simile non puo' non emergere anche un giocatore come Tiago, che certamente non è diventato un campione in una notte ma che altrettanto certamente si trova più a suo agio a giocare in una squadra che ha fiducia, che si ritrova, che ha automatismi e posizioni precise. Ed è anche per questo che saluto con estrema gioia il gol di Grygera, umile operaio in paradiso, grazie al suo lavoro, grazie gli spazi creati da tutta la squadra, che gli permettono di entrare in area e grazie alla serenità di un collettivo che gli permettono di "provarci", di non dirsi "forse è meglio che la passo".
Inutile aggiungere ancora qualcosa sulla prestazione di Del Piero, il cui passaggio a Iaquinta è un diamante di rara bellezza footballistica che da solo sarebbe valso il prezzo del biglietto, dedico dunque un ultima nota ad un altro giocatore su cui ero rimasto prudente ad inizio stagione: Amauri. Corre, si sbatte, suda, salta altissimo, segna, fraseggia, fa un lavoro immenso. E' un campione, questo è certo, di dubbi non ne ho più.
Che bello sbagliarsi
JUVENTUS-GENOA 4-1 (primo tempo 2-0)
MARCATORI: Grygera (J) al 6', Amauri (J) al 26' p.t.; Iaquinta (J) al 40', Milito (G) su rigore al 44', Papastathopoulos (G) autorete al 47' s.t.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni (24' s.t. Camoranesi), Sissoko, Tiago, Nedved; Del Piero (43' s.t. Giovinco), Amauri (39' s.t. Iaquinta). (Chimenti, De Ceglie, Mellberg, Marchisio). All. Ranieri.
GENOA (3-4-3): Rubinho; Biava (35' s.t. Papastathopoulos), Ferrari, Criscito; Potenza (16' s.t. Bocchetti), Thiago Motta, Juric, Rossi; Gasbarroni (1' s.t. Sculli), Milito, Palladino. (Scarpi, Vanden Borre, Olivera, Jankovic). All. Gasperini.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
NOTE: spettatori 16.000 circa. Ammoniti Thiago Motta, Rossi. Recupero 1' p.t. e 4' s.t.
lunedì, novembre 10, 2008
Chievo - Juventus = 0 - 2
E sono 4. Quattro vittorie consecutive in campionato, 12 punti che piovono in un momento fondamentale e rieccoci a 21 punti, a solo 3 dalla vetta e da un'Inter dove già si vedono tracce di sfaldamento. Eh si, caro signor Mourinho, il campionato italiano non è come quella barzelletta di campionato inglese, dove con 11 giocatori forti si vincono più della metà delle partite con 4 gol di scarto. In Italia lottano tutti con il coltello fra i denti, si mastica pallone quotidianamente e fare il guascone sui giornali o in allenamento non è sufficiente per vincere le partite.
Purtroppo al momento la fortuna sembra essere benevola verso i nerazzurri che si cavano d'impaccio per il rotto della cuffia contro un'Udinese che sta comunque disputando un campionato di tutto rispetto.
Noi giochiamo con una tranquillità impressionante, anche se l'eccessiva foga di Sissoko ieri mi è sembrata un tantinello fuori luogo, rimanere in dieci avrebbe compromesso una partita in cui bisognava incassare punti. Del Piero non è in un momento di grazia, è semplicemente lo stesso Alex che conosciamo tutti e un po' sorrido ai gridolini eccitati di coloro che sembrano scoprirlo oggi. E' un giocatore che oggi forse più di ieri, ha la tranquillità per esprimersi al 100% delle sue potenzialità, gioca con costanza ed è sempre meno soggetto a staffette deliranti (tipo quelle dell'era Capello o del primo Ranieri), gioca come sempre per la squadra e la squadra gioca per lui. Alessandro è un leader, è il leader di questa Juve e non a caso. Auguri di buon compleanno, capitano.
Altro dato che vorrei rilevare è questo: Tiago: 52 passaggi di cui 44 riusciti, 4 contrasti tutti vinti. E' un giocatore che più macina minuti (visto Ranieri?) e più trova ritmo e costanza. Personalmente temo che sia un giocatore che non puo' più restare a Torino, qualcosa si deve evidentemente, per forza, essere incrinato in questi anni fra società e il centrocampista portoghese, pero' un poco di rimpianto di non averlo visto più spesso in campo l'anno scorso, magari al posto di Nocerino in qualche partita "minore", soprattutto da Gennaio in poi, quando Nocerino ha cominciato a mostrare evidenti segni di cedimento, rimane. Ancor più se a fine stagione Nocerino lo si lascia partire, evidentemente cosi' insostituibile non doveva essere, no?
Mi son piaciuti anche Mellberg e una nota di merito a De Ceglie, bravo Manninger il cui ruolo di sostituto di Buffon è più che delicato.
Infine, due parole sul "caso" Giovinco. Che non abbia giocato non è per me scandaloso in sè, ci puo' stare, soprattutto quando si vogliono portare a casa i 3 punti e si vuole schierare un modulo già rodato con protagonisti in ruolo. Quello che mi lascia perplesso è far entrare Amauri negli ultimi minuti, invece di Giovinco appunto. A risultato acquisito con un modulo stabile, perchè non dargli tempo di gioco? Non "Tiaghizziamolo" signor Ranieri, per favore, glielo faccia vedere il campo di tanto in tanto, anche se solo per qualche minuto. Lo faccia abituare a fraseggiare coi compagni anche in partita e non solo in allenamento.
Purtroppo al momento la fortuna sembra essere benevola verso i nerazzurri che si cavano d'impaccio per il rotto della cuffia contro un'Udinese che sta comunque disputando un campionato di tutto rispetto.
Noi giochiamo con una tranquillità impressionante, anche se l'eccessiva foga di Sissoko ieri mi è sembrata un tantinello fuori luogo, rimanere in dieci avrebbe compromesso una partita in cui bisognava incassare punti. Del Piero non è in un momento di grazia, è semplicemente lo stesso Alex che conosciamo tutti e un po' sorrido ai gridolini eccitati di coloro che sembrano scoprirlo oggi. E' un giocatore che oggi forse più di ieri, ha la tranquillità per esprimersi al 100% delle sue potenzialità, gioca con costanza ed è sempre meno soggetto a staffette deliranti (tipo quelle dell'era Capello o del primo Ranieri), gioca come sempre per la squadra e la squadra gioca per lui. Alessandro è un leader, è il leader di questa Juve e non a caso. Auguri di buon compleanno, capitano.
Altro dato che vorrei rilevare è questo: Tiago: 52 passaggi di cui 44 riusciti, 4 contrasti tutti vinti. E' un giocatore che più macina minuti (visto Ranieri?) e più trova ritmo e costanza. Personalmente temo che sia un giocatore che non puo' più restare a Torino, qualcosa si deve evidentemente, per forza, essere incrinato in questi anni fra società e il centrocampista portoghese, pero' un poco di rimpianto di non averlo visto più spesso in campo l'anno scorso, magari al posto di Nocerino in qualche partita "minore", soprattutto da Gennaio in poi, quando Nocerino ha cominciato a mostrare evidenti segni di cedimento, rimane. Ancor più se a fine stagione Nocerino lo si lascia partire, evidentemente cosi' insostituibile non doveva essere, no?
Mi son piaciuti anche Mellberg e una nota di merito a De Ceglie, bravo Manninger il cui ruolo di sostituto di Buffon è più che delicato.
Infine, due parole sul "caso" Giovinco. Che non abbia giocato non è per me scandaloso in sè, ci puo' stare, soprattutto quando si vogliono portare a casa i 3 punti e si vuole schierare un modulo già rodato con protagonisti in ruolo. Quello che mi lascia perplesso è far entrare Amauri negli ultimi minuti, invece di Giovinco appunto. A risultato acquisito con un modulo stabile, perchè non dargli tempo di gioco? Non "Tiaghizziamolo" signor Ranieri, per favore, glielo faccia vedere il campo di tanto in tanto, anche se solo per qualche minuto. Lo faccia abituare a fraseggiare coi compagni anche in partita e non solo in allenamento.
CHIEVO-JUVENTUS 0-2 (0-1)
MARCATORI: 40' pt Del Piero, 9' st Iaquinta
MARCATORI: 40' pt Del Piero, 9' st Iaquinta
CHIEVO (4-3-2-1): Sorrentino; Malagò, Mandelli, Yepes, Mantovani; Pinzi, Bentivoglio, Marcolini (33' st D'Anna); Esposito (18' st Luciano), Langella (18' st Iunco); Pellissier. (Squizzi, N. Frey, Cesar, Rigoni). All. Di Carlo
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Mellberg, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Tiago (38' st Grygera), Sissoko (1' st Ekdal), De Ceglie; Del Piero (42' st Amauri), Iaquinta. (Chimenti, Camoranesi, F. Rossi, S. Giovinco). All. Ranieri
ARBITRO: Banti di Livorno
NOTE: spettatori 26.000 circa. Ammoniti Molinaro, Esposito, Legrottaglie, Langella, Tiago, Bentivoglio, Mantovani, Iunco, Ekdal. All'8' st Iaquinta (J) si è fatto parare un rigore. Recupero 1' pt, 4' st.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Mellberg, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Tiago (38' st Grygera), Sissoko (1' st Ekdal), De Ceglie; Del Piero (42' st Amauri), Iaquinta. (Chimenti, Camoranesi, F. Rossi, S. Giovinco). All. Ranieri
ARBITRO: Banti di Livorno
NOTE: spettatori 26.000 circa. Ammoniti Molinaro, Esposito, Legrottaglie, Langella, Tiago, Bentivoglio, Mantovani, Iunco, Ekdal. All'8' st Iaquinta (J) si è fatto parare un rigore. Recupero 1' pt, 4' st.
sabato, novembre 08, 2008
Zanetti e Buffon
Leggo che a causa degli infortuni, rientreranno nel 2009, quindi ancora 3 mesi senza di loro.
Mentre per il portierone c'è poco da fare, bisogna fare di necessità virtù visto che questa situazione era imprevedibile (anche se ancora mi chiedo perchè l'ho visto in campo contro il Palermo), per Zanetti la situazione era assolutamente anticipabile e questo rende ancora più colpevole chi ha scelto un incontrista alla Poulsen piuttosto che un costruttore di gioco, alla Xavi Alonso, tanto per girare ancora il coltello nella piaga.
Zanetti è un ottimo giocatore ma la sua debolezza muscolare è una costante che lo accompagna da tutta la sua carriera di calciatore; è purtroppo un giocatore su cui non si puo' fare affidamento per tutta una stagione, serve necessariamente un rincalzo di spessore o un titolare per un turn over efficiente. Ora abbiamo "ritrovato" Tiago, e ne siamo tutti contenti, ma se non l'avessimo ritrovato, quale sarebbe la soluzione adesso?
Sono questi i dubbi che continuano a lasciarmi in una posizione critica nei confronti di Ranieri che candidamente ammette di aver preferito un Poulsen ad uno Xavi, davvero sig. Ranieri lei ritiene Poulsen capace di "fare lo Zanetti"?
Io ho grandissime perplessità su questo e per questa ragione, pur riconoscendogli i meriti per questo periodo positivo, rimango ancora dubbioso sulle sue qualità di tecnico e in gran parte attribuisco agli infortuni il "merito" di aver obbligato Monsieur Ranieri a schierare una squadra ottimale, pur contro la sua reale intenzione, visto che ora troviamo in campo chi dà ritmi, chi recupera e distribuisce palloni, che a effettivo completo probabilmente starebbe scaldando un seggiolino in tribuna. Magari pero' l'esperienza avrà a tutti insegnato qualcosa, speriamo di vedere da gennaio qualche vero rinforzo in un ruolo chiave e non un altro acquisto un po' sballato.
Mentre per il portierone c'è poco da fare, bisogna fare di necessità virtù visto che questa situazione era imprevedibile (anche se ancora mi chiedo perchè l'ho visto in campo contro il Palermo), per Zanetti la situazione era assolutamente anticipabile e questo rende ancora più colpevole chi ha scelto un incontrista alla Poulsen piuttosto che un costruttore di gioco, alla Xavi Alonso, tanto per girare ancora il coltello nella piaga.
Zanetti è un ottimo giocatore ma la sua debolezza muscolare è una costante che lo accompagna da tutta la sua carriera di calciatore; è purtroppo un giocatore su cui non si puo' fare affidamento per tutta una stagione, serve necessariamente un rincalzo di spessore o un titolare per un turn over efficiente. Ora abbiamo "ritrovato" Tiago, e ne siamo tutti contenti, ma se non l'avessimo ritrovato, quale sarebbe la soluzione adesso?
Sono questi i dubbi che continuano a lasciarmi in una posizione critica nei confronti di Ranieri che candidamente ammette di aver preferito un Poulsen ad uno Xavi, davvero sig. Ranieri lei ritiene Poulsen capace di "fare lo Zanetti"?
Io ho grandissime perplessità su questo e per questa ragione, pur riconoscendogli i meriti per questo periodo positivo, rimango ancora dubbioso sulle sue qualità di tecnico e in gran parte attribuisco agli infortuni il "merito" di aver obbligato Monsieur Ranieri a schierare una squadra ottimale, pur contro la sua reale intenzione, visto che ora troviamo in campo chi dà ritmi, chi recupera e distribuisce palloni, che a effettivo completo probabilmente starebbe scaldando un seggiolino in tribuna. Magari pero' l'esperienza avrà a tutti insegnato qualcosa, speriamo di vedere da gennaio qualche vero rinforzo in un ruolo chiave e non un altro acquisto un po' sballato.
venerdì, novembre 07, 2008
Sto con Tuttosport
Leggendo l'articolo del direttore di Tuttosport Paolo de Paola intitolato "Diamo a Claudio quel che è di Claudio", non ho potuto fare a meno di trovarmi d'accordo.
Il direttore rivendica il sacrosanto diritto di ognuno di noi, di criticare le scelte dell'allenatore quando queste si rivelano discutibili. L'impresa di Madrid è sicuramente impresa storica ma ovviamente, sarebbe naturalmente stupido farlo, non cancella d'un botto le perplessità destate da una certa gestione delle partite che hanno fatto rabbrividire me e, evidentemente, il direttore di Tuttosport.
Con questo non voglio dire che bisogna per forza sparare sul pianista a ogni spron battuto, voglio dire che non credo ai veggenti, a quelli 'eh io lo sapevo', perchè quando non ci si sbilancia, si ha sempre ragione, per forza, non si sbaglia mai e si sale con velocità felina sul carro del vincitore. Io rivendico il diritto di critica all'allenatore, cosi' come gli riconosco assolutamente il merito di aver saputo ricompattare il collettivo e saperlo motivare per inanellare una serie cosi' importante di vittorie, in partite chiave.
Pero' esterno anche il mio dubbio più atroce: perchè abbiamo trovato la quadratura del cerchio proprio in un momento in cui eravamo pieni di infortuni? La risposta che mi do' e su cui spero fortissimamente di sbagliarmi è che grazie agli infortuni, l'assetto della squadra ha dovuto giocoforza sbilanciarsi in avanti a vantaggio di un costruttore di gioco piuttosto che del solito distruttore (ad esempio entrata di Tiago al posto di Poulsen), le scarse soluzioni in panchina hanno suggerito una "naturale" evoluzione dei cambi, azzeccati forse più per mancanza di alternative che per sapienza nel coaching, e, in più, gli infortuni hanno permesso quel turn over che concede minuti di gioco a chi ne ha e ne aveva dannatamente bisogno senza necessariamente incappare in bocciature post allenamento. Si il riferimento a Tiago è evidente, l'anno scorso non l'abbiamo mai visto con tanta costanza in campo, magari se gli veniva concesso qualche minuto in più in partite di "secondo piano", piuttosto che stremare i soliti, forse lo avremmo riscoperto un po' prima.
Ripeto, queste perplessità nulla tolgono ai meriti indiscussi dell'allenatore Ranieri in queste ultime partite ma per sapere se un vero cambio di rotta c'è stato, personalmente, in barba ai facili entusiasmi, aspettero' l'evolversi della stagione. Al momento mi godo questi successi e continuo a dare, come sempre, piena fiducia e società e squadra, nella sua interezza.
Il direttore rivendica il sacrosanto diritto di ognuno di noi, di criticare le scelte dell'allenatore quando queste si rivelano discutibili. L'impresa di Madrid è sicuramente impresa storica ma ovviamente, sarebbe naturalmente stupido farlo, non cancella d'un botto le perplessità destate da una certa gestione delle partite che hanno fatto rabbrividire me e, evidentemente, il direttore di Tuttosport.
