giovedì, dicembre 20, 2007
Secco e Moggi
Moggi ha fatto danni alla Juve irreparabili, ci ha incollato addosso la vergogna dell'imbroglio, del maneggio, della serie B. E' un personaggio pessimo, sporco, senza palle visto che "da oggi il mondo del galgio non è più il mio mondo" era la solita bugia di un povero vecchio braccato dalla giustizia.
Moggi ha fatto il male della Juventus perchè non si sa in quale motivo favorire il Messina avrebbe favorito poi la Juve, Moggi lavorava per sè stesso non per la Juve, lavoro che ha continuato a fare fino ad oggi. Moggi ha usato la Juve per avere visibilità e la visibilità passava attraverso delle vittorie, attraverso il movimento di pedine e la Juve era la sala di comando ideale per i suoi sporchi piani a tutto uso e consumo personale e del suo figlio malfattore.
Se Secco non riesce a capire che le distanze da certi personaggi vanno prese senza se e senza ma, se Secco non riesce a fare il suo lavoro da solo, senza tutor allora non è uomo per la Juventus e sarebbe ora che la Juventus lo allontanasse, dando finalmente un segnale preciso che con il passato moggiano abbiamo, fortunatamente, chiuso e pagato sufficientemente.
Pero', ultima postilla, vorrei aggiungere che il fatto che Moggi sia tanto di moda sui giornali, non toglie che c'è ancora chi dice, nelle telefonate intercettate, che i potenti son sempre al comando: Carraro, Agnolin (toh l'ex arbitro ex dirigente della Roma dei motivi d'ordine pubblico), Galliani (toh l'irreprensibile presidente di lega conquistatore di asterischi), Moratti (toh l'intercettatore folle amante del cartone), Berlusconi etc etc
Si arriverà un giorno a tagliare definitivamente i Moggi dal calcio e a fare chiarezza su tutti, tutti, ma proprio tutti tutti?
domenica, dicembre 16, 2007
Lazio - Juventus = 2 - 3
Partiamo, quindi, lancia in resta con l'intenzione, probabilmente, di chiudere il match sin da subito e col passare dei minuti perdiamo anche l'energia necessaria per sostenere quei ritmi a lungo.
Un ottimo lavoro in particolare di Salihamidzic riesce a tenere la squadra abbastanza alta e a continuare a renderci pericolosi, nonostante la Lazio pian pianino riesca ad organizzarsi e a creare occasioni che si spengono, fortunatamente, o su Buffon o sulla bandierina del fuorigioco, attuato alla perfezione dalla nostra difesa.
Nel secondo tempo finalmente il cambio Nedved-Tiago che auspico da inizio stagione e, non tanto per le qualità del portoghese che comunque entra subito in partita con un paio di colpi ben messi, la squadra gira meglio visto che il baricentro della squadra sale di venti metri, il lavoro dei mediani viene alleggerito e la riprova ne è che Zanetti ha il tempo e la lucidità necessaria per sfoderare due lanci "alla Platini" che chiudono il match grazie alla maestria di Del Piero che li trasforma in gol.
Il terzo centrocampista centrale è assolutamente necessario in questa squadra, costringe un centrale avversario a rimanere più arretrato e propone un nostro difensore, all'occorrenza Chiellini, come vertice sinistro di una specie di rombo di centrocampo che tiene gli spazi stretti e che agevola il dialogo e la cooperazione fra compagni di reparto. Ovviamente l'ideale sarebbe di avere anche un terzino sinistro fluidificante, ovviamente non Molinaro, per tenere alta la pressione sulla fascia sinistra "sguarnita" dal centrale in più e in grado di fare da contrappeso alla fascia destra dove vuoi Camoranesi, vuoi Marchionni, vuoi il preziosissimo Salihamidzic effettuano una costante pressione.
Ranieri ha avuto almeno l'onestà intellettuale di affermare nel dopo gara che abbiamo giocato male, se cominciasse a fare un po' più di mea culpa sarebbe già un passo avanti visto che i campioni Buffon e Del Piero non è la prima volta che gli tolgono le castagne dal fuoco.