Con questo non voglio dire che bisogna per forza sparare sul pianista a ogni spron battuto, voglio dire che non credo ai veggenti, a quelli 'eh io lo sapevo', perchè quando non ci si sbilancia, si ha sempre ragione, per forza, non si sbaglia mai e si sale con velocità felina sul carro del vincitore. Io rivendico il diritto di critica all'allenatore, cosi' come gli riconosco assolutamente il merito di aver saputo ricompattare il collettivo e saperlo motivare per inanellare una serie cosi' importante di vittorie, in partite chiave.
Pero' esterno anche il mio dubbio più atroce: perchè abbiamo trovato la quadratura del cerchio proprio in un momento in cui eravamo pieni di infortuni? La risposta che mi do' e su cui spero fortissimamente di sbagliarmi è che grazie agli infortuni, l'assetto della squadra ha dovuto giocoforza sbilanciarsi in avanti a vantaggio di un costruttore di gioco piuttosto che del solito distruttore (ad esempio entrata di Tiago al posto di Poulsen), le scarse soluzioni in panchina hanno suggerito una "naturale" evoluzione dei cambi, azzeccati forse più per mancanza di alternative che per sapienza nel coaching, e, in più, gli infortuni hanno permesso quel turn over che concede minuti di gioco a chi ne ha e ne aveva dannatamente bisogno senza necessariamente incappare in bocciature post allenamento. Si il riferimento a Tiago è evidente, l'anno scorso non l'abbiamo mai visto con tanta costanza in campo, magari se gli veniva concesso qualche minuto in più in partite di "secondo piano", piuttosto che stremare i soliti, forse lo avremmo riscoperto un po' prima.
Ripeto, queste perplessità nulla tolgono ai meriti indiscussi dell'allenatore Ranieri in queste ultime partite ma per sapere se un vero cambio di rotta c'è stato, personalmente, in barba ai facili entusiasmi, aspettero' l'evolversi della stagione. Al momento mi godo questi successi e continuo a dare, come sempre, piena fiducia e società e squadra, nella sua interezza.
giovedì, novembre 06, 2008
Real Madrid - Juventus = 0 - 2
Euforia. E' quel sentimento strano che ti fa sentire capace di tutto, anche quando sembra che il destino ti sia avverso, è la voglia di fare, di andare avanti, di prenderti cio' che ti spetta. E la Juve di questi tempi è un concentrato rabbioso di euforia, classe e muscoli.
E' la fotografia della ferma volontà di tornare a recitare un ruolo che le è proprio, un ruolo da protagonista in Italia e in Europa.
Insisto col dire che è un periodo, questo, dove saltano tutte le valutazioni tecniche, tattiche e strategiche. La squadra, tutta, s'è ricompattata attorno a chi la Juve l'ha vissuta, da anni, da sempre quasi; attorno a chi sa cosa significa indossare quella casacca, qual'è il bagaglio storico che l'appartenere a questo club comporta e cosa significhi essere juventini.
In questa squadra non ci sono turisti, mercenari, star similcinematografiche in cerca di uno spot puntato su di loro. Ci sono campioni, tutti, che seguono la traccia di quelli del passato, di un passato "premarchettaro", di un passato dove i giocatori bianconeri erano bianconeri a lungo, non solo per soldi, ma per una scelta di vita, perchè sposavano una filosofia.
Ed ecco che per magia si sorpassano limiti tecnici, si sublimano i gesti dei campioni e si trovano sincronismi, intese. Tutti si sacrificano, tutti lavorano per il collettivo, i movimenti vengono spontanei, istintivi, naturali.
Ieri sera la squadra palpitava all'unisono, un unico respiro, un unico movimento. Cosi' non si puo' perdere, mai, magari si puo' lasciare qualche punto per strada ma si va dritti verso la vittoria, non c'è margine di errore. E cosi' è stato. Bravi tutti nell'aver saputo, umilmente, lavorare per far splendere nella nottata di Madrid la Juventus tutta, perfino i canti nei nostri ultras si sentivano forti, ritmati, pieni. Giocatori e tifosi, rappresentanti di tutto un popolo bianconero pronto ad urlare, con tutto il fiato: siamo sempre qui, noi siamo la Juventus, siamo la storia del calcio.
Grazie di cuore.
E' la fotografia della ferma volontà di tornare a recitare un ruolo che le è proprio, un ruolo da protagonista in Italia e in Europa.
Insisto col dire che è un periodo, questo, dove saltano tutte le valutazioni tecniche, tattiche e strategiche. La squadra, tutta, s'è ricompattata attorno a chi la Juve l'ha vissuta, da anni, da sempre quasi; attorno a chi sa cosa significa indossare quella casacca, qual'è il bagaglio storico che l'appartenere a questo club comporta e cosa significhi essere juventini.
In questa squadra non ci sono turisti, mercenari, star similcinematografiche in cerca di uno spot puntato su di loro. Ci sono campioni, tutti, che seguono la traccia di quelli del passato, di un passato "premarchettaro", di un passato dove i giocatori bianconeri erano bianconeri a lungo, non solo per soldi, ma per una scelta di vita, perchè sposavano una filosofia.
Ed ecco che per magia si sorpassano limiti tecnici, si sublimano i gesti dei campioni e si trovano sincronismi, intese. Tutti si sacrificano, tutti lavorano per il collettivo, i movimenti vengono spontanei, istintivi, naturali.
Ieri sera la squadra palpitava all'unisono, un unico respiro, un unico movimento. Cosi' non si puo' perdere, mai, magari si puo' lasciare qualche punto per strada ma si va dritti verso la vittoria, non c'è margine di errore. E cosi' è stato. Bravi tutti nell'aver saputo, umilmente, lavorare per far splendere nella nottata di Madrid la Juventus tutta, perfino i canti nei nostri ultras si sentivano forti, ritmati, pieni. Giocatori e tifosi, rappresentanti di tutto un popolo bianconero pronto ad urlare, con tutto il fiato: siamo sempre qui, noi siamo la Juventus, siamo la storia del calcio.
Grazie di cuore.
REAL MADRID-JUVENTUS 0-2 (0-1)
MARCATORE: 17' pt e 22' st Del Piero
MARCATORE: 17' pt e 22' st Del Piero
REAL MADRID (4-1-4-1): Casillas; Ramos, Cannavaro, Heinze (37' st Saviola), Marcelo; Diarra; Sneijder (19' st Higuain), Guti, Drenthe; Raul; van Nistelrooy (37' st van der Vaart). (Dudek, Salgado, Gago). All. Schuster
JUVENTUS (4-4-2): Manninger 6; Mellberg 6, Legrottaglie 7, Chiellini 7, Molinaro 6,5; Marchionni 6,5, Tiago 6, Sissoko 6,5, Nedved 6,5; Amauri 6 (38' st Iaquinta sv), Del Piero 8 (38' st De Ceglie sv). A disp. Chimenti, Ariaudo, Rossi, Camoranesi, Giovinco. All. Ranieri 7
ARBITRO: Vink (Ola)
JUVENTUS (4-4-2): Manninger 6; Mellberg 6, Legrottaglie 7, Chiellini 7, Molinaro 6,5; Marchionni 6,5, Tiago 6, Sissoko 6,5, Nedved 6,5; Amauri 6 (38' st Iaquinta sv), Del Piero 8 (38' st De Ceglie sv). A disp. Chimenti, Ariaudo, Rossi, Camoranesi, Giovinco. All. Ranieri 7
ARBITRO: Vink (Ola)
NOTE: ammoniti Sissoko, Drenthe, Legrottaglie, Guti, van Nistelrooy. Recupero 2' pt e 3' st. Spettatori 70.000 circa.
lunedì, novembre 03, 2008
Juventus - Roma = 2 - 0
Come non essere fieri di questi ragazzi?
Come si fa a non dare fiducia a un gruppo che nonostante infortuni, assenze pesanti, continui rimaneggiamenti continua a fare risultato?
Con la Roma, oramai squadra allo sbando, per mia somma soddisfazione e gaudio, nonostante un guardalinee troppo distratto e un arbitro troppo permissivo (come al solito con la squadra del più potente Senatore italiano), abbiamo visto un'altra prova di grande carattere, personalità e classe.
Citarne qualcuno in particolare sarebbe forse ingiusto ma altrettanto ingiusto sarebbe non citare la prestazione enorme del, da me tanto criticato, Molinaro che ieri ha percorso la fascia in lungo e in largo, ha marcato perfettamente, ha rilanciato azioni, s'è lanciato in dribbling, in tiri ed ha indovinato persino dei cross di buona fattura.
Maiuscola la prestazione anche di Sissoko, oramai guerriero indomito del centrocampo, infaticabile recupera e ridistribuisce palloni, distrugge sistematicamente il gioco avversario, corre, sgomita, è ovunque.
Come dimenticare poi Tiago, oggetto misterioso del nostro centrocampo, arrivato a Torino come un campione, spedito in tribuna come un brocco e da due partite a questa parte ci regala prestazioni di tutto rispetto.
Insomma quello che emerge da questi ultimi incontri è una compattezza e un orgoglio che non puo' non renderci fieri di questi ragazzi dal primo all'ultimo. Son tutti concentrati, per il bene della maglia, non si risparmiano, si concedono poche distrazioni, tengono anche loro, evidentemente, a fare risultato; bastava vedere la veemenza con cui Grygera ha rimproverato Manninger per non essere uscito in un'azione in cui il corner era evitabilissimo.
La Juve c'è ed è la "nostra" Juventus, quella che non muore mai e che lotta sempre e il merito, stavolta, sento di darlo anche a Ranieri, sicuramente non abbandonato dalla squadra, come spesso si legge sulle malevoli pagine di qualche quotidiano. Certo non cambio giudizio su questo tecnico che continuo a ritenere assolutamente inadeguato e poco coraggioso per una panchina prestigiosa come quella della Juventus, pero' non posso non concedergli che almeno umanamente ha fatto un gran lavoro, ha compattato un gruppo di non facile gestione e sta gestendo al meglio le avversità della sorte.
Ora ci tocca il Real, bene, quale miglior momento? Comunque vada son certo che i nostri daranno tutto quel che hanno in corpo e a me tanto basta.
E' un'annata difficile, lo sapevamo, niente di inatteso. Io continuo a crederci.
Fino alla fine Forza Juventus
Come si fa a non dare fiducia a un gruppo che nonostante infortuni, assenze pesanti, continui rimaneggiamenti continua a fare risultato?
Con la Roma, oramai squadra allo sbando, per mia somma soddisfazione e gaudio, nonostante un guardalinee troppo distratto e un arbitro troppo permissivo (come al solito con la squadra del più potente Senatore italiano), abbiamo visto un'altra prova di grande carattere, personalità e classe.
Citarne qualcuno in particolare sarebbe forse ingiusto ma altrettanto ingiusto sarebbe non citare la prestazione enorme del, da me tanto criticato, Molinaro che ieri ha percorso la fascia in lungo e in largo, ha marcato perfettamente, ha rilanciato azioni, s'è lanciato in dribbling, in tiri ed ha indovinato persino dei cross di buona fattura.
Maiuscola la prestazione anche di Sissoko, oramai guerriero indomito del centrocampo, infaticabile recupera e ridistribuisce palloni, distrugge sistematicamente il gioco avversario, corre, sgomita, è ovunque.
Come dimenticare poi Tiago, oggetto misterioso del nostro centrocampo, arrivato a Torino come un campione, spedito in tribuna come un brocco e da due partite a questa parte ci regala prestazioni di tutto rispetto.
Insomma quello che emerge da questi ultimi incontri è una compattezza e un orgoglio che non puo' non renderci fieri di questi ragazzi dal primo all'ultimo. Son tutti concentrati, per il bene della maglia, non si risparmiano, si concedono poche distrazioni, tengono anche loro, evidentemente, a fare risultato; bastava vedere la veemenza con cui Grygera ha rimproverato Manninger per non essere uscito in un'azione in cui il corner era evitabilissimo.
La Juve c'è ed è la "nostra" Juventus, quella che non muore mai e che lotta sempre e il merito, stavolta, sento di darlo anche a Ranieri, sicuramente non abbandonato dalla squadra, come spesso si legge sulle malevoli pagine di qualche quotidiano. Certo non cambio giudizio su questo tecnico che continuo a ritenere assolutamente inadeguato e poco coraggioso per una panchina prestigiosa come quella della Juventus, pero' non posso non concedergli che almeno umanamente ha fatto un gran lavoro, ha compattato un gruppo di non facile gestione e sta gestendo al meglio le avversità della sorte.
Ora ci tocca il Real, bene, quale miglior momento? Comunque vada son certo che i nostri daranno tutto quel che hanno in corpo e a me tanto basta.
E' un'annata difficile, lo sapevamo, niente di inatteso. Io continuo a crederci.
Fino alla fine Forza Juventus
JUVENTUS-ROMA 2-0
MARCATORI: 38' p.t. Del Piero; 3' s.t. Marchionni.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera (32' s.t. Mellberg), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Tiago, Sissoko, Nedved (36' s.t. De Ceglie); Amauri (29' s.t. Iaquinta), Del Piero. (Chimenti, Ekdal, Camoranesi, Giovinco). All. Ranieri
ROMA (4-2-3-1): Doni; Panucci (13' s.t. Cicinho), Mexes, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro (25' s.t. Okaka); Taddei (1' s.t. Menez), Perrotta, Vucinic; Baptista. (Artur, Loria, Tonetto, Brighi). All. Spalletti
ARBITRO: Rizzoli di Bologna
NOTE: ammoniti Pizarro e Panucci. Recupero 0' pt, 3' st. Spettatori 25.000 circa.
giovedì, ottobre 30, 2008
Bologna - Juventus = 1 - 2
Nedved+Nedved e terza vittoria consecutiva, alla faccia degli sfascisti e pessimisti.
Mi sarei accontentato di un pareggio, invece ecco ancora il grande cuore bianconero, guardacaso portato in alto da uno dei suoi più degni rappresentanti, regalarci due battiti e tre punti.
E' da tempo che il ceco mostra segni di stanchezza ma su una cosa si puo' esser certi, se c'è da mettere in campo voglia e polmoni, lui risponde ancora presente e alla grande.
Mi avrebbe fatto piacere vedere Giovinco dal primo minuto ma mi son ripromesso di sostenere la squadra al di là di ogni dubbio tattico che posso avanzare, dunque cerco di restare coerente e ringrazio tutti per quest'ennesima prestazione d'orgoglio dove vedo sempre più la "mia" Juve.
E' più forte di me, non son mai stato un amante delle paillettes e dei fuochi d'artificio, ho sempre amato moltissimo i Benetti, i Furino, i Bonini; ho sempre ritenuto questi giocatori fondamentali nell'economia di una squadra e mi tengo stretta stretta la mia Juve muscolare, con grande cuore e con un'anima, i giocolieri da discoteca e gin tonic mi fa piacere che indossino piuttosto che strisce bianche e nere, strisce colorate, almeno finchè non tireranno su anche quelle :)
Grazie ragazzi, orgoglioso di voi!
Mi sarei accontentato di un pareggio, invece ecco ancora il grande cuore bianconero, guardacaso portato in alto da uno dei suoi più degni rappresentanti, regalarci due battiti e tre punti.
E' da tempo che il ceco mostra segni di stanchezza ma su una cosa si puo' esser certi, se c'è da mettere in campo voglia e polmoni, lui risponde ancora presente e alla grande.
Mi avrebbe fatto piacere vedere Giovinco dal primo minuto ma mi son ripromesso di sostenere la squadra al di là di ogni dubbio tattico che posso avanzare, dunque cerco di restare coerente e ringrazio tutti per quest'ennesima prestazione d'orgoglio dove vedo sempre più la "mia" Juve.
E' più forte di me, non son mai stato un amante delle paillettes e dei fuochi d'artificio, ho sempre amato moltissimo i Benetti, i Furino, i Bonini; ho sempre ritenuto questi giocatori fondamentali nell'economia di una squadra e mi tengo stretta stretta la mia Juve muscolare, con grande cuore e con un'anima, i giocolieri da discoteca e gin tonic mi fa piacere che indossino piuttosto che strisce bianche e nere, strisce colorate, almeno finchè non tireranno su anche quelle :)
Grazie ragazzi, orgoglioso di voi!
BOLOGNA - JUVENTUS 1-2 (0-1)
MARCATORI: Nedved (J) al 12' p.t. e al 11' s.t.; Di Vaio (B) al 29' s.t.