Buffon: 7, Compie due miracoli che salvano il risultato, nel primo tempo para un tiro insidioso ma fortunatamente nella sua zona. Insostituibile, il solo fatto di averlo in campo vale un punto in più in classifica, spesso 3
Zebina: 5+, Kolarov arriva spesso dalle sue parti troppo indisturbato, oggi i cross laziali dalle fasce arrivavano che era una bellezza, sia da destra che da sinistra, ok fare bene il fuorigioco ma, come direbbe Jo Squillo, oltre le gambe c'è di più.
Legrottaglie: 6-, Oramai dirige la difesa con precisione da direttore d'orchestra, detta il fuorigioco con sapienza da vecchio saggio pero' Rocchi gli sfugge troppo spesso, ci sarebbe potuto costare caro.
Chiellini: 6-, Sicuramente non la sua prestazione migliore, spesso costretto a chiudere di corsa sui buchi lasciati sulla fascia lascia un po' al suo destino il suo compagno di reparto. Stasera era partita da giocare sulla fascia sinistra, non al centro ma chi glielo dice a Ranieri?
Molinaro: 5, il Favero della fascia sinistra. Diligente in difesa nell'uomo contro uomo, è in estrema difficoltà con gli inserimenti rapidi dal suo lato, Siviglia capisce che la sua corsia è libera e si serve spesso e volentieri, idem Pandev che quando si stanca dell'affollato centro, va a prendere qualche boccata d'aria nella fresca campagna sinistra juventina. Purtroppo non è colpa sua ma di chi lo manda in campo, oggi era partita da Chiellini sulla sinistra e da Criscito al centro, visto che non c'erano giganti da fronteggiare ma anche questo chi glielo dice a Ranieri? Ah dimenticavo il richiamino settimanale per Molinaro: I FONDAMENTALI CRIBBIO!
Salihamidzic: 7, preziosissimo e oscuro come il Cardinale Mazzarino, tiene le redini della trequarti juventina soprattutto nel primo tempo, nel secondo ripiega in copertura mettendosi più al servizio dei manovali che dei quadri dirigenti. Segna praticamente il primo gol e non si risparmia, un giocatore che merita rispetto perchè ne porta tanto ai nostri colori.
Nocerino: 6+, più incisivo del solito si propone anche in qualche folata più offensiva. Quel che mi piace di lui è che lavora e parla poco, spesso passa inosservato anche all'arbitro nonostante qualche ruvidità di troppo, duro ma mai scorretto legittima partita dopo partita il suo essere titolare.Zanetti: 7+, rinato, vive una seconda giovinezza fatta di corsa, di gran giocate e di ispirazione. Bonifica ogni pallone che arriva nella sua zona dettando gioco e passaggi, i suoi due lanci fotocopia per Del Piero sono due gemme da gran giocatore. Applausi
Nedved: 6-, tanta volontà ma poca incisività. Mette come al solito a disposizione i suoi muscoli e i polmoni, continua a mancare di lucidità, pero' rispetto al Nedved di inizio stagione è un giocatore recuperato.
(Tiago: 6, il giocatore è forte e puo' dare tanto, tantissimo alla causa bianconera. Detta passaggi con buon tempismo e sa leggere l'azione, purtroppo la sensazione è che venga messo in vetrina per cercare acquirenti, se lo perdessimo, per me, sarà un rimpianto.)
Del Piero: 8, la classe. Non c'è altro da aggiungere, il voto va non solo ai due gol e, soprattutto, al sublime stop a seguire sul secondo gol ma va soprattutto a questo giocatore che quando chiamato in campo non manca mai di dare il suo apporto. A Roma era in serata di grazia, guizzante, fresco, con una voglia di spaccare il mondo. Il capitano bianconero è lui e si vede. Grazie
Trezeguet: 6+, segna un gol un po' per caso, ne sbaglia un paio in maniera incredibile per lui, pero' ha un alibi: fa un lavoraccio che prima non faceva. Torna, contrasta, fa movimento in attacco. Vediamo un nuovo Trezeguet al servizio della squadra che cambia pelle in un attaccante di quantità e qualità preziosissimo, maturato.