BOLOGNA (3-5-2): Antonioli; Moras, Castellini, Terzi; Zenoni (dal 1' s.t. Marchini), Lavecchia (dal 44' s.t. Bernacci), Mudingayi, Mingazzini (dal 22' s.t. Carrus), Bombardini; Marazzina, Di Vaio. (Colombo, Britos, Lanna, Adailton). All. Arrigoni
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Mellberg, Knezevic, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko (dal 15' s.t. Ekdal), Tiago (dal 35' s.t. Camoranesi), Nedved; Amauri (dal 25' s.t. Giovinco), Iaquinta. (Chimenti, Castiglia, Ariaudo, F. Rossi). All. Ranieri
ARBITRO: Trefoloni di Siena
NOTE: spettatori 25.000 circa. Ammoniti Molinaro (J), Marchini (B), Carrus (B) e Mudingayi (B) per gioco scorretto. Recupero 1' p.t., 4' s.t.
domenica, ottobre 26, 2008
Siamo la Juve
Il resto conta poco.
Dopo un buon mese di riflessione durante il quale avevo poco da dire visto che avrei ripetuto quanto già detto in altre occasioni, credo che dopo aver battuto Real e Toro due righe vadano scritte.
Dalla Juve non ci si allontana mai, ancor meno quando le cose vanno male. In tutte le storie d'amore, quelle che durano, funziona sempre cosi': quando ci si rende conto che il partner ha un momento di calo, lo si sostiene, lo si incoraggia, gli si offre un appiglio per rialzarsi e continuare.
E' per questo che ho voluto andare allo stadio a prestare la mia voce per la partita contro il Real. C'è poi chi lo fa tutte le domeniche, in tutti gli stadi, con ogni clima. Migliaia di altri innamorati della nostra squadra che si sgolano, battono le mani, esultano e soffrono, come sempre, come se ci giocassimo sempre tutto in 90 minuti.
Questo è il popolo bianconero a cui mi onoro di appartenere.
Questo è il popolo bianconero al cui fianco vorrei, fisicamente, essere più spesso.
Questo è il popolo bianconero che spinge la squadra a dare tutto in campo, anche quando i muscoli cominciano a fare male e gli infortuni assottigliano le fila.
Queste due vittorie sono importantissime non solo per le classifiche, per la Champions e per il Campionato, queste due vittorie sono importantissime perchè urlano al mondo, ancora una volta che la Juve c'è e ci sarà sempre, che la Juve è cuore, anima, bandiera, sogno infinito, unione di giocatori e tifosi che guardano avanti, che soffrono, cantano, esultano, sempre con onore, contro tutto e tutti.
Noi siamo la Juve, gli altri no.
Dopo un buon mese di riflessione durante il quale avevo poco da dire visto che avrei ripetuto quanto già detto in altre occasioni, credo che dopo aver battuto Real e Toro due righe vadano scritte.
Dalla Juve non ci si allontana mai, ancor meno quando le cose vanno male. In tutte le storie d'amore, quelle che durano, funziona sempre cosi': quando ci si rende conto che il partner ha un momento di calo, lo si sostiene, lo si incoraggia, gli si offre un appiglio per rialzarsi e continuare.
E' per questo che ho voluto andare allo stadio a prestare la mia voce per la partita contro il Real. C'è poi chi lo fa tutte le domeniche, in tutti gli stadi, con ogni clima. Migliaia di altri innamorati della nostra squadra che si sgolano, battono le mani, esultano e soffrono, come sempre, come se ci giocassimo sempre tutto in 90 minuti.
Questo è il popolo bianconero a cui mi onoro di appartenere.
Questo è il popolo bianconero al cui fianco vorrei, fisicamente, essere più spesso.
Questo è il popolo bianconero che spinge la squadra a dare tutto in campo, anche quando i muscoli cominciano a fare male e gli infortuni assottigliano le fila.
Queste due vittorie sono importantissime non solo per le classifiche, per la Champions e per il Campionato, queste due vittorie sono importantissime perchè urlano al mondo, ancora una volta che la Juve c'è e ci sarà sempre, che la Juve è cuore, anima, bandiera, sogno infinito, unione di giocatori e tifosi che guardano avanti, che soffrono, cantano, esultano, sempre con onore, contro tutto e tutti.
Noi siamo la Juve, gli altri no.
martedì, settembre 30, 2008
Bate Borisov
Beh la partita era molto difficile, il Bate non è certo l'ultima venuta, è una squadra di blasone che ha annoverato tanti campioni nelle sue fila. Giusto giocare con un centrocampo folto per strappare un pareggio d'oro, fuori casa tra l'altro, che ci rassicura per il prosieguo della stagione. Primo non perdere e noi non perdiamo, attenti voi prossimi avversari, verremo a pareggiare inesorabilmente, TREMATE!
venerdì, settembre 26, 2008
Juventus - Catania = 1 - 1
15 metri più avanti e, indipendentemente dalle prestazioni dei singoli, creiamo molte più palle
gol e la squadra sembra girare molto meglio.
Se giocassimo sempre cosi' metterei la firma per altri pareggi dove gli
altri due punti ci scappano via solo per pura coincidenza, prima o poi ci
dice bene e mettiamo dentro altri due palloni.
Bene tutti, o quasi, benissimo i giovani che devono accumulare minuti,
hanno una personalità da Juve. L'entrata di Tiago mi sembrava la carta
della disperazione e, ovviamente, non la condivido.
gol e la squadra sembra girare molto meglio.
Se giocassimo sempre cosi' metterei la firma per altri pareggi dove gli
altri due punti ci scappano via solo per pura coincidenza, prima o poi ci
dice bene e mettiamo dentro altri due palloni.
Bene tutti, o quasi, benissimo i giovani che devono accumulare minuti,
hanno una personalità da Juve. L'entrata di Tiago mi sembrava la carta
della disperazione e, ovviamente, non la condivido.
JUVENTUS-CATANIA 1-1 (primo tempo 1-0)
MARCATORE: Amauri (J) al 16' p.t.; Plasmati (C) al 23' s.t.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, De Ceglie; Marchionni (24' s.t. Salihamidzic), Poulsen, Marchisio (38' s.t. Tiago), Giovinco (38' s.t. Nedved); Amauri, Del Piero. (Chimenti, Knezevic, Ekdal, Iaquinta). All. Ranieri.
CATANIA (4-5-1): Bizzarri; Sardo, Silvestri, Terlizzi, Silvestre; Izco, Biagianti, Ledesma, Tedesco, Llama (1' s.t. Plasmati); Morimoto (15' s.t. Martinenz, 38' s.t. Baiocco). (Kosicky, Sabato, Stovini, Dica). All. Zenga.
ARBITRO: Pierpaoli.
NOTE: spettatori 22.053 per un incasso di 435.870 euro. Ammoniti Ledesma, Bizzarri, Silvestri. Recupero: 0' p.t. e 5' s.t.
giovedì, settembre 18, 2008
Centrocampo a 3
Credo i tempi siano maturi.
Giochiamo di merda, è la diretta conseguenza del primo non prenderle e siamo d'accordo ma di palloni potabili in attacco non ne arrivano e bisogna fare qualcosa.
Ieri senza il miracolo di Del Piero, che comunque ha giocato una partita da incorniciare, sarebbe stato un pareggiotto da campetto di periferia.
Vista la spinta di Nedved, a cui voglio tanto bene ma che oramai è sulle rotule, perchè non provare ad inserire Iaquinta (o, pazzia, uno Giovinco) in uno schema a 3 al centro, schema oramai collaudato visto che Camoranesi tende ad accentrarsi sempre di più? Perchè quando Camoranesi si fa male non si prova appunto lo Iaquinta "alla romana" e si mette dentro un Salihamidzic che non puo', per evidenti motivi, apportare nulla di più rispetto a Camo?
La difesa a 4 è più equilibrata ma è il centrocampo che va, minimo minimo, ridisegnato. L'anno scorso andava bene (mah) pero' giocavamo contro squadrette come Livorno, Catania o la psicoInter, quest'anno c'è l'Europa.
L'obiezione è che : "si ma lo zenit faceva girare palla e ci saremmo trovati in difficoltà con un uomo in meno al centro"
Risposta (preferibilmente con vena sul collo ingrossata e voce rotta e roca da 24 sigarette): "GIOCAVAMO NOI IN CASA PORCADIQUELLAMAIALADIMARA ED ERAVAMO NOI A DOVER FARE LA PARTITA E A CHIUDERLI DIETRO"
(E' parlandosi chiaro che si conservano le amicizie)
Ultime tre note:
1) Christian "Insospettabile" Molinaro: devo dire che rispetto all'anno scorso dove lo avrei visto bene crocifisso in sala mensa, stavolta, nonostante la prestazione indecorosa di ieri, ritengo che Pinocchio sia un buon panchinaro, l'errore è di chi lo mette in campo, non il suo; ha dei limiti talmente evidenti che è solo paradossale il reputarlo titolare inamovibile in champions. De Ceglie molto meglio, almeno calza delle scarpette di cuoio, non degli stivaletti in bitume.
2) Il timing dei cambi di Ranieri: ROTFL. Oramai sempre più un uomo alla deriva: quasi in lacrime al gol, non ci credeva manco lui al culo che aveva.Tra l'altro gli toglie le castagne dal fuoco Alex "du'minuti e vedi che poi fa'"
3) Si Ssoko mi dà Ssoko allora questo è il mediano che ci serviva dai tempi di Davids.
Giochiamo di merda, è la diretta conseguenza del primo non prenderle e siamo d'accordo ma di palloni potabili in attacco non ne arrivano e bisogna fare qualcosa.
Ieri senza il miracolo di Del Piero, che comunque ha giocato una partita da incorniciare, sarebbe stato un pareggiotto da campetto di periferia.
Vista la spinta di Nedved, a cui voglio tanto bene ma che oramai è sulle rotule, perchè non provare ad inserire Iaquinta (o, pazzia, uno Giovinco) in uno schema a 3 al centro, schema oramai collaudato visto che Camoranesi tende ad accentrarsi sempre di più? Perchè quando Camoranesi si fa male non si prova appunto lo Iaquinta "alla romana" e si mette dentro un Salihamidzic che non puo', per evidenti motivi, apportare nulla di più rispetto a Camo?
La difesa a 4 è più equilibrata ma è il centrocampo che va, minimo minimo, ridisegnato. L'anno scorso andava bene (mah) pero' giocavamo contro squadrette come Livorno, Catania o la psicoInter, quest'anno c'è l'Europa.
L'obiezione è che : "si ma lo zenit faceva girare palla e ci saremmo trovati in difficoltà con un uomo in meno al centro"
Risposta (preferibilmente con vena sul collo ingrossata e voce rotta e roca da 24 sigarette): "GIOCAVAMO NOI IN CASA PORCADIQUELLAMAIALADIMARA ED ERAVAMO NOI A DOVER FARE LA PARTITA E A CHIUDERLI DIETRO"
(E' parlandosi chiaro che si conservano le amicizie)
Ultime tre note:
1) Christian "Insospettabile" Molinaro: devo dire che rispetto all'anno scorso dove lo avrei visto bene crocifisso in sala mensa, stavolta, nonostante la prestazione indecorosa di ieri, ritengo che Pinocchio sia un buon panchinaro, l'errore è di chi lo mette in campo, non il suo; ha dei limiti talmente evidenti che è solo paradossale il reputarlo titolare inamovibile in champions. De Ceglie molto meglio, almeno calza delle scarpette di cuoio, non degli stivaletti in bitume.
2) Il timing dei cambi di Ranieri: ROTFL. Oramai sempre più un uomo alla deriva: quasi in lacrime al gol, non ci credeva manco lui al culo che aveva.Tra l'altro gli toglie le castagne dal fuoco Alex "du'minuti e vedi che poi fa'"
3) Si Ssoko mi dà Ssoko allora questo è il mediano che ci serviva dai tempi di Davids.
JUVENTUS-ZENIT 1-0
(primo tempo 0-0)
(primo tempo 0-0)
MARCATORE: Del Piero al 30’ s.t.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro (dal 12’ s.t. De Ceglie); Camoranesi (dal 31’ p.t. Salihamidzic), Poulsen, Sissoko, Nedved; Trezeguet (dal 42’ s.t. Amauri), Del Piero. (Manninger, Mellberg, Marchisio, Iaquinta). All. Ranieri.
ZENIT (4-3-3): Malafeyev; Anyukov, Krizanac, Puygrenier, Sirl; Denisov, Tymoschuk, Zyryanov (dal 35’ s.t. Dominguez); Arshavin, Pogrebnyak, Danny. (Contofalski, Hubocan, Kim, Radimov, Fayzulin, Ricksen). All. Advocaat.
ARBITRO: De Bleeckere (Ola).
NOTE: spettatori 20.853 per un incasso di 641.925 euro. Ammoniti Pogrebnyak per proteste, Sirl e Salihamidzic per gioco scorretto. Recupero: 1’ p.t., 3’ s.t.
lunedì, settembre 15, 2008
Juventus - Udinese = 1 - 0
Per un incidente tecnico (corrente saltata e black out totale per ore), non ho visto la partita. Ho letto solo qualche commento qua e là e pare che abbiamo giocato bene, pare che meritassimo di segnare in più occasioni e, in più abbiamo, incassato comunque i 3 punti.
Tanto mi basta per continuare a ritenermi soddisfatto di questo inizio di campionato, certo ci fosse chiunque altro al posto di quell'incompetente e vile di Ranieri sarei molto più ottimista.
Forza Juve
Tanto mi basta per continuare a ritenermi soddisfatto di questo inizio di campionato, certo ci fosse chiunque altro al posto di quell'incompetente e vile di Ranieri sarei molto più ottimista.
Forza Juve
JUVENTUS-UDINESE 1-0 (primo tempo 0-0)
MARCATORE: Amauri al 22' s.t.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Mellberg, Chiellini, De Ceglie; Camoranesi (42' s.t. Del Piero), Sissoko, Poulsen,Nedved; Amauri (42' s.t. Trezeguet), Iaquinta (35' s.t. Marchionni). (Manninger, Knezevic, Salihamidzic, Marchisio). All. Ranieri.
UDINESE (3-4-3): Handanovic; Ferronetti, Coda, Lukovic; Motta (26' s.t. Isla), D'Agostino, Inler, Pasquale; Pepe (30' s.t. Floro Flores), Quagliarella, Di Natale (13' s.t. Sanchez). (Belardi, Sala, Domizzi, Tissone). All. Marino.
ARBITRO: De Marco di Chiavari.
NOTE: spettatori 20.000 circa. Ammonito Ferronetti. Recuperi: 2' p.t. e 4' s.t.
lunedì, settembre 01, 2008
Il bicchiere mezzo pieno
Avremmo potuto portare a casa i tre punti ma non è questo l'importante.
L'importante è che siamo andati a fare gioco a Firenze, a tenere sotto una
squadra che si sta migliorando stagione dopo stagione grazie ad un ottimo
allenatore, siamo andati in vantaggio, abbiamo saputo smistare i palloni,
la difesa è compatta, Molinaro è cresciuto e i nuovi innesti sembravano a
proprio agio con la vecchia guardia.
Nessuno si aspettava una Juventus schiacciasassi, almeno non da subito e
sicuramente non alla prima di campionato, ma tutti, o quasi, si aspettavano
una Juve solida, con personalità e progredita rispetto all'anno scorso.
Io stasera ho visto questo e sinceramente mi basta, gli altri due punti che
ci son mancati, ci son mancati solo per un chiaro calo fisico,
assolutamente normale ad inizio stagione, se continuamo a imporre il nostro
gioco, prima o poi ci torneranno indietro.
Forza Juve!
L'importante è che siamo andati a fare gioco a Firenze, a tenere sotto una
squadra che si sta migliorando stagione dopo stagione grazie ad un ottimo
allenatore, siamo andati in vantaggio, abbiamo saputo smistare i palloni,
la difesa è compatta, Molinaro è cresciuto e i nuovi innesti sembravano a
proprio agio con la vecchia guardia.
Nessuno si aspettava una Juventus schiacciasassi, almeno non da subito e
sicuramente non alla prima di campionato, ma tutti, o quasi, si aspettavano
una Juve solida, con personalità e progredita rispetto all'anno scorso.
Io stasera ho visto questo e sinceramente mi basta, gli altri due punti che
ci son mancati, ci son mancati solo per un chiaro calo fisico,
assolutamente normale ad inizio stagione, se continuamo a imporre il nostro
gioco, prima o poi ci torneranno indietro.
Forza Juve!
FIORENTINA-JUVENTUS 1-1 (primo tempo 0-1)
MARCATORI: Nedved (J) al 39' p.t.; Gilardino (F) al 44' s.t.
FIORENTINA (4-3-3): Frey; Zauri, Gamberini, Kroldrup, Vargas; Almiron (9' s.t. Jovetic), Felipe Melo, Donadel (34' s.t. Kuzmanovic); Santana, Gilardino, Osvaldo (18' s.t. Pazzini). (Storari, Dainelli, Pasqual, Gobbi). All. Prandelli.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Mellberg, Molinaro (29' s.t. De Ceglie); Camoranesi (43' s.t. Iaquinta), Marchisio, Poulsen, Nedved; Amauri, Del Piero. (Manninger, Knezevic, Salihamidzic, Tiago, Giovinco). All. Ranieri.
ARBITRO: Morganti.
NOTE: spettatori 40.560, incasso 972.634 euro. Espulso Felipe Melo al 38' s.t. Ammoniti Grygera, Nedved, Camoranesi, Legrottaglie. Recupero: 1' p.t. e 5' s.t.
domenica, agosto 31, 2008
Si ricomincia
Stasera riparte una nuova stagione e, son sicuro che tutti aspettavano con ansia che io riprendessi ad aggiornare questo blog. Bene, rieccomi! :-/
Campagna acquisti con il 'botto' Amauri e con il puntello a centrocampo Poulsen, poi dei rincalzi per Buffon, il ritorno dei giovani Giovinco, De Ceglie eMarchisio, i difensori Knezevic e Mellberg e infine il giovane Ekdal per la mediana.
Certo non è una campagna acquisti da prima pagina, con pailettes e giocolieri, tipo quella del Milan con l'arrivo di Ronaldinho e il ritorno di Sheva ma è sicuramente una campagna di rafforzamento razionale, coerente con i progetti dell'allenatore Ranieri, ammesso che ne abbia davvero.
Certo lascia perplesso il mancato arrivo di Xabi Alonso, sicuramente qualitativamente più incisivo rispetto al tank Poulsen e lascia dunque perplessa la cronica mancanza di piedi buoni a centrocampo, Zanetti escluso, per ispirare le manovre offensive. Insomma ci attende un'altra annata molto muscolare e se per il campionato puo' andar bene, mi sorge il dubbio che possa andar bene per la Champions dove più classe e ispirazione, in genere, portano più frutti della rigidità negli schemi e in un'esasperata muscolarità del gioco.
Certo noi abbiamo fuoriclasse che possono inventare giocate geniali ma probabilmente fornire loro degli interlocutori un po' meno ruvidi poteva agevolarli nel compito.
In ogni caso rimango ottimista, il carattere Juventus non nasce oggi, è una caratteristica che ci portiamo dietro dalla nostra fondazione e son sicuro che anche questa stagione potremo dire la nostra, come da cento e più anni a questa parte.
Forza Juve.
Campagna acquisti con il 'botto' Amauri e con il puntello a centrocampo Poulsen, poi dei rincalzi per Buffon, il ritorno dei giovani Giovinco, De Ceglie eMarchisio, i difensori Knezevic e Mellberg e infine il giovane Ekdal per la mediana.
Certo non è una campagna acquisti da prima pagina, con pailettes e giocolieri, tipo quella del Milan con l'arrivo di Ronaldinho e il ritorno di Sheva ma è sicuramente una campagna di rafforzamento razionale, coerente con i progetti dell'allenatore Ranieri, ammesso che ne abbia davvero.
Certo lascia perplesso il mancato arrivo di Xabi Alonso, sicuramente qualitativamente più incisivo rispetto al tank Poulsen e lascia dunque perplessa la cronica mancanza di piedi buoni a centrocampo, Zanetti escluso, per ispirare le manovre offensive. Insomma ci attende un'altra annata molto muscolare e se per il campionato puo' andar bene, mi sorge il dubbio che possa andar bene per la Champions dove più classe e ispirazione, in genere, portano più frutti della rigidità negli schemi e in un'esasperata muscolarità del gioco.
Certo noi abbiamo fuoriclasse che possono inventare giocate geniali ma probabilmente fornire loro degli interlocutori un po' meno ruvidi poteva agevolarli nel compito.
In ogni caso rimango ottimista, il carattere Juventus non nasce oggi, è una caratteristica che ci portiamo dietro dalla nostra fondazione e son sicuro che anche questa stagione potremo dire la nostra, come da cento e più anni a questa parte.
Forza Juve.
martedì, luglio 15, 2008
Analisi Zen
Ok cerchiamo di fare qualche analisi, nei limiti del possibile, serena.
Il dato enormemente positivo che emerge fino ad oggi è che abbiamo,
contrariamente all'anno passato, una rosa folta.
La qualità c'è, inutile negarlo. C'è nei piedi di molti a centrocampo e in
attacco, meno in difesa ma per starci c'è.
Non credo minimamente che Ranieri abbia in mente mirabolanti
stravolgimenti, sono convinto che rimarrà il modulo che abbiamo visto
durante tutto lo scorso campionato e Coppa Italia, lui ha voluto
"duplicare" ogni posizione per non rimanere a corto di uomini come è
capitato in troppe partite. Certo questo non esclude tentativi di tridenti,
tipo quello visto a Roma ma imho l'assetto coi due mediani davanti alla
difesa rimane l'assetto base da gara.
In questa ottica l'arrivo di un Poulsen non è una follia; ci permette di
avere un'asse centrale sempre di primo piano, anche nel caso di squalifiche
o di, speriamo rari, infortuni. Io in primis l'anno scorso rimproveravo a
Ranieri, fra le tante cose, l'assenza di turn over. Stavolta i giocatori ci
sono e son convinto che il prossimo anno vedremo qualche cambio in più in
formazione.
Secondo me la pista Xabi non è chiusa, dipende molto dalla sistemazione di
Tiago, son convinto che se si chiarifica la situazione del portoghese
potremmo avere qualche sorpresa positiva.
Sono altresi' convinto che con la 'dipartita'definitiva di Andrade anche un
puntello in difesa, anche se non di primo piano, sia al vaglio.
In buona sostanza credo che la rosa sia effettivamente completa e sia
competitiva, personalmente avrei preferito una revisione dell'assetto in
chiave più aggressiva, più alta in campo e più efficace in fase di
palleggio ma siccome la realtà è un'altra almeno va dato atto che gli
acquisti son stati coerenti con i semi gettati l'anno scorso.
L'unica vera perplessità che mi resta è la fascia sinistra e in particolare
Nedved. Con quest'ultimo squalificato non vedo bene quali alternative ci si
presentino se non l'inserimento di un trequartista e lo spostamento di uno
dei due mediani sulla sinistra con un conseguente sbilanciamento del modulo
base nel quale si apriranno, inevitabilmente varchi centrali.
Pero', insomma, nonostante Ranieri, son fiducioso.
Il dato enormemente positivo che emerge fino ad oggi è che abbiamo,
contrariamente all'anno passato, una rosa folta.
La qualità c'è, inutile negarlo. C'è nei piedi di molti a centrocampo e in
attacco, meno in difesa ma per starci c'è.
Non credo minimamente che Ranieri abbia in mente mirabolanti
stravolgimenti, sono convinto che rimarrà il modulo che abbiamo visto
durante tutto lo scorso campionato e Coppa Italia, lui ha voluto
"duplicare" ogni posizione per non rimanere a corto di uomini come è
capitato in troppe partite. Certo questo non esclude tentativi di tridenti,
tipo quello visto a Roma ma imho l'assetto coi due mediani davanti alla
difesa rimane l'assetto base da gara.
In questa ottica l'arrivo di un Poulsen non è una follia; ci permette di
avere un'asse centrale sempre di primo piano, anche nel caso di squalifiche
o di, speriamo rari, infortuni. Io in primis l'anno scorso rimproveravo a
Ranieri, fra le tante cose, l'assenza di turn over. Stavolta i giocatori ci
sono e son convinto che il prossimo anno vedremo qualche cambio in più in
formazione.
Secondo me la pista Xabi non è chiusa, dipende molto dalla sistemazione di
Tiago, son convinto che se si chiarifica la situazione del portoghese
potremmo avere qualche sorpresa positiva.
Sono altresi' convinto che con la 'dipartita'definitiva di Andrade anche un
puntello in difesa, anche se non di primo piano, sia al vaglio.
In buona sostanza credo che la rosa sia effettivamente completa e sia
competitiva, personalmente avrei preferito una revisione dell'assetto in
chiave più aggressiva, più alta in campo e più efficace in fase di
palleggio ma siccome la realtà è un'altra almeno va dato atto che gli
acquisti son stati coerenti con i semi gettati l'anno scorso.
L'unica vera perplessità che mi resta è la fascia sinistra e in particolare
Nedved. Con quest'ultimo squalificato non vedo bene quali alternative ci si
presentino se non l'inserimento di un trequartista e lo spostamento di uno
dei due mediani sulla sinistra con un conseguente sbilanciamento del modulo
base nel quale si apriranno, inevitabilmente varchi centrali.
Pero', insomma, nonostante Ranieri, son fiducioso.
lunedì, giugno 23, 2008
Controcorrente
Io non caccerei Donadoni.
In questo Europeo ha mostrato tutte le sue debolezze, ha commesso errori
madornali a partire dalle convocazioni alla formazione schierata in campo,
pero' , imho, c'è un pero'.
Ha ricostruito un gruppo sfasciato da un post mondiale orribile, con
calciopoli e l'addio all'azzurro delle 'vedettes' Totti, Nesta, Maldini. E'
riuscito bene o male a qualificarsi contro ogni pronostico e contro ogni
suo errore. All'europeo è stato "tradito" dal capocannoniere della
Bundesliga che dopo 24 (se non erro) gol in campionato, sembrava il
fratello scemo di Learch degli Addams. Nessuna squadra puo' giocare con una
punta spuntata che non segna, nessuna, eppure di palle gol son passate da
quelle parti.
Insomma il bilancio di certo non è positivo, ci mancherebbe, pero' siamo
sinceri quest'Italia era un'Italia da quarti di finale non da semifinale e
non solo per colpa di Donadoni, lo stato pietoso di pezzi da novanta,
Camoranesi incluso, giustificava un'uscita dalla competizione. Siamo
davvero sicuri che qualcun altro avrebbe fatto meglio? Io no e, sbollita la
delusione, non me la sento di sparare sul pianista; credo che chiunque
abbia la possibilità e il diritto di poter avere una seconda possibilità e
ritengo giusto dare al coach bergamasco il tempo di poter imparare dai suoi
errori e rinfrescare una nazionale troppo vecchia e pesante.
Forza Italia!
In questo Europeo ha mostrato tutte le sue debolezze, ha commesso errori
madornali a partire dalle convocazioni alla formazione schierata in campo,
pero' , imho, c'è un pero'.
Ha ricostruito un gruppo sfasciato da un post mondiale orribile, con
calciopoli e l'addio all'azzurro delle 'vedettes' Totti, Nesta, Maldini. E'
riuscito bene o male a qualificarsi contro ogni pronostico e contro ogni
suo errore. All'europeo è stato "tradito" dal capocannoniere della
Bundesliga che dopo 24 (se non erro) gol in campionato, sembrava il
fratello scemo di Learch degli Addams. Nessuna squadra puo' giocare con una
punta spuntata che non segna, nessuna, eppure di palle gol son passate da
quelle parti.
Insomma il bilancio di certo non è positivo, ci mancherebbe, pero' siamo
sinceri quest'Italia era un'Italia da quarti di finale non da semifinale e
non solo per colpa di Donadoni, lo stato pietoso di pezzi da novanta,
Camoranesi incluso, giustificava un'uscita dalla competizione. Siamo
davvero sicuri che qualcun altro avrebbe fatto meglio? Io no e, sbollita la
delusione, non me la sento di sparare sul pianista; credo che chiunque
abbia la possibilità e il diritto di poter avere una seconda possibilità e
ritengo giusto dare al coach bergamasco il tempo di poter imparare dai suoi
errori e rinfrescare una nazionale troppo vecchia e pesante.
Forza Italia!
martedì, aprile 22, 2008
Atalanta - Juventus = 0 - 4
Partita senza storia che si chiude un minuto dopo il suo inizio.
L'Atalanta dopo i due schiaffi in 6 minuti già va sotto la doccia, la Juve fa parata.
Il risultato è di quelli che non si dimenticano, quattro gol fuori casa son belli a vedere, siano fatti a Bergamo o a Roma ma in una partita cosi', divertente solo per i gol, altrimenti noiosissima, c'è poco spazio per pagelle o commenti tecnici particolari.
La nostra difesa è stata impegnata praticamente mai, salutiamo il ritorno in cabina di regia di Zanetti ma soprattutto applaudiamo la tripletta del nostro capitano che dimostra sempre una voglia di giocare e segnare come se avesse appena esordito. Anche stavolta è condannato a rincorrere una maglia azzurra che, a mio parere, indosserà. In Italia si ripropone il solito tormentone, una volta era su Baggio, oggi è su Del Piero ma i fuoriclasse in nazionale vanno portati ed è per questo che Alex a mio avviso sarà in Svizzera/Austria.
Ultime righe per un altro campionissimo che da cecchino letale e implacabile si è trasformato in eccellente assistman, dimostrando una sensibilità al tocco di palla che raramente gli avevamo visto sfoggiare: David Trezeguet che sta giocando la stagione della generosità, della maturità a tutto tondo, del fuoriclasse assoluto. Applausi.
Last but not least ci manca un solo punto per raggiungere la matematica zona Champions. La fine di un incubo, la Juve torna sui palcoscenici che le competono, su teatri dove abbiamo insegnato calcio, dove, almeno in Europa, non ci sono i veleni figli del livore e dell'invidia ma il rispetto della classe.
In ogni caso il campionato ancora non è finito, ci son dodici punti da giocare e il secondo posto è a 5 punti, non è che...
L'Atalanta dopo i due schiaffi in 6 minuti già va sotto la doccia, la Juve fa parata.
Il risultato è di quelli che non si dimenticano, quattro gol fuori casa son belli a vedere, siano fatti a Bergamo o a Roma ma in una partita cosi', divertente solo per i gol, altrimenti noiosissima, c'è poco spazio per pagelle o commenti tecnici particolari.
La nostra difesa è stata impegnata praticamente mai, salutiamo il ritorno in cabina di regia di Zanetti ma soprattutto applaudiamo la tripletta del nostro capitano che dimostra sempre una voglia di giocare e segnare come se avesse appena esordito. Anche stavolta è condannato a rincorrere una maglia azzurra che, a mio parere, indosserà. In Italia si ripropone il solito tormentone, una volta era su Baggio, oggi è su Del Piero ma i fuoriclasse in nazionale vanno portati ed è per questo che Alex a mio avviso sarà in Svizzera/Austria.
Ultime righe per un altro campionissimo che da cecchino letale e implacabile si è trasformato in eccellente assistman, dimostrando una sensibilità al tocco di palla che raramente gli avevamo visto sfoggiare: David Trezeguet che sta giocando la stagione della generosità, della maturità a tutto tondo, del fuoriclasse assoluto. Applausi.
Last but not least ci manca un solo punto per raggiungere la matematica zona Champions. La fine di un incubo, la Juve torna sui palcoscenici che le competono, su teatri dove abbiamo insegnato calcio, dove, almeno in Europa, non ci sono i veleni figli del livore e dell'invidia ma il rispetto della classe.
In ogni caso il campionato ancora non è finito, ci son dodici punti da giocare e il secondo posto è a 5 punti, non è che...
Serie A TIM 2007/08 - 15ª giornata di ritorno
Bergamo, stadio Atleti azzurri d’Italia. Domenica 20 aprile 2008, ore 15
ATALANTA-JUVENTUS 0-4 (0-3)
RETI: 1’ pt Legrottaglie, 6’ pt, 34’ pt e 19’ st Del Piero.
ATALANTA: Coppola; Rivalta, Carrozzieri, Manfredini, Bellini; Ferreira Pinto, Tissone, Guarente (26’ st De Ascentis), Langella (1’ st Padoin); Paolucci (1’ st Marconi), Floccari. A disposizione: Ivan, Belleri, Pellegrino, Inzaghi. All. Del Neri.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Legrottaglie, Stendardo, Molinaro; Camoranesi (26’ st Marchionni), Nocerino, Zanetti (16’ st Tiago), Nedved; Del Piero (32’ st Palladino), Trezeguet. A disposizione: Belardi, Birindelli, Zebina, Salihamidzic. All. Ranieri.