domenica, dicembre 09, 2007
Juve - Atalanta = 1 - 0
La filosofia del Capello dei poveri, impostata tutta sul "primo non prenderle", vede una Juve che si rende pericolosa solo a sprazzi e grazie alle invenzioni dei suoi fuoriclasse. L'Atalanta, che ha dalla sua la fortuna di avere un allenatore vero, è messa in campo in maniera ordinata e molto precisa. Era evidente che Doni, l'elemento più pericoloso e perno del gioco degli atalantini, dovesse essere messo in condizioni di non nuocere, tenendolo lontano dall'area di rigore. Per far questo necessitavamo di alzare il nostro baricentro, di far salire difesa e squadra tutta per imbrigliare il fantasioso centrocampista nerazzurro, grazie ad un mediano e grazie a qualcuno che tenesse la squadra alta. Ovviamente la miopia del dilettante Ranieri è tale da fargli impostare la squadra nella stessa maniera di sempre, cosa assolutamente inquietante se si pensa che questa squadra l'anno prossimo, dovrebbe affrontare non solo l'Atalanta ma squadre che si chiamano Real Madrid o Manchester United ma per chi è abituato a ragionare con una mentalità da piccola squadra, certe cose non arriva a capirle quindi gioca sempre come se giocasse in serie inferiore.
Ed ecco che vediamo una Juve completamente scollata, con elementi assemblati assolutamente casualmente e, venuta meno la lucidità di Zanetti, dove ognuno si muoveva un po' a caso. L'assoluta necessità di un centrocampista avanzato, in cabina di regia, è arrivata quando persino Marchionni, probabilmente per disperazione di giocare in un modulo cosi' ottusamente irrazionale, si accentra, abbandonando completamente la fascia destra, per tentare di dare manforte ai mediani e per dettare qualche minima, vaga, flebile manovra d'attacco.
Affidarsi ai singoli era appunto specialità di Capello che sperava che qualcuno s'inventasse qualcosa per levargli le castagne dal fuoco, Capellino fa lo stesso ed oggi ha preso il jolly in un Nedved che come al solito non ha mai mollato e ha tirato dal cilindro il gol vittoria.
In caso contrario ci saremmo accontentati del solito, squallido, striminzito, scolorito pareggio, conquistato con 4 difensori + 2 mediani = 6 giocatori a difendere + il portiere.
Non parliamo poi della già stucchevole staffetta Iaquinta/Del Piero e dell'umiliazione dei trenta secondi dati a Tiago...
Fin quando dovremo vedere questi scempi tattici?
Per almeno altri 2 anni e 7 mesi a meno di un rigurgito di dignità, ma aspettarsi dignità da chi non ne ha mai avuta... Allegria!
Godiamo almeno dei tre punti guadagnati, con tante scuse all'Atalanta che immeritatamente lascia un punto.
Buffon, 6. Lavoro di ordinaria amministrazione, mai seriamente impegnato.
Zebina, 6- Prestazione convincente, sicuro, preciso negli anticipi, volitivo nel proporsi in avanti. Poi Mr Hyde prende il sopravvento e fanculizza l'arbitro per un'inutile ammonizione. Freudiano
Legrottaglie, 6+ Si vede poco, cosi' come si vedono poco gli attaccanti atalantini.
Chiellini, 6+ Con Legrottaglie forma una diga rassicurante, si diverte a giocare e si vede, si propone volentieri anche in avanti, l'animo del terzino di fascia scorre forte in lui.
Molinaro, 5+ I FONDAMENTALI CRIBBIO! Ci mette tanti polmoni e dal suo lato non tante preoccupazioni se non fosse che Doni si piazza proprio da quel lato, chissà perchè. Pero' in allenamento, per favore, tanti ma tanti palleggi e corsi di tattica, Del Piero gli serve una palla in area invitantissima e lui si allarga per cercare un cross che avrebbe sparacchiato chissà dove. Vabbè che corre pero'...