ARBITRO: Trefoloni di Siena.
AMMONITI: 5’ pt Langella, 19’ pt Molinaro, 19’ st Bellini, 32’ st Carrozzieri, 43’ st Legrottaglie.
Bergamo, stadio Atleti azzurri d’Italia. Domenica 20 aprile 2008, ore 15
ATALANTA-JUVENTUS 0-4 (0-3)
RETI: 1’ pt Legrottaglie, 6’ pt, 34’ pt e 19’ st Del Piero.
ATALANTA: Coppola; Rivalta, Carrozzieri, Manfredini, Bellini; Ferreira Pinto, Tissone, Guarente (26’ st De Ascentis), Langella (1’ st Padoin); Paolucci (1’ st Marconi), Floccari. A disposizione: Ivan, Belleri, Pellegrino, Inzaghi. All. Del Neri.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Legrottaglie, Stendardo, Molinaro; Camoranesi (26’ st Marchionni), Nocerino, Zanetti (16’ st Tiago), Nedved; Del Piero (32’ st Palladino), Trezeguet. A disposizione: Belardi, Birindelli, Zebina, Salihamidzic. All. Ranieri.
ARBITRO: Trefoloni di Siena.
AMMONITI: 5’ pt Langella, 19’ pt Molinaro, 19’ st Bellini, 32’ st Carrozzieri, 43’ st Legrottaglie.
giovedì, aprile 17, 2008
Juventus - Parma = 3 - 0
Partita fra le più facili di questo campionato ma giocata con ordine e efficacia dai nostri bianconeri.
Il dato più confortante è che siam riusciti, sin da subito, a costruire gioco, ad aggredire, senza dover aspettare il solito colpo di frusta che ci mette in corsa, come abbiamo visto in tante altre partite.
Se devo trovare un merito a Ranieri, lo individuerei nel fatto che la sua mancanza di apertura mentale e di fantasia tattica, almeno, da dei punti di riferimento abbastanza chiari ai giocatori che, dopo un anno di partite insieme, sembrano trovarsi con molta disinvoltura, nuovi innesti compresi.
Continuo a criticare pero' la totale mancanza di lettura dei match, giochiamo contro il Parma nello stesso modo in cui giochiamo contro l'Inter e, a mio parere, non è un bene. Una squadra deve avere elasticità nei propri moduli sia per sorprendere l'avversario, sia per sopperire alle assenze che falciano la rosa durante il campionato. La rigidità puo' andar bene quando si ha una rosa solida, che si conosce a memoria, capace di fare risultato sempre e comunque. Alcuni risultati deludenti (Empoli, Reggina, Siena...) avrebbero dovuto indurre il nostro tecnico ad una certa autocritica che, purtroppo, non c'è stata e l'ottusa testardaggine, da me, sarà sempre criticata aspramente, cosi' come la mancanza di umiltà.
In ogni caso questo è un discorso già fatto, tornando a ieri, come altri punti positivi c'è da segnalare la prova di carattere di Palladino e la costante presenza fisica di Molinaro, giocatore che continuo a non ritenere assolutamente all'altezza di un top team ma che mette sempre buona volontà. Unica nota stonata, se stonata si puo' definire, un Del Piero troppo pronto al rimbrotto ai compagni, un po' troppo nei panni del nonno brontolone che rimprovera continuamente i nipotini più giovani. Sinceramente il fatto che i Palladino e i Nocerino osino soluzioni individuali, anche tiri da lontano, senza che il pallone debba necessariamente passare fra i piedi di Del Piero in ogni santissima azione non mi sembra tanto un'assurdità. Uno degli assiomi dell'imprevedibilità è di non dare punti di riferimento all'avversario, di non far passare il pallone sempre dagli stessi piedi. Del Piero lo sa bene, ieri aveva voglia di segnare, è normale e gli fa onore, ma lui gioca per una squadra, no nè una squadra che gioca per lui, con tutto l'amore che ho per questo giocatore ma che sia chiaro come punto.
Buffon: s.v. mai davvero impegnato. Fa presenza in attesa di poter riposare la sua schiena dolorante.
Grygera: 5.5 In fase propositiva è efficace, un moto perpetuo, sempre presente di fianco ai compagni. Pero' dal lato suo arrivano le azioni più pericolose, soprattutto nel primo tempo, con Antonelli lasciato colpevolmente libero per un eccesso di zelo che portava il nostro difensore ad accentrarsi troppo. Più disciplina please
Stendardo: 6 Partita onestissima che non fa rimpiangere l'assenza di Legrottaglie. Certo le punte del Parma son quello che sono, Reginaldo spesso si fermava da solo ma Stendardo fa una partita pulita, impeccabile, con qualche puntatina in avanti che denuncia la sua propensione di difensore in un certo qual modo offensivo. A me questo giocatore non dispiace affatto.
Chiellini: 6+ Combatte, prende gomitate e pugni. Un guerriero in mezzo all'area di rigore, coerente con la tradizione bianconera dei Brio, Kholer, Montero, giocatori di carattere che non si puo' non amare.
Molinaro: s.v. Non so più che voto mettere a Pinocchio. Oggi ha fatto persino 1 cross buono, per il resto il solito fumoso correre avanti e indietro, buona fase difensiva, si propone, si sbatte ma tutto sto lavoro a che serve se poi non si è pericolosi?
Salihamidzic: 6+ Di nuovo vicinissimo al gol di testa ancora sullo 0-0. Il nostro minatore continua a picconare e cavare sassi da una partita non aspra ma dove, contrariamente a Molinaro, la sua corsa si sente anche se si vede meno. La classe operaia va in paradiso e a noi "ci" piace.
Camoranesi: 7- Quando è in campo si sente la differenza di marcia di tutta la squadra. Sai che puo' succedere qualcosa, la palla al centro la mette sempre, l'occasione la crea e ieri l'ha fatto ancora. Preziosissimo nell'economia di questa squadra.
(21’ st Tiago): 6 Segna il gollonzo dell'anno nell'ennesima partita diligente di un giocatore che pur essendo diverse spanne sotto il suo livello abituale, almeno di quello mostrato a Lione, sta pian piano ritrovando dei punti di riferimento in campo. Io continuo a credere in Tiago, lo si lasci giocare, a qualificazione quasi in tasca il "rischio" di recuperare 14M di € andrebbe corso, o no Mister?
Nocerino: 5 Gioca un primo tempo ordinato, nel secondo sparisce come il mago David Copperfield. Insisto col dire che non ce la fa più e insisto col dire che schierarlo in queste condizioni serve solo a bruciarlo. Perchè non farlo riposare? Ha già il biglietto per Palermo in tasca? Sarebbe un peccato farlo partire ma deve riposare assolutamente.
Palladino: 6 Il gol gli varrebbe un 7, non foss'altro per aver messo la testa sui tacchetti dell'avversario per portarsi avanti il pallone poi scaraventato cosi' bene in rete ma, seppur belli, i troppi dribbling più che ubriacare l'avversario, ubriacano noi. Questo è un altro giocatore che non lascerei andare pero' un po' di umiltà non guasta mai, soprattutto alla Juve.
(35’ st Marchionni): s.v. Peccato sia di cartavelina ma il giocatore c'è tutto, due tocchi di palla due pennellate. Purtroppo è troppo fragile per una rosa che dovrà giocare su due, anzi tre, tavoli.
Del Piero: 5.5 Come dicevo prima troppo brontolone, troppo dribblomane, troppo egocentrico. La partita non richiedeva il solito sacrificio che Alex è solito dare pero' il troppo è troppo anche in una partita come questa
(21’ st Nedved): s.v.
Trezeguet: 7 Il voto non è tanto per il gol ma per il lavoro che questo ragazzo sta facendo. Quando l'ho visto ripartire, palla al piede, dall'interno della nostra area di rigore per rilanciare l'azione mi son alzato in piedi ed ho applaudito. Fuoriclasse assoluto, prima nella testa, poi nel numero di gol. Spesso l'ho criticato, faccio ammenda, grazie di tutto David.
Il dato più confortante è che siam riusciti, sin da subito, a costruire gioco, ad aggredire, senza dover aspettare il solito colpo di frusta che ci mette in corsa, come abbiamo visto in tante altre partite.
Se devo trovare un merito a Ranieri, lo individuerei nel fatto che la sua mancanza di apertura mentale e di fantasia tattica, almeno, da dei punti di riferimento abbastanza chiari ai giocatori che, dopo un anno di partite insieme, sembrano trovarsi con molta disinvoltura, nuovi innesti compresi.
Continuo a criticare pero' la totale mancanza di lettura dei match, giochiamo contro il Parma nello stesso modo in cui giochiamo contro l'Inter e, a mio parere, non è un bene. Una squadra deve avere elasticità nei propri moduli sia per sorprendere l'avversario, sia per sopperire alle assenze che falciano la rosa durante il campionato. La rigidità puo' andar bene quando si ha una rosa solida, che si conosce a memoria, capace di fare risultato sempre e comunque. Alcuni risultati deludenti (Empoli, Reggina, Siena...) avrebbero dovuto indurre il nostro tecnico ad una certa autocritica che, purtroppo, non c'è stata e l'ottusa testardaggine, da me, sarà sempre criticata aspramente, cosi' come la mancanza di umiltà.
In ogni caso questo è un discorso già fatto, tornando a ieri, come altri punti positivi c'è da segnalare la prova di carattere di Palladino e la costante presenza fisica di Molinaro, giocatore che continuo a non ritenere assolutamente all'altezza di un top team ma che mette sempre buona volontà. Unica nota stonata, se stonata si puo' definire, un Del Piero troppo pronto al rimbrotto ai compagni, un po' troppo nei panni del nonno brontolone che rimprovera continuamente i nipotini più giovani. Sinceramente il fatto che i Palladino e i Nocerino osino soluzioni individuali, anche tiri da lontano, senza che il pallone debba necessariamente passare fra i piedi di Del Piero in ogni santissima azione non mi sembra tanto un'assurdità. Uno degli assiomi dell'imprevedibilità è di non dare punti di riferimento all'avversario, di non far passare il pallone sempre dagli stessi piedi. Del Piero lo sa bene, ieri aveva voglia di segnare, è normale e gli fa onore, ma lui gioca per una squadra, no nè una squadra che gioca per lui, con tutto l'amore che ho per questo giocatore ma che sia chiaro come punto.
Buffon: s.v. mai davvero impegnato. Fa presenza in attesa di poter riposare la sua schiena dolorante.
Grygera: 5.5 In fase propositiva è efficace, un moto perpetuo, sempre presente di fianco ai compagni. Pero' dal lato suo arrivano le azioni più pericolose, soprattutto nel primo tempo, con Antonelli lasciato colpevolmente libero per un eccesso di zelo che portava il nostro difensore ad accentrarsi troppo. Più disciplina please
Stendardo: 6 Partita onestissima che non fa rimpiangere l'assenza di Legrottaglie. Certo le punte del Parma son quello che sono, Reginaldo spesso si fermava da solo ma Stendardo fa una partita pulita, impeccabile, con qualche puntatina in avanti che denuncia la sua propensione di difensore in un certo qual modo offensivo. A me questo giocatore non dispiace affatto.
Chiellini: 6+ Combatte, prende gomitate e pugni. Un guerriero in mezzo all'area di rigore, coerente con la tradizione bianconera dei Brio, Kholer, Montero, giocatori di carattere che non si puo' non amare.
Molinaro: s.v. Non so più che voto mettere a Pinocchio. Oggi ha fatto persino 1 cross buono, per il resto il solito fumoso correre avanti e indietro, buona fase difensiva, si propone, si sbatte ma tutto sto lavoro a che serve se poi non si è pericolosi?
Salihamidzic: 6+ Di nuovo vicinissimo al gol di testa ancora sullo 0-0. Il nostro minatore continua a picconare e cavare sassi da una partita non aspra ma dove, contrariamente a Molinaro, la sua corsa si sente anche se si vede meno. La classe operaia va in paradiso e a noi "ci" piace.
Camoranesi: 7- Quando è in campo si sente la differenza di marcia di tutta la squadra. Sai che puo' succedere qualcosa, la palla al centro la mette sempre, l'occasione la crea e ieri l'ha fatto ancora. Preziosissimo nell'economia di questa squadra.
(21’ st Tiago): 6 Segna il gollonzo dell'anno nell'ennesima partita diligente di un giocatore che pur essendo diverse spanne sotto il suo livello abituale, almeno di quello mostrato a Lione, sta pian piano ritrovando dei punti di riferimento in campo. Io continuo a credere in Tiago, lo si lasci giocare, a qualificazione quasi in tasca il "rischio" di recuperare 14M di € andrebbe corso, o no Mister?
Nocerino: 5 Gioca un primo tempo ordinato, nel secondo sparisce come il mago David Copperfield. Insisto col dire che non ce la fa più e insisto col dire che schierarlo in queste condizioni serve solo a bruciarlo. Perchè non farlo riposare? Ha già il biglietto per Palermo in tasca? Sarebbe un peccato farlo partire ma deve riposare assolutamente.
Palladino: 6 Il gol gli varrebbe un 7, non foss'altro per aver messo la testa sui tacchetti dell'avversario per portarsi avanti il pallone poi scaraventato cosi' bene in rete ma, seppur belli, i troppi dribbling più che ubriacare l'avversario, ubriacano noi. Questo è un altro giocatore che non lascerei andare pero' un po' di umiltà non guasta mai, soprattutto alla Juve.
(35’ st Marchionni): s.v. Peccato sia di cartavelina ma il giocatore c'è tutto, due tocchi di palla due pennellate. Purtroppo è troppo fragile per una rosa che dovrà giocare su due, anzi tre, tavoli.
Del Piero: 5.5 Come dicevo prima troppo brontolone, troppo dribblomane, troppo egocentrico. La partita non richiedeva il solito sacrificio che Alex è solito dare pero' il troppo è troppo anche in una partita come questa
(21’ st Nedved): s.v.
Trezeguet: 7 Il voto non è tanto per il gol ma per il lavoro che questo ragazzo sta facendo. Quando l'ho visto ripartire, palla al piede, dall'interno della nostra area di rigore per rilanciare l'azione mi son alzato in piedi ed ho applaudito. Fuoriclasse assoluto, prima nella testa, poi nel numero di gol. Spesso l'ho criticato, faccio ammenda, grazie di tutto David.
Serie A TIM 2007/08 – rec. 12ª giornata di ritorno
Torino, stadio Olimpico. Mercoledì 16 aprile 2007, ore 21.
JUVENTUS-PARMA 3-0 (2-0)
RETI: 16’ pt Trezeguet, 31’ pt Palladino, 32’ st aut. Morrone.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Stendardo, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Camoranesi (21’ st Tiago), Nocerino Palladino (35’ st Marchionni); Del Piero (21’ st Nedved), Trezeguet. A disposizione: Belardi, Birindelli, Ariaudo, Essabr. All. Ranieri.
PARMA: Bucci; Zenoni, Couto, Falcone (30’ st Rossi), Castellini; Morrone; Dessena (43’ st Cigarini), Antonelli, Mariga; Reginaldo, Corradi (3’ st Gasbarroni). A disposizione: Pavarini, Parravicini, Morfeo, Martinez. All. .
ARBITRO: Banti di Livorno.
ESPULSI: 33’ st Couto.
AMMONITI: 33’ pt Falcone.
Torino, stadio Olimpico. Mercoledì 16 aprile 2007, ore 21.
JUVENTUS-PARMA 3-0 (2-0)
RETI: 16’ pt Trezeguet, 31’ pt Palladino, 32’ st aut. Morrone.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Stendardo, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Camoranesi (21’ st Tiago), Nocerino Palladino (35’ st Marchionni); Del Piero (21’ st Nedved), Trezeguet. A disposizione: Belardi, Birindelli, Ariaudo, Essabr. All. Ranieri.
PARMA: Bucci; Zenoni, Couto, Falcone (30’ st Rossi), Castellini; Morrone; Dessena (43’ st Cigarini), Antonelli, Mariga; Reginaldo, Corradi (3’ st Gasbarroni). A disposizione: Pavarini, Parravicini, Morfeo, Martinez. All. .
ARBITRO: Banti di Livorno.
ESPULSI: 33’ st Couto.
AMMONITI: 33’ pt Falcone.
domenica, aprile 13, 2008
Juventus - Milan = 3 - 2
Che bella vittoria!
Ieri sera ho visto la Juve, la vera Juve, quella che amiamo tutti, quella che lotta e sputa sangue fino all'ultimo, quella che ci crede, quella che porta sulle spalle la gloria che solo le grandi squadre hanno, indipendentemente dal palmares e delle vittorie, è quella gloria che si ha per il semplice fatto di essere una grande squadra tout-court.
E' una bella vittoria perchè arriva in una partita non strepitosa, se non nel risultato. La nostra difesa segna una battuta di arresto che sarebbe preoccupante se il margine di vantaggio sulle inseguitrici non fosse rassicurante e, soprattutto, se i giocatori non mostrassero in campo quella voglia che si è vista ieri.
Purtroppo c'è da notare solo una caratteristica che va corretta assolutamente: reagiamo dopo aver preso due bei cazzotti ben assestati. Dobbiamo imparare a colpire per primi, ad entrare in campo con la voglia di chiudere il match presto, subito, appena possibile. Dobbiamo imparare a non aspettare l'avversario, a non aspettare di sentire dolore per dimostrare di esser vivi.
La Juve è grande perchè sin dal primo minuto ha saputo incutere timore, non importa che in campo ci fossero i Favero, i Bonetti, i Jarni, i Dimas o i Platini. La Juve va in campo per vincere, va in campo e fa paura. Ci siamo quasi, manca poco, coraggio.
Piuttosto che le pagelle dei singoli vorrei soffermarmi su dei punti e dei giocatori che ritengo importanti.
La difesa: Appannati. Chiellini è la seconda partita che stona, Legrottaglie sembrava un po' sperso, Grygera sulla destra sembra non trovare idee, Molinaro è Pinocchio e a Pinocchio non si puo' chiedere di più che di correre sui suoi piedini di legno. Se poi aggiungiamo un Buffon un po' distratto non possiamo che dare un 4 a tutto il blocco difensivo, nonostante l'impegno profuso che, fortunatamente, non è in discussione.
Centrocampo: SISSOKO. Non so più come urlarlo, ancora una volta, si ancora una volta, pazienza se son ripetitivo, questo è l'acquisto chiave della futura Juve. Dominatore, onnipresente, picchia, viene picchiato, soffre, si rialza, contrasta, prende e distribuisce palloni. Insostituibile, prezioso, già nel mio cuore di tifoso Sissoko rappresenta quella combattività e solidità che ci vuole nel centrocampo bianconero. Tiago dignitosissimo. Non poteva giocare la stessa partita giocata contro il Palermo, è evidente. Li aveva spazio, era lui il croupier, qui no, era un gregario che doveva chiudere e mordere le caviglie dei Pirlo, dei Gattuso, degli Ambrosini e dei Seedorf. Qui non aveva spazio nè tempo, era la spalla di Sissoko, ha giocato da spalla di Sissoko. Ok, deve migliorare, i margini dimostra di averli ampiamente, basta continuare a farlo giocare, il calcio non si impara solo con la teoria o dalla panchina, giocando si prendono le misure anche ad avversari arcigni e durissimi come quelli rossoneri. Salihamidzic è il nostro minatore, quello che si vede poco, quello che viene dopo, quello che segna due gol e ci regala una serata da sogno, rezpect per un giocatore che ci sta dando tantissimo, alla sua prima stagione da titolare.
Del Piero segna un gol gemma, fa un gran gioco ma dimentica che la palla va passata spesso, quasi sempre di prima intenzione, soprattutto se si è in un contropiede e non c'è bisogno del dribbling per far salire la squadra. E' un grandissimo, è la nostra bandiera e il nostro capitano ma passala Alex, passala!
Ieri sera ho visto la Juve, la vera Juve, quella che amiamo tutti, quella che lotta e sputa sangue fino all'ultimo, quella che ci crede, quella che porta sulle spalle la gloria che solo le grandi squadre hanno, indipendentemente dal palmares e delle vittorie, è quella gloria che si ha per il semplice fatto di essere una grande squadra tout-court.
E' una bella vittoria perchè arriva in una partita non strepitosa, se non nel risultato. La nostra difesa segna una battuta di arresto che sarebbe preoccupante se il margine di vantaggio sulle inseguitrici non fosse rassicurante e, soprattutto, se i giocatori non mostrassero in campo quella voglia che si è vista ieri.
Purtroppo c'è da notare solo una caratteristica che va corretta assolutamente: reagiamo dopo aver preso due bei cazzotti ben assestati. Dobbiamo imparare a colpire per primi, ad entrare in campo con la voglia di chiudere il match presto, subito, appena possibile. Dobbiamo imparare a non aspettare l'avversario, a non aspettare di sentire dolore per dimostrare di esser vivi.
La Juve è grande perchè sin dal primo minuto ha saputo incutere timore, non importa che in campo ci fossero i Favero, i Bonetti, i Jarni, i Dimas o i Platini. La Juve va in campo per vincere, va in campo e fa paura. Ci siamo quasi, manca poco, coraggio.
Piuttosto che le pagelle dei singoli vorrei soffermarmi su dei punti e dei giocatori che ritengo importanti.
La difesa: Appannati. Chiellini è la seconda partita che stona, Legrottaglie sembrava un po' sperso, Grygera sulla destra sembra non trovare idee, Molinaro è Pinocchio e a Pinocchio non si puo' chiedere di più che di correre sui suoi piedini di legno. Se poi aggiungiamo un Buffon un po' distratto non possiamo che dare un 4 a tutto il blocco difensivo, nonostante l'impegno profuso che, fortunatamente, non è in discussione.
Centrocampo: SISSOKO. Non so più come urlarlo, ancora una volta, si ancora una volta, pazienza se son ripetitivo, questo è l'acquisto chiave della futura Juve. Dominatore, onnipresente, picchia, viene picchiato, soffre, si rialza, contrasta, prende e distribuisce palloni. Insostituibile, prezioso, già nel mio cuore di tifoso Sissoko rappresenta quella combattività e solidità che ci vuole nel centrocampo bianconero. Tiago dignitosissimo. Non poteva giocare la stessa partita giocata contro il Palermo, è evidente. Li aveva spazio, era lui il croupier, qui no, era un gregario che doveva chiudere e mordere le caviglie dei Pirlo, dei Gattuso, degli Ambrosini e dei Seedorf. Qui non aveva spazio nè tempo, era la spalla di Sissoko, ha giocato da spalla di Sissoko. Ok, deve migliorare, i margini dimostra di averli ampiamente, basta continuare a farlo giocare, il calcio non si impara solo con la teoria o dalla panchina, giocando si prendono le misure anche ad avversari arcigni e durissimi come quelli rossoneri. Salihamidzic è il nostro minatore, quello che si vede poco, quello che viene dopo, quello che segna due gol e ci regala una serata da sogno, rezpect per un giocatore che ci sta dando tantissimo, alla sua prima stagione da titolare.
Del Piero segna un gol gemma, fa un gran gioco ma dimentica che la palla va passata spesso, quasi sempre di prima intenzione, soprattutto se si è in un contropiede e non c'è bisogno del dribbling per far salire la squadra. E' un grandissimo, è la nostra bandiera e il nostro capitano ma passala Alex, passala!
Serie A TIM 2007/08 - 14ª giornata di ritorno
Torino, stadio Olimpico. Sabato 14 aprile 2008, ore 20.30
JUVENTUS-MILAN 3-2 (2-2)
RETI: 12’ pt Del Piero, 14’ pt e 31’ pt Inzaghi, 46’ pt e 34’ st Salihamidzic.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Legrottaglie (6’ st Stendardo), Chiellini, Molinaro; Camoranesi (46’ st Nocerino), Sissoko, Tiago, Salihamidzic Del Piero, Trezeguet (32’ st Iaquinta). A disposizione: Belardi, Birindelli, Marchionni, Palladino. All. Ranieri.
MILAN: Kalac; Bonera, Simic, Maldini, Favalli; Gattuso (39’ st Giardino), Pirlo (45’ st Brocchi), Ambrosini; Kakà, Seedorf; Inzaghi (24’ st Cafù). A disposizione: Dida, Digao, Gourcuff, Paloschi All. Ancelotti.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
ESPULSI: 21’ st Bonera.
AMMONITI: 18’ pt Ambrosini, 24’ pt Sissoko, 25’ st Camoranesi, 47’ st Stendardo.
Torino, stadio Olimpico. Sabato 14 aprile 2008, ore 20.30
JUVENTUS-MILAN 3-2 (2-2)
RETI: 12’ pt Del Piero, 14’ pt e 31’ pt Inzaghi, 46’ pt e 34’ st Salihamidzic.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Legrottaglie (6’ st Stendardo), Chiellini, Molinaro; Camoranesi (46’ st Nocerino), Sissoko, Tiago, Salihamidzic Del Piero, Trezeguet (32’ st Iaquinta). A disposizione: Belardi, Birindelli, Marchionni, Palladino. All. Ranieri.
MILAN: Kalac; Bonera, Simic, Maldini, Favalli; Gattuso (39’ st Giardino), Pirlo (45’ st Brocchi), Ambrosini; Kakà, Seedorf; Inzaghi (24’ st Cafù). A disposizione: Dida, Digao, Gourcuff, Paloschi All. Ancelotti.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
ESPULSI: 21’ st Bonera.
AMMONITI: 18’ pt Ambrosini, 24’ pt Sissoko, 25’ st Camoranesi, 47’ st Stendardo.
lunedì, aprile 07, 2008
Palermo - Juventus = 3 - 2
Bella partita e bella Juve. Un secondo tempo da incorniciare per voglia, grinta, gioco espresso e coraggio.
Perdiamo con demerito contro un Palermo capace, pero', di ripartire a velocità impressionante e di non chiudersi nella propria metà campo per cercare di prendere aria appena possibile con guizzi che dai e dai hanno portato ai due gol nei finali di frazione di gioco, che poi hanno deciso la partita.
Cosa recriminare?
1) Nocerino dal primo minuto. A mio parere è un ottimo giocatore, giovane, con grandissime capacità in termini di interdizione, di pressing e di muscoli. Ha giocato una prima frazione di campionato in maniera strepitosa, tenendo su, con Zanetti, il centrocampo bianconero come se avesse sempre giocato in un grande club di serie A. Pero' ora è evidentemente a rosso, ha bisogno di rifiatare e non gli si puo' chiedere di raddoppiare la mole di lavoro, impostando anche le azioni.
Avrei visto bene in campo un giocatore in grado di poter affiancare Sissoko, già capace di suo di rompere il gioco avversario palermitano, soprattutto nella fase di impostazione di manovra, piuttosto che in fase di copertura. Con Tiago in campo dal primo minuto si sarebbe potuto chiedere ai terzini, in particolare Molinaro, di restare un po' più arretrato per assicurare la copertura necessaria ai guizzanti ma sporadici contrattacchi rosanero.
2) I cross. Arrivano solo dalla destra, dalla sinistra non parte nulla se non tiri sbilenchi e palloni non addomesticabili. Segnamo quasi sempre, soprattutto senza Nedved, con azioni che partono dalla destra, non è necessariamente un male, chiariamo, pero' è un limite. Ieri con un pizzico di precisione in più da sinistra avremmo avuto molte chances in più di attivare le nostre punte, purtroppo in serata non esattamente di grazia.
Risegnalo, per l'ennesima volta su questo blog, la prestazione sontuase di Mohammed Sissoko, grandissimo giocatore, perno oramai insostituibile del nostro centrocampo.
Niente voti per questa settimana, inutile darne, tutti hanno dato il loro contributo col cuore, tutti hanno bagnato la maglia di sudore.
Ho trovato pero' la coppia centrale, in particolare Chiellini sulla cui coscienza pesa il secondo gol, un po' più appannata del solito e Molinaro come al solito inadeguato per una squadra di ambizione come la Juve. Gli preferisco e di gran lunga Jarni, il che è tutto dire.
Perdiamo con demerito contro un Palermo capace, pero', di ripartire a velocità impressionante e di non chiudersi nella propria metà campo per cercare di prendere aria appena possibile con guizzi che dai e dai hanno portato ai due gol nei finali di frazione di gioco, che poi hanno deciso la partita.
Cosa recriminare?
1) Nocerino dal primo minuto. A mio parere è un ottimo giocatore, giovane, con grandissime capacità in termini di interdizione, di pressing e di muscoli. Ha giocato una prima frazione di campionato in maniera strepitosa, tenendo su, con Zanetti, il centrocampo bianconero come se avesse sempre giocato in un grande club di serie A. Pero' ora è evidentemente a rosso, ha bisogno di rifiatare e non gli si puo' chiedere di raddoppiare la mole di lavoro, impostando anche le azioni.
Avrei visto bene in campo un giocatore in grado di poter affiancare Sissoko, già capace di suo di rompere il gioco avversario palermitano, soprattutto nella fase di impostazione di manovra, piuttosto che in fase di copertura. Con Tiago in campo dal primo minuto si sarebbe potuto chiedere ai terzini, in particolare Molinaro, di restare un po' più arretrato per assicurare la copertura necessaria ai guizzanti ma sporadici contrattacchi rosanero.
2) I cross. Arrivano solo dalla destra, dalla sinistra non parte nulla se non tiri sbilenchi e palloni non addomesticabili. Segnamo quasi sempre, soprattutto senza Nedved, con azioni che partono dalla destra, non è necessariamente un male, chiariamo, pero' è un limite. Ieri con un pizzico di precisione in più da sinistra avremmo avuto molte chances in più di attivare le nostre punte, purtroppo in serata non esattamente di grazia.
Risegnalo, per l'ennesima volta su questo blog, la prestazione sontuase di Mohammed Sissoko, grandissimo giocatore, perno oramai insostituibile del nostro centrocampo.
Niente voti per questa settimana, inutile darne, tutti hanno dato il loro contributo col cuore, tutti hanno bagnato la maglia di sudore.
Ho trovato pero' la coppia centrale, in particolare Chiellini sulla cui coscienza pesa il secondo gol, un po' più appannata del solito e Molinaro come al solito inadeguato per una squadra di ambizione come la Juve. Gli preferisco e di gran lunga Jarni, il che è tutto dire.
Serie A TIM 2007/08 - 13ª giornata di ritorno
Palermo, stadio Barbera. Domenica 6 aprile 2008, ore 20.30
PALERMO-JUVENTUS 3-2 (2-0)
RETI: 11’ pt e 49’ pt Amauri, 7’ st e 26’ st Del Piero, 43’ st Cassani.
PALERMO: Fontana; Cassani, Rinaudo, Barzagli, Balzaretti; Guana (22’ pt Tedesco), Migliaccio; Jankovic (36’ st Zaccardo), Simplicio (17’ st Bresciano), Caserta; Amaruri. A disposizione: Agliardi, Biava, Cani, Miccoli. All. Colantuono.
JUVENTUS: Buffon; Grygera (1’ st Salihamidzic), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi, Sissoko, Nocerino (1’ st Tiago), Nedved (22’ pt Iaquinta); Del Piero, Trezeguet. A disposizione: Belardi, Birindelli, Stendardo, Marchionni. All. Ranieri.
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.
AMMONITI: 8’ pt Barzagli, 16’ pt Camoranesi, 43’ st Cassani, 45’ st Salihamidzic, 46’ st Balzaretti.
Palermo, stadio Barbera. Domenica 6 aprile 2008, ore 20.30
PALERMO-JUVENTUS 3-2 (2-0)
RETI: 11’ pt e 49’ pt Amauri, 7’ st e 26’ st Del Piero, 43’ st Cassani.
PALERMO: Fontana; Cassani, Rinaudo, Barzagli, Balzaretti; Guana (22’ pt Tedesco), Migliaccio; Jankovic (36’ st Zaccardo), Simplicio (17’ st Bresciano), Caserta; Amaruri. A disposizione: Agliardi, Biava, Cani, Miccoli. All. Colantuono.
JUVENTUS: Buffon; Grygera (1’ st Salihamidzic), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi, Sissoko, Nocerino (1’ st Tiago), Nedved (22’ pt Iaquinta); Del Piero, Trezeguet. A disposizione: Belardi, Birindelli, Stendardo, Marchionni. All. Ranieri.
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.