Palladino , 5+ Isolato sulla fascia destra, senza un compito preciso, messo evidentemente in campo perchè "hai i piedi buoni, inventati qualcosa e fammi fare buona figura che siam nelle mani del Cielo". Sprecato
(1' s.t. Marchionni), 6- Isolato come Palladino, cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia, forse andava cambiata impostazione tattica non giocatore. In ogni caso fa quello che puo', alla fine si inventa regista nel deserto del nostro centrocampo visto che i due mediani avevano finito la benzina da ore ma ai pit stop dormivano.
Nocerino, 6+ L'ho visto proporsi di più in fase offensiva, finalmente si nasconde meno e non si limita al lavoro da oscuro minatore. Se imparasse a non passare sempre e solo a quello più vicino sarebbe un grande passo in avanti, in ogni caso è davvero un'ottima promessa per il nostro centrocampo, quasi una realtà.
Zanetti, 5+ Partita grigia, in tono minore, almeno rispetto agli standard a cui c'aveva abituato. Bello il tentativo di gol di tacco, per il resto si perde nella rete organizzata del centrocampo atalantino e non riesce a trovare il bandolo della matassa. E' stanco, dovrebbe rifiatare.
Nedved, 7- Voto per il gol e per la solita caparbietà e volontà. Festeggia la sua 300ma presenza nel migliore dei modi, non molla e in una Juve cosi' somigliante ad un mosaico pompeiano dà un po' di collante.
(45' s.t. Tiago); s.v. umiliato da un mediocre
Iaquinta 5, non in vena, cosi' come contro il Milan gli viene chiesto di fare un lavoraccio inutile visto che non ha a chi passare la palla visto che di centrocampisto non ce n'è. Prova qualche fraseggio con Palladino che anche è perso nel mezzo del cammin di sua fascia, poi viene sostituito nella più classica delle staffette.
(1' s.t. Del Piero), 6+ Brillante e guizzante, suggerisce gioco e cerca soluzioni. Predica da solo ad un popolo di sordi, fa quello che puo' ma in una giornata cosi' c'è poco da fare. Non si capisce ancora una volta perchè parta dalla panchina, quando anche in uno schema a 3 punte, quantomai adatto ad una partita come quella di oggi, avrebbe sicuramente fatto valere la sua classe.
Trezeguet, 5. Sbaglia occasioni che normalmente non si lascia sfuggire, manca di un pizzico di fortuna ma dà l'impressione di girare un po' a vuoto in un attacco senza idee. Capita.
All. Ranieri, 3. Incompetente e inadeguato sbaglia ancora la lettura della partita e propone cambi assolutamente inutili. Mah
sabato, dicembre 08, 2007
[Juventus - Atalanta] Pretattica
Sisi, secondo me, i nerazzurri che hanno schiantato il Napoli saranno sorpresissimi, non si aspetteranno di trovarsi di fronte una squadra cosi'.
venerdì, dicembre 07, 2007
Empoli - Juventus = 2 - 1
Accorciamo le distanze grazie alla pugnacità di Iaquinta, giocatore mai domo ma soprattutto in evidente stato di fiducia mentale; questo gol lascia aperta, spalancata la porta alla qualificazione ma è assolutamente inaccettabile che ci si presenti ad Empoli in questo stato.
Va bene tirare il fiato, va bene giocare un po' sotto tono ma improvvisare le partite non sta nè in cielo, nè in terra, ancor più che la Coppa Italia deve essere un obbiettivo da raggiungere, sia per il prestigio della Coppa, sia per il biglietto per l'Europa che la vittoria comporta.
Siamo tartassati dagli infortuni è vero ma la rosa per affrontare sia Campionato, per una qualificazione europea, che Coppa Italia ce l'abbiamo, non centrare uno dei due obbiettivi sarebbe fallimentare in quanto esclusivamente frutto di una pessima gestione delle forze del gruppo.
Tiago e Almiron, questione spinosissima, giocano male insieme. Toh che strano! Son due centrocampisti con vocazione offensiva, son messi a giocare insieme come mediani, ripeto come mediani, dopo settimane che non giocano e, guarda un po', giocano male! Che str...ano, che str...ano.
Uno dei due, pazzo, s'è fatto pure espellere! Non è che è nervoso proprio perchè non gioca mai? Non è che denuncia proprio il fatto che i giocatori devono essere presi in considerazione tutti?
Gettare la croce addosso a questi due giocatori è ingiusto oltre che assolutamente insensato. Non si possono giudicare dei giocatori quando questi non giocano o da partite assolutamente non probanti visto che non vengono messi in condizione di entrare nei meccanismi della squadra, di prendere il ritmo di una partita ufficiale, di imparare a dialogare coi compagni. Impiegarli cosi' significa solo distruggerli soprattutto psicologicamente, significa deprezzarli sul mercato, significa che questi giocatori sono due pedine in meno piuttosto che due pedine in più.
Sfido che mi si dimostri il contrario, allo stato attuale abbiamo Mister 3 anni di contratto che sta sfasciando un gruppo che lui stesso aveva avallato in estate. Incompetente.
Tabellini:
Espulso Almiron per doppia ammonizione.
Ammoniti Abate, Marianini, Vannucchi, Marchisio, Grygera.
mercoledì, dicembre 05, 2007
Milan - Juve a mente fredda
I pericoli da parte rossonera son arrivati soprattutto da vie centrali, Gilardino è stato ben controllato dalla nostra difesa, nonostante l'azione in cui, rigore o non rigore, era in posizione pericolosa, pero' dall'ingresso di Inzaghi abbiam rischiato grosso in almeno un'occasione chiara.
Kakà non era nella sua serata migliore, quindi sicuramente non è servito più di tanto, fortunatamente, come partner offensivo, se non per creare spazi e "confusione" che comunque è stata ben gestita.
La Juve è stata un po' più pericolosa, non foss'altro che per il palo di Trezeguet in apertura di match, pero' tutte le azioni son arrivate da manovre in velocità, quando abbiamo provato a ragionare palla a terra non siam andati da nessuna parte se non a sbatterci contro il muro difensivo rossonero gestito mirabilmente da Nesta.
Cosa ne traggo da tutto cio'? Che va rivisto il centrocampo e settata meglio la lettura della partita.
1) Son sempre più convinto che ci serva un gestore di palloni a centrocampo. Nedved ha fatto un gran bel lavoro ma non riesce ad alzare la testa, ci serve qualcuno che legga, anticipi l'azione, qualcuno che inventi qualcosa di nuovo. Alla lunga siamo prevedibili, tappate le fasce, si spegne la luce juventina, Zanetti non puo' far altro che dettare passaggi larghi, in più, se Molinaro non mette qualche cross decente anche dalla sinistra, rimaniamo pericolosissimi praticamente solo da destra o grazie a Nedved, il che significa continuare a dare punti di riferimento chiari alle difese avversarie.
2) La mentalità: un pareggio a Milano è meglio di una sconfitta? Non sempre. La partita avremmo potuto vincerla, soprattutto dopo aver visto, nel primo tempo, un Milan abbastanza ingolfato, serviva un "passaggio finale" che accendesse la lampadina ai nostri attaccanti, un passaggio che avrebbe potuto fare un Del Piero, magari più arretrato rispetto alla sua posizione abituale.
lunedì, dicembre 03, 2007
Del Piero - Iaquinta
Iaquinta fa un lavoro preziosissimo, fatto di grandissimo impegno fisico e di grande volontà. Più volte ho sottolineato la sua capacità di tener palla, di aiutare la squadra a salire e di tenere in costante pressione la difesa avversaria. Questo lavoro, pero', non è lo stesso che fa e puo' fare Del Piero, più guizzante, rapido, dal dribbling facile e dai piedi migliori del nostro Vincenzone. Son due giocatori compatibili, non antagonisti, due giocatori che in maniera diversa possono scardinare le difese sia a vantaggio di Trezeguet, sia a vantaggio degli inserimenti dei centrocampisti centrali, se mai ne avremo uno che giocherà più alto della nostra trequarti.