AMMONITI: 8’ pt Barzagli, 16’ pt Camoranesi, 43’ st Cassani, 45’ st Salihamidzic, 46’ st Balzaretti.
mercoledì, aprile 02, 2008
Chiellini mi copia! :)
"Le nostre avversarie lotteranno per il primo posto - prosegue il difensore - ma non mi dispiacerebbe fargli uno scherzetto. Non è facile, anzi, è quasi impossibile. Ma obiettivamente sognare non costa nulla e a volte i sogni si realizzano. Per me non è finita del tutto, abbiamo un calendario difficile ma è così anche per loro, staremo a vedere. Qui alla Juve siamo abituati a lottare fino all'ultimo". (da www.gazzetta.it)
E' bello leggere dichiarazioni simili, quello che si chiede è di provarci non di riuscirci, di portare in alto i nostri colori, di difendere la nosta bandiera. Sognare non costa nulla, lo ripeto anch'io e fino alla fine sogno.
E' bello leggere dichiarazioni simili, quello che si chiede è di provarci non di riuscirci, di portare in alto i nostri colori, di difendere la nosta bandiera. Sognare non costa nulla, lo ripeto anch'io e fino alla fine sogno.
venerdì, marzo 28, 2008
Pazza idea
L'Inter deve giocare ancora con Lazio, Fiorentina e Milan
Noi abbiamo Palermo, Milan e Samp
La Roma è quella che ha il calendario più facile ma è la Roma, squadra che si complica la vita da sola da sempre.
Insomma, con un po' di fortuna non è che...
Boh sognare non costa nulla, perchè non farlo? :)
Noi abbiamo Palermo, Milan e Samp
La Roma è quella che ha il calendario più facile ma è la Roma, squadra che si complica la vita da sola da sempre.
Insomma, con un po' di fortuna non è che...
Boh sognare non costa nulla, perchè non farlo? :)
martedì, marzo 25, 2008
Inter - Juventus = 1 - 2
E si gode, tanto. Si gode perchè si è vinto in casa della capolista, si gode perchè son stati mostrati gli attributi ancora una volta, si gode perchè i ragazzi hanno una gran voglia di tornare ai vertici, di far risplendere la Juve, di riportarla ai fasti che le competono.
La partita è stata giocata con grande carattere, ho apprezzato molto l'agonismo e il fair play dimostrato dai giocatori, come l'abbraccio di Ibrahimovic a Buffon dopo l'ennesima paratona e Del Piero che ferma una chiara occasione di attacco per permettere ai sanitari di soccorrere Materazzi.
Impossibile praticamente mettere voti ad una squadra che ha dato tutto in campo, ingiusto sarebbe dare più o meno a qualcuno visto che tutti, assolutamente tutti hanno dato il loro contributo, più o meno oscuro, più o meno fattivo.
Vorrei citare pero' il giocatore che ho più di tutti criticato, colui che chiamo Pinocchio in onore della sua inimitabile legnosità, in onore dei suoi piedi di mogano ma la cui generosità fisica non è mai in discussione, parlo di Molinaro. Gli metterei un 8, un 9, un 10 in pagella per quel recupero miracoloso, fatto di gambe e polmoni, fatto di sudore e umiltà, fatto di cuore, su un Suazo lanciato in porta. Ha lottato come un leone, seppur con tutti i suoi limiti tecnici, esattamente come questa Juve che a volte sembra tornata la Juve degli anni settanta, una Juve più operaia che leziosa, una Juve di Furini, Morini, e di Benetti, una Juve di cui mi innamorai perdutamente e che ancor oggi amo, nonostante tutto e nonostante tutti.
Grazie di cuore ragazzi.
La partita è stata giocata con grande carattere, ho apprezzato molto l'agonismo e il fair play dimostrato dai giocatori, come l'abbraccio di Ibrahimovic a Buffon dopo l'ennesima paratona e Del Piero che ferma una chiara occasione di attacco per permettere ai sanitari di soccorrere Materazzi.
Impossibile praticamente mettere voti ad una squadra che ha dato tutto in campo, ingiusto sarebbe dare più o meno a qualcuno visto che tutti, assolutamente tutti hanno dato il loro contributo, più o meno oscuro, più o meno fattivo.
Vorrei citare pero' il giocatore che ho più di tutti criticato, colui che chiamo Pinocchio in onore della sua inimitabile legnosità, in onore dei suoi piedi di mogano ma la cui generosità fisica non è mai in discussione, parlo di Molinaro. Gli metterei un 8, un 9, un 10 in pagella per quel recupero miracoloso, fatto di gambe e polmoni, fatto di sudore e umiltà, fatto di cuore, su un Suazo lanciato in porta. Ha lottato come un leone, seppur con tutti i suoi limiti tecnici, esattamente come questa Juve che a volte sembra tornata la Juve degli anni settanta, una Juve più operaia che leziosa, una Juve di Furini, Morini, e di Benetti, una Juve di cui mi innamorai perdutamente e che ancor oggi amo, nonostante tutto e nonostante tutti.
Grazie di cuore ragazzi.
INTER-JUVENTUS 1-2 (primo tempo 0-0)
MARCATORI: Camoranesi (J) al 4', Trezeguet (J) al 18', Maniche (I) al 38' s.t.
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Burdisso, Materazzi, Maxwell; Zanetti, Stankovic, Chivu (37' s.t. Balotelli); Jimenez (7' s.t. Suazo); Ibrahimovic, Cruz (19' s.t. Maniche). (Toldo, Rivas, Solari, Crespo). All. Mancini.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Camoranesi, Sissoko, Nedved (41' s.t. Nocerino); Trezeguet (37' s.t. Iaquinta), Del Piero. (Belardi, Birindelli, Stendardo, Tiago, Palladino). All. Ranieri.
ARBITRO: Farina di Novi Ligure.
NOTE: spettatori 58.000 circa. Ammoniti Molinaro, Cruz, Chivu, Legrottaglie, Burdisso. Recupero 1' p.t., 3' s.t.
domenica, marzo 23, 2008
giovedì, marzo 20, 2008
Il punto della situazione
Sbollita la fortissima delusione non tanto per il risultato ma per l'ennesima dimostrazione di non gioco e di mancanza di nerbo della squadra, cerchiamo di fare il punto sul campionato.
Siamo terzi con 5 punti di vantaggio sulla Fiorentina (quella si che è una squadra dove l'allenatore fa miracoli) e ben 9 punti sul Milan. Siamo a 6 punti dal secondo posto e a 13 dal primo.
Il rimpianto di due punti punti lasciati per strada ad Empoli sta nel fatto che saremmo potuti essere a 4 punti dal secondo posto che diventava oramai un sogno raggiungibile se e solo se non si ragionasse sempre al ribasso "tanto già siamo in zona champions" e se ci liberassimo dell'ossessione Inter.
Parlo di ossessione Inter perchè ieri son stati tenuti a riposo giocatori per farli giocare contro la capolista, contro quella che ha 13 punti di vantaggio, quella con cui francamente non ci deve fregare di fare risultato. Il risultato andava fatto ieri, 3 punti ad Empoli sono fattibili, e poi andare a giocare l'Inter con leggerezza, con quella sana incoscienza che ci potrebbe regalare qualche punto in più, oltre che anche qualche emozione aggiuntiva. Invece no, bisogna fare la partita del secolo contro l'Inter, ma chissenefrega? Perchè si dà tanta importanza a quest'Inter? Perchè questa patologica ossessione? La "vendetta" sarà compiuta quando torneremo ai nostri livelli abituali, quando torneremo a vincere campionati e coppe, non partitelle da nulla, sempre che le riusciamo a vincere sia chiaro.
Tornando all'analisi del campionato, diciamo che la nostra posizione dovrebbe ritenersi relativamente tranquilla e dovrebbe portarci ad amministrare il vantaggio con accortezza. Mancano 9 giornate, 27 punti a disposizione.
Il Milan sembra scoppiato completamente, oramai urge una sua rifondazione, non foss'altro che tutti o quasi i generali hanno un'età che non permette loro di continuare a tenere su la baracca ogni domenica. A meno di non voler immaginare scenari apocalittici con un recupero miracolo di Udinese e Samp, a 10 e 11 punti da noi, l'unica squadra che potrebbe scalzarci da questo terzo posto è la Fiorentina che, pero', fortunatamente è ancora in UEFA e non avendo un collettivo di enorme qualità, dovrà fare i conti con la fatica e un turn over non facilmente applicabile.
In buona sostanza la situazione in classifica è confortante, cio' che inquieta, lo ripeto ancora una volta, è il non gioco della squadra. Se andassimo in Europa non possiamo permetterci partite come quella di Empoli (squadra con la quale facciamo prestazioni imbarazzanti, è vero che a pensar male si fa peccato ma non è che...), bisognerà dare una quadratura alla squadra, bisognerà capire chi fa cosa e insegnargli di farlo al meglio, non buttare gente in campo ad capocchiam con la raccomandazione "fà cio' che puoi". Ovviamente l'ideale sarebbe che la società mettesse a disposizione della squadra un allenatore vero, non un ficus benjamin.
Siamo terzi con 5 punti di vantaggio sulla Fiorentina (quella si che è una squadra dove l'allenatore fa miracoli) e ben 9 punti sul Milan. Siamo a 6 punti dal secondo posto e a 13 dal primo.
Il rimpianto di due punti punti lasciati per strada ad Empoli sta nel fatto che saremmo potuti essere a 4 punti dal secondo posto che diventava oramai un sogno raggiungibile se e solo se non si ragionasse sempre al ribasso "tanto già siamo in zona champions" e se ci liberassimo dell'ossessione Inter.
Parlo di ossessione Inter perchè ieri son stati tenuti a riposo giocatori per farli giocare contro la capolista, contro quella che ha 13 punti di vantaggio, quella con cui francamente non ci deve fregare di fare risultato. Il risultato andava fatto ieri, 3 punti ad Empoli sono fattibili, e poi andare a giocare l'Inter con leggerezza, con quella sana incoscienza che ci potrebbe regalare qualche punto in più, oltre che anche qualche emozione aggiuntiva. Invece no, bisogna fare la partita del secolo contro l'Inter, ma chissenefrega? Perchè si dà tanta importanza a quest'Inter? Perchè questa patologica ossessione? La "vendetta" sarà compiuta quando torneremo ai nostri livelli abituali, quando torneremo a vincere campionati e coppe, non partitelle da nulla, sempre che le riusciamo a vincere sia chiaro.
Tornando all'analisi del campionato, diciamo che la nostra posizione dovrebbe ritenersi relativamente tranquilla e dovrebbe portarci ad amministrare il vantaggio con accortezza. Mancano 9 giornate, 27 punti a disposizione.
Il Milan sembra scoppiato completamente, oramai urge una sua rifondazione, non foss'altro che tutti o quasi i generali hanno un'età che non permette loro di continuare a tenere su la baracca ogni domenica. A meno di non voler immaginare scenari apocalittici con un recupero miracolo di Udinese e Samp, a 10 e 11 punti da noi, l'unica squadra che potrebbe scalzarci da questo terzo posto è la Fiorentina che, pero', fortunatamente è ancora in UEFA e non avendo un collettivo di enorme qualità, dovrà fare i conti con la fatica e un turn over non facilmente applicabile.
In buona sostanza la situazione in classifica è confortante, cio' che inquieta, lo ripeto ancora una volta, è il non gioco della squadra. Se andassimo in Europa non possiamo permetterci partite come quella di Empoli (squadra con la quale facciamo prestazioni imbarazzanti, è vero che a pensar male si fa peccato ma non è che...), bisognerà dare una quadratura alla squadra, bisognerà capire chi fa cosa e insegnargli di farlo al meglio, non buttare gente in campo ad capocchiam con la raccomandazione "fà cio' che puoi". Ovviamente l'ideale sarebbe che la società mettesse a disposizione della squadra un allenatore vero, non un ficus benjamin.
mercoledì, marzo 19, 2008
Empoli - Juve = 0 - 0
Un'altra partita non giocata, altri due punti persi per strada, stavolta purtroppo non c'è stato lo sculo al 90mo che avrebbe tolto ancora una volta le castagne dal fuoco a quell'incompetente che abbiamo in panchina. VATTENE PAGLIACCIO
Fortunatamente sia la Fiore che il Milan perdono, quindi nonostante la giornata disgraziata guadagnamo un punto. Unica nota positiva è la Roma piagnona che perde il derby, anche senza Moggi la solfa non cambia, i soliti patetici falliti.
Fortunatamente sia la Fiore che il Milan perdono, quindi nonostante la giornata disgraziata guadagnamo un punto. Unica nota positiva è la Roma piagnona che perde il derby, anche senza Moggi la solfa non cambia, i soliti patetici falliti.
martedì, marzo 18, 2008
La nascita dei miti
Inizialmente mi faceva un po' sorridere, ora comincia un po' a stufarmi il mito creato intorno al fatto che "Ranieri fa miracoli", "il collettivo della Juve non è a livello".
Beh analizziamo questo roster non a livello:
5 Campioni del Mondo: Buffon, Camoranesi, Iaquinta, Del Piero, Trezeguet
9 Campioni d'Italia: Buffon (2), Birindelli (3), Chiellini, Zebina, Zanetti (2), Camoranesi, Nedved (3), Del Piero (5), Trezeguet (2)
2 Campioni UEFA: Buffon, Sissoko
5 vincitori di Coppa Italia: Buffon, Zanetti (2), Nedved (2), Marchionni, Del Piero
9 vincitori di Supercoppe Italiane: Buffon (3), Birindelli (3), Zebina, Legrottaglie, Zanetti, Camoranesi, Nedved (4), Del Piero (4), Trezeguet (2)
2 Coppa del Portogallo: Andrade, Tiago
1 Supercoppa di Spagna: Andrade
1 Campionato Olandese: Grygera
2 vincitori del Campionato Rep. Ceca: Grygera, Nedved (3)
1 Coppa Rep. Ceca: Nedved
1 Campionato Tedesco: Salihamidzic (6)
2 Champions League: Salihamidzic, Del Piero
2 Coppa Intercontinentale: Salihamidzic, Del Piero
1 Coppa di Germania: Salihamidzic (4)
1 Supercoppa di Germania: Salihamidzic (4)
1 Coppa delle Coppe: Nedved
3 Supercoppa Europea: Nedved, Sissoko (2), Del Piero
1 Pallone d'oro: Nedved
1 Campionato Inglese: Tiago
2 Campionato Francese: Tiago (2), Trezeguet (2)
1 Supercoppa d'Inghilterra: Tiago
2 Coppa d'Inghilterra: Tiago, Sissoko
1 Campionato Spagnolo: Sissoko
1 Community Shield: Sissoko
1 Campionato Europeo: Trezeguet
Insomma non mi sembra che ci siano giocatori che non abbiano esperienza, che non sappiano come giocare a pallone, che siano scarponi che si facciano largo in un campionato difficilissimo. Gli unici titolari che non hanno mai vinto nulla sono Nocerino e Molinaro, per il resto ci son svariati vincitori di campionati, coppe, palloni d'oro, campioni del mondo e d'europa. Che roster di merda eh? Wow ma siamo terzi davanti alla fiorentina dei plurititolati Montolivo e Pazzini, davanti all'Udinese, al Genoa! Insomma stiamo facendo vedere i sorci verdi a squadre che hanno veri campioni, mica come noi...
Ma per favore, smettiamola di dire cazzate, almeno sul "collettivo non adeguato". Il punto non era il raggiungere il piazzamento Champions, il punto è il come, e per il momento ci stiamo arrivando a colpi di pareggiotti e vittorie all'ultimo minuto, di giocatori bruciati come Almiron e Tiago (quest'ultimo evidentemente da recuperare non foss'altro che per recuperare i soldi), di schemi sempre identici, in una parola: giocando di merda.
E' da settembre che continuo a dire che Ranieri è inadeguato, nonostante io mi ritenga intelligentissimo comunque stavolta non era complicatissimo da vedere, bastava vedere due partite e spogliarsi da quella faziosità e cieco negazionismo qualità non proprie allo juventinismo. Da sempre la Juve ha cercato di insegnare calcio sui campi di tutto il mondo, fino ad un certo punto è stato fatto, poi il black out Capelliano, da allora la luce ancora non si è riaccesa e sicuramente Ranieri, almeno per il momento, non ha la più pallida idea di dove sia l'interruttore.