Insomma disegnare una staffetta Del Piero - Iaquinta serve solo a perdere una sostituzione, non potrà mai esser decisiva se non in casi eccezionali, meglio sostituire l'uno con un centrocampista con vocazioni offensive alla Palladino o con un centrocampista centrale che possa alleggerire la pressione al duo Zanetti-Nocerino e che possa provare qualche affondo personale. Purtroppo quasi tutto il reparto centrale ha subito la scomunica da Ranieri quindi i mei son solo pii desideri, pero' veder due volte consecutive l'avvicendamento Iaquinta-Del Piero come se fosse la mossa tattica naturale desta non poche inquietudini e perplessità.
domenica, dicembre 02, 2007
Milan - Juventus = 0 - 0
Purtroppo scendiamo in campo col solito telefonatissimo schema che ci obbliga ad un pressing costante sui portatori di palla rossoneri che pero', fortunatamente, non riescono a proporre palloni pericolosi per Gilardino annullato dall'ennesima prova convincente di un ottimo Legrottaglie. Noi abbiamo due chiarissime occasioni, la prima sul palo di Trezeguet e la seconda, nella ripresa, su grandissimo tiro di Salihamidzic che costringe Dida a fare il Buffon della situazione. A causa di queste entrambe occasioni forse possiamo recriminare un pochino sul risultato, pero' alla fine giusto, vista l'incapacità tattica della Juventus di osare più di tanto, Ranieri non rischia la terza punta neanche nel quarto d'ora finale, il pareggio era scritto a meno di grandi invenzioni individuali.
Nel Milan imperioso Nesta che si riconferma uno dei più grandi difensori italiani di sempre, precisissimo, ottimo negli anticipi e ben spalleggiato da Kaladze, entrambi chiudono le porte ai punteros bianconeri che devono allargarsi o arretrare un po' per cercarsi palloni pericolosi.
Insomma un pareggio ottimo visto che rimaniamo agganciati al treno di testa, un pareggio stretto se pensiamo che con un po' più di coraggio e intelligenza tattica i tre punti potevamo portarli via ma la logica del coraggio non gira in casa Ranieri e contabilizziamo tutti pareggi con tutte le grandi, vere o pseudotali. Confortante comunque la prova dei giocatori, generosi come sempre, giocatori a cui va tutto il mio ringraziamento per onorare alla grandissima la maglia bianconera. Son fiero di voi, grazie.
Buffon: 7. Decisivo in due occasioni molto difficili, ottima la parata su Inzaghi, grandissimo quando rincorre nel finale il pallone per cercare di evitare il fallo laterale. IL portiere.
Zebina: 6+. Gran bella partita, ordinato, sicuro e calmo. Chiude il suo corridoio di competenza, sale, si propone come sponda a centrocampo, si presenta qualche volta nella metà campo avversaria. Becca un'ammonizione inutile e data troppo generosamente, per una volta tanto che non ha schiaffeggiato nessuno è davvero un peccato
Legrottaglie: 7+. Grandissimo. Francobolla Gilardino fino a volergli strappare i pantaloncini, chiude sugli errori dei compagni, ci mette il piede quando ci vuole, ferma Kakà in corsa e in pieno dribbling come se fosse ordinaria amministrazione. Chapeau
Chiellini: 6+. Partita generosa come al solito, qualche minima sbavatura ma è una diga che sta crescendo moltissimo. Oramai gioca rilassato e in sicurezza, sta acquistando giustamente fiducia. Perno
Molinaro: 6-. I polmoni ce l'ha, è ancora giovane, riesce a battere Oddo sulla fascia di competenza ma, porca miseria, che imparasse I FONDAMENTALI. Generoso e battagliero, pero' per qualche fugace attimo ho persino rimpianto Jarni e Dimas, almeno loro i piedi non li avevano in fassino.
Salihamidzic: 7. Partita di grandissima quantità e qualità. Copre molto, riparte, fraseggia, si accentra e tenta il tiro che ci avrebbe portato la vittoria se Dida non si fosse ricordato, come al solito quando gioca contro la Juve, di essere un portiere. Fa un lavoro oscuro, spesso difficile da "riconoscere" ma la palla nei suoi piedi è quasi sempre al sicuro. Mi chiedo se non sarebbe "riconvertibile" sulla fascia sinistra al posto di Nedved, sarebbe un grandissimo acquisto.