Beh analizziamo questo roster non a livello:
5 Campioni del Mondo: Buffon, Camoranesi, Iaquinta, Del Piero, Trezeguet
9 Campioni d'Italia: Buffon (2), Birindelli (3), Chiellini, Zebina, Zanetti (2), Camoranesi, Nedved (3), Del Piero (5), Trezeguet (2)
2 Campioni UEFA: Buffon, Sissoko
5 vincitori di Coppa Italia: Buffon, Zanetti (2), Nedved (2), Marchionni, Del Piero
9 vincitori di Supercoppe Italiane: Buffon (3), Birindelli (3), Zebina, Legrottaglie, Zanetti, Camoranesi, Nedved (4), Del Piero (4), Trezeguet (2)
2 Coppa del Portogallo: Andrade, Tiago
1 Supercoppa di Spagna: Andrade
1 Campionato Olandese: Grygera
2 vincitori del Campionato Rep. Ceca: Grygera, Nedved (3)
1 Coppa Rep. Ceca: Nedved
1 Campionato Tedesco: Salihamidzic (6)
2 Champions League: Salihamidzic, Del Piero
2 Coppa Intercontinentale: Salihamidzic, Del Piero
1 Coppa di Germania: Salihamidzic (4)
1 Supercoppa di Germania: Salihamidzic (4)
1 Coppa delle Coppe: Nedved
3 Supercoppa Europea: Nedved, Sissoko (2), Del Piero
1 Pallone d'oro: Nedved
1 Campionato Inglese: Tiago
2 Campionato Francese: Tiago (2), Trezeguet (2)
1 Supercoppa d'Inghilterra: Tiago
2 Coppa d'Inghilterra: Tiago, Sissoko
1 Campionato Spagnolo: Sissoko
1 Community Shield: Sissoko
1 Campionato Europeo: Trezeguet
Insomma non mi sembra che ci siano giocatori che non abbiano esperienza, che non sappiano come giocare a pallone, che siano scarponi che si facciano largo in un campionato difficilissimo. Gli unici titolari che non hanno mai vinto nulla sono Nocerino e Molinaro, per il resto ci son svariati vincitori di campionati, coppe, palloni d'oro, campioni del mondo e d'europa. Che roster di merda eh? Wow ma siamo terzi davanti alla fiorentina dei plurititolati Montolivo e Pazzini, davanti all'Udinese, al Genoa! Insomma stiamo facendo vedere i sorci verdi a squadre che hanno veri campioni, mica come noi...
Ma per favore, smettiamola di dire cazzate, almeno sul "collettivo non adeguato". Il punto non era il raggiungere il piazzamento Champions, il punto è il come, e per il momento ci stiamo arrivando a colpi di pareggiotti e vittorie all'ultimo minuto, di giocatori bruciati come Almiron e Tiago (quest'ultimo evidentemente da recuperare non foss'altro che per recuperare i soldi), di schemi sempre identici, in una parola: giocando di merda.
E' da settembre che continuo a dire che Ranieri è inadeguato, nonostante io mi ritenga intelligentissimo comunque stavolta non era complicatissimo da vedere, bastava vedere due partite e spogliarsi da quella faziosità e cieco negazionismo qualità non proprie allo juventinismo. Da sempre la Juve ha cercato di insegnare calcio sui campi di tutto il mondo, fino ad un certo punto è stato fatto, poi il black out Capelliano, da allora la luce ancora non si è riaccesa e sicuramente Ranieri, almeno per il momento, non ha la più pallida idea di dove sia l'interruttore.
domenica, marzo 16, 2008
Juventus - Napoli = 1 - 0
Partita davvero brutta dove si vedono più calci che calcio.
Come previsto ieri il migliore del Napoli si rivela Santacroce, grandissimo difensore. Dal suo lato non si passa, vuoi con le buone, vuoi con le cattive. Pero' a quanto pare lo sapevo solo io che sono notoriamente un mago veggente ma il mister coraggioso che abbiamo non l'ha capito fino alla fine della partita e ha fatto insistere sempre costantemente dal suo lato gli attacchi bianconeri.
Scandalosa la formazione schierata in campo, 3 mediani messi tutti insieme non si vedevano dai tempi della seconda guerra mondiale, una prudenza, una pavidità assolutamente sconvolgente che riconferma l'inadeguatezza di Ranieri ad una panchina di serie A che abbia un minimo di ambizioni (eh già bisogna puntare alla Champions, non alla UEFA. Ci hai provato a fare il furbetto per nascondere le tue vergogne, ma qua non siamo tutti scemi, neanche la società, anche se il fatto di averti assunto potrebbe dare adito a dubbi).
Cosa c'è da commentare in una partita giocata in questo modo balordo?
Ovviamente solo le prestazioni dei singoli, di quei singoli mandati in campo allo sbaraglio, senza uno schema, senza un'idea ma che si fanno un culo cosi' per la nostra maglia, che la riempiono di sudore, quegli stessi singoli che si abbracciano a fine partita manco avessero vinto lo scudetto, quegli stessi singoli che vanno sotto la curva. Siete solo voi il nostro orgoglio.
Del Piero fa una partita fenomenale e Tiago, guarda un po', non si dimostra il bidone che il pavido romano voleva farci credere. Titolarizzato a caso fa una prestazione di assoluta solidità, ovviamente la sua posizione in campo, assolutamente irrazionale visto che dovrebbe evidentemente giocare almeno dieci metri più avanti, ancor più quando ha altri due mastini vicino, lo handicappa un po' ma se la cava più che dignitosamente. Bene anche Stendardo, difensore efficace che si propone con generosità anche in fase offensiva soprattutto sui calci da fermo; al momento costa troppo, se negoziamo un po' forse potrebbe tornarci molto utile.
Last but not least è un altro giocatore il cui arrivo ho salutato con entusiasmo e di cui su questo stesso blog ho sempre decantato l'importanza strategica, fisica e tattica: Momo Sissoko. Grandissimo giocatore, generoso, preciso, lavoratore, fa impazzire da solo il centrocampo del Napoli non dando loro alcun punto di riferimento. Recupera palloni che è una bellezza, rilancia l'azione con sufficiente rapidità, mai polemico picchia e si lascia picchiare. Preziosissimo, il migliore acquisto della nuova era.
Inutile fare pagelle, la Juve stasera è stata due persone soprattutto:
1) Alessandro Del Piero : 8 Un fuoriclasse, la nostra bandiera, piedi di velluto, intelligenza e voglia. Fa girare la squadra, suggerisce movimenti, distribuisce palloni là dove servono, parla il giusto, il vero Mister di questa Juve è lui.
2) Momo Sissoko: 7+ In Italia da poco ma già ha appreso da S. Antonio il dono dell'ubiquità. Senza di lui in campo, la mole di gioco sarebbe stata la stessa? Chi avrebbe fatto il filtro che ha fatto lui? Coi se e coi ma non si scrive la storia, con i piedi, muscoli e testa si, Sissoko ha tutte queste qualità. Chapeau
Come previsto ieri il migliore del Napoli si rivela Santacroce, grandissimo difensore. Dal suo lato non si passa, vuoi con le buone, vuoi con le cattive. Pero' a quanto pare lo sapevo solo io che sono notoriamente un mago veggente ma il mister coraggioso che abbiamo non l'ha capito fino alla fine della partita e ha fatto insistere sempre costantemente dal suo lato gli attacchi bianconeri.
Scandalosa la formazione schierata in campo, 3 mediani messi tutti insieme non si vedevano dai tempi della seconda guerra mondiale, una prudenza, una pavidità assolutamente sconvolgente che riconferma l'inadeguatezza di Ranieri ad una panchina di serie A che abbia un minimo di ambizioni (eh già bisogna puntare alla Champions, non alla UEFA. Ci hai provato a fare il furbetto per nascondere le tue vergogne, ma qua non siamo tutti scemi, neanche la società, anche se il fatto di averti assunto potrebbe dare adito a dubbi).
Cosa c'è da commentare in una partita giocata in questo modo balordo?
Ovviamente solo le prestazioni dei singoli, di quei singoli mandati in campo allo sbaraglio, senza uno schema, senza un'idea ma che si fanno un culo cosi' per la nostra maglia, che la riempiono di sudore, quegli stessi singoli che si abbracciano a fine partita manco avessero vinto lo scudetto, quegli stessi singoli che vanno sotto la curva. Siete solo voi il nostro orgoglio.
Del Piero fa una partita fenomenale e Tiago, guarda un po', non si dimostra il bidone che il pavido romano voleva farci credere. Titolarizzato a caso fa una prestazione di assoluta solidità, ovviamente la sua posizione in campo, assolutamente irrazionale visto che dovrebbe evidentemente giocare almeno dieci metri più avanti, ancor più quando ha altri due mastini vicino, lo handicappa un po' ma se la cava più che dignitosamente. Bene anche Stendardo, difensore efficace che si propone con generosità anche in fase offensiva soprattutto sui calci da fermo; al momento costa troppo, se negoziamo un po' forse potrebbe tornarci molto utile.
Last but not least è un altro giocatore il cui arrivo ho salutato con entusiasmo e di cui su questo stesso blog ho sempre decantato l'importanza strategica, fisica e tattica: Momo Sissoko. Grandissimo giocatore, generoso, preciso, lavoratore, fa impazzire da solo il centrocampo del Napoli non dando loro alcun punto di riferimento. Recupera palloni che è una bellezza, rilancia l'azione con sufficiente rapidità, mai polemico picchia e si lascia picchiare. Preziosissimo, il migliore acquisto della nuova era.
Inutile fare pagelle, la Juve stasera è stata due persone soprattutto:
1) Alessandro Del Piero : 8 Un fuoriclasse, la nostra bandiera, piedi di velluto, intelligenza e voglia. Fa girare la squadra, suggerisce movimenti, distribuisce palloni là dove servono, parla il giusto, il vero Mister di questa Juve è lui.
2) Momo Sissoko: 7+ In Italia da poco ma già ha appreso da S. Antonio il dono dell'ubiquità. Senza di lui in campo, la mole di gioco sarebbe stata la stessa? Chi avrebbe fatto il filtro che ha fatto lui? Coi se e coi ma non si scrive la storia, con i piedi, muscoli e testa si, Sissoko ha tutte queste qualità. Chapeau
Tabellini:
Serie A TIM 2007/08 - 9ª giornata di ritorno
Torino, stadio Olimpico. Domenica 16 marzo 2008, ore 20.30 JUVENTUS-NAPOLI 1-0 (0-0)
RETI: 43’ st Iaquinta.
JUVENTUS: Buffon; Salihamidzic (14’ st Iaquinta), Stendardo, Chiellini, Grygera; Nocerino (14’ st Molinaro), Sissoko, Tiago, Nedved; Del Piero, Trezeguet (47’ st Birindelli). A disposizione: Belardi, Birindelli, Ariaudo, Palladino, Castiglia. All. Ranieri.
NAPOLI: Gianello; Santacroce, Cannavaro, Domizzi; Garics, Pazienza, Gargano, Hamsik (18’ st Bogliacino), Savini (36’ st Contini); Lavezzi, Calaiò (25’ st Sosa). A disposizione: Navarro, Grava, Montervino, Dalla Bona. All. Reja.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
AMMONITI: 7’ pt Trezeguet, 32’ st Pazienza, 38’ st Savini, 15’ st Cannavaro.
Serie A TIM 2007/08 - 9ª giornata di ritorno
Torino, stadio Olimpico. Domenica 16 marzo 2008, ore 20.30 JUVENTUS-NAPOLI 1-0 (0-0)
RETI: 43’ st Iaquinta.
JUVENTUS: Buffon; Salihamidzic (14’ st Iaquinta), Stendardo, Chiellini, Grygera; Nocerino (14’ st Molinaro), Sissoko, Tiago, Nedved; Del Piero, Trezeguet (47’ st Birindelli). A disposizione: Belardi, Birindelli, Ariaudo, Palladino, Castiglia. All. Ranieri.
NAPOLI: Gianello; Santacroce, Cannavaro, Domizzi; Garics, Pazienza, Gargano, Hamsik (18’ st Bogliacino), Savini (36’ st Contini); Lavezzi, Calaiò (25’ st Sosa). A disposizione: Navarro, Grava, Montervino, Dalla Bona. All. Reja.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
AMMONITI: 7’ pt Trezeguet, 32’ st Pazienza, 38’ st Savini, 15’ st Cannavaro.
sabato, marzo 15, 2008
Juve - Napoli prepartita
Altra giornata delicatissima prima della non meno difficile ma sicuramente meno impegnativa trasferta di Empoli.
Dovremo affrontare un Napoli che contro di noi ha sempre fatto prove gagliarde, senza dei titolari importanti, penso in particolare a Zanetti e a Legrottaglie. La difesa è rimaneggiata anche grazie alla squalifica (rimediata col solito scatto d'ira inutile) di Zebina e, a quanto pare, rivedremo Grygera a destra, Molinaro (oh my God) che torna a sinistra e Stendardo-Chiellini come coppia centrale. Dovrebbe inoltre partire tirolare Tiago, cosi' come fu per Almiron all'andata.
Ecco che viene fuori il nervo scoperto di Ranieri e la sua psicorigidità che non gli permette di inserire giocatori gradualmente nella squadra. In situazioni come queste siamo costretti a gettare allo sbaraglio giocatori che non hanno avuto modo di provare i meccanismi di gioco in partita e a cui viene chiesto di giocare come se fossero titolari ogni domenica. Ecco perchè Tiago andava inserito lungo la stagione, ecco perchè Stendardo non doveva giocare solo una partita di Coppa Italia in 3 mesi, ecco perchè Ranieri non mi piace e mai mi piacerà perchè non sapere anticipare è sintomo di mancanza di elasticità mentale, di intelligenza, di competenza.
Certo anche il Napoli dovrà sopperire all'assenza di Zalayeta, perno dell'attacco azzurro, con un Calaio' sfiduciato dal proprio allenatore da mesi, pero' Reja non prende lo stesso stipendio di Ranieri e non ha a disposizione lo stesso collettivo quindi magari qualche svarione di programmazione puo' sembrare più comprensibile, soprattutto quando questo è lo stesso allenatore che ha riportato il Napoli dalla C in serie A.
Resta da sperare che la coppia Tiago/Sissoko trovi subito la sintonia e che riesca a impostare gioco e a distribuire palloni con rapidità visto che Gargano e Hamsik saranno pronti a mordergli le caviglie. Fortunatamente al Napoli manca Blasi, il loro distruttore di gioco migliore, dovremmo quindi avere qualche spazio in più.
La chiave del match secondo me? Le fasce, in particolare la nostra fascia destra, sulla sinistra c'è Santacroce che a mio parere è un giocatore da tenere d'occhio, potrebbe essere davvero lui il giocatore del Napoli che serve alla Juve, forse anche più di Hamsik.
Dovremo affrontare un Napoli che contro di noi ha sempre fatto prove gagliarde, senza dei titolari importanti, penso in particolare a Zanetti e a Legrottaglie. La difesa è rimaneggiata anche grazie alla squalifica (rimediata col solito scatto d'ira inutile) di Zebina e, a quanto pare, rivedremo Grygera a destra, Molinaro (oh my God) che torna a sinistra e Stendardo-Chiellini come coppia centrale. Dovrebbe inoltre partire tirolare Tiago, cosi' come fu per Almiron all'andata.
Ecco che viene fuori il nervo scoperto di Ranieri e la sua psicorigidità che non gli permette di inserire giocatori gradualmente nella squadra. In situazioni come queste siamo costretti a gettare allo sbaraglio giocatori che non hanno avuto modo di provare i meccanismi di gioco in partita e a cui viene chiesto di giocare come se fossero titolari ogni domenica. Ecco perchè Tiago andava inserito lungo la stagione, ecco perchè Stendardo non doveva giocare solo una partita di Coppa Italia in 3 mesi, ecco perchè Ranieri non mi piace e mai mi piacerà perchè non sapere anticipare è sintomo di mancanza di elasticità mentale, di intelligenza, di competenza.
Certo anche il Napoli dovrà sopperire all'assenza di Zalayeta, perno dell'attacco azzurro, con un Calaio' sfiduciato dal proprio allenatore da mesi, pero' Reja non prende lo stesso stipendio di Ranieri e non ha a disposizione lo stesso collettivo quindi magari qualche svarione di programmazione puo' sembrare più comprensibile, soprattutto quando questo è lo stesso allenatore che ha riportato il Napoli dalla C in serie A.
Resta da sperare che la coppia Tiago/Sissoko trovi subito la sintonia e che riesca a impostare gioco e a distribuire palloni con rapidità visto che Gargano e Hamsik saranno pronti a mordergli le caviglie. Fortunatamente al Napoli manca Blasi, il loro distruttore di gioco migliore, dovremmo quindi avere qualche spazio in più.
La chiave del match secondo me? Le fasce, in particolare la nostra fascia destra, sulla sinistra c'è Santacroce che a mio parere è un giocatore da tenere d'occhio, potrebbe essere davvero lui il giocatore del Napoli che serve alla Juve, forse anche più di Hamsik.
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