(26’ st Marchionni): s.v.
Nocerino: 6-. Solito oscuro lavoro da muratore del centrocampo, pero' vorrei vederlo di più, non si propone quasi mai in avanti, lascia sempre a Zanetti l'incombenza del passaggio di raccordo, lasciandogli cosi' anche l'onere di farsi quei dieci metri di corsa in più, e corri oggi e corri domani...
Pigro
Zanetti:7-. E' il mastro di chiavi e il guardia di porta al tempo stesso, se avesse qualcuno che gli dimezzasse il lavoro avrebbe la freschezza necessaria per dettare meglio i ritmi. Per rifiatare deve per forza appoggiarsi sulle fasce e diventa talvolta prevedibile. Tenta qualche sortita offensiva e distribuisce palloni sempre in maniera ordinata. Al momento è il perno del centrocampo, ha gambe e voglia, ci crede e non ha paura, il piccolo scambio con Gattuso nel finale lo dimostra.
Nedved: 6. Altra partita confortante di Nedved che lavora moltissimo al servizio della squadra. Perde pero' ancora troppa lucidità nel passaggio finale, quando l'azione diventa davvero
pericolosa, proprio nel momento in cui bisogna inventare la chiusura definitiva. Pero' son dettagli al confronto del gran lavoro di cucito che ha fatto nella sua zona.
(37’ st Palladino): s.v.
Iaquinta: 5+. Non è colpa sua, lui fa cio' che puo' in una partita molto fisica, non da coppia Iaquinta-Trezeguet. Lotta da solo con i giganti rossoneri, sgomita, protegge palla ma non puo' aprire spazi se non ha partner che lo aiutano a scardinare le difese. Il partner non puo' essere Trezeguet, un altro marcantonio, dovrebbe essere uno più piccolo e scattante che risponde al nome di Del Piero, ma giocare con le tre punte è roba da brrrrrivido e l'allenatore in panca c'ha un'età e certe emozioni non puo' sopportarle, quindi vien lasciato solo a mazzolare e a farsi mazzolare.
(26’ st Del Piero): s.v.
Trezeguet: 7- Son sconvolto, oramai corre anche. Non solo resta il solito cobra letale, a secco solo a causa del palo ma poi torna a prendersi i palloni, si propone per triangolare, fa tanto tanto movimento. E' bello averlo ancora con noi.
All. Ranieri. 4.5. Mette in campo la solita formazione, si capellizza in maniera inquietante riproponendo la staffetta con Del Piero con Iaquinta invece che Ibrahimovic, si affida alla buona volontà dei propri giocatori ma non propone loro soluzioni differenti come un centrocampista in più in appoggio a Zanetti, o un tridente quando Nedved cominciava a perder colpi. Sempre, incessantemente, costantemente la stessa solfa. Senza idee, cocciuto come un mulo e stupido come un carciofo.
Almeno pero' fa battute e fa ridere la panchina, addirittura senza il naso rosso di plastica e senza torte in faccia. Estroso.
14ª giornata d’andata
Milano, stadio Meazza
Sabato 1 dicembre 2007, ore 20.30
MILAN-JUVENTUS 0-0
MILAN: Dida; Oddo (34’ st Bonera), Nesta, Kaladze, Sergihno (18’ st Maldini); Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Kakà, Seedorf; Gilardino (18’ st Inzaghi).
A disposizione: Kalac, Cafu, Brocchi, Gourcuff.
All. Ancelotti.
JUVENTUS: Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic (26’ st Marchionni), Nocerino, Zanetti, Nedved (37’ st Palladino); Iaquinta (26’ st Del Piero), Trezeguet.
A disposizione: Belardi, Birindelli, Criscito, Tiago, Marchionni.
All. Ranieri.
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.
AMMONITI: 35’ pt Legrottaglie, 13’ st Chiellini, 44’ st Zebina