Partiamo, quindi, lancia in resta con l'intenzione, probabilmente, di chiudere il match sin da subito e col passare dei minuti perdiamo anche l'energia necessaria per sostenere quei ritmi a lungo.
Un ottimo lavoro in particolare di Salihamidzic riesce a tenere la squadra abbastanza alta e a continuare a renderci pericolosi, nonostante la Lazio pian pianino riesca ad organizzarsi e a creare occasioni che si spengono, fortunatamente, o su Buffon o sulla bandierina del fuorigioco, attuato alla perfezione dalla nostra difesa.
Nel secondo tempo finalmente il cambio Nedved-Tiago che auspico da inizio stagione e, non tanto per le qualità del portoghese che comunque entra subito in partita con un paio di colpi ben messi, la squadra gira meglio visto che il baricentro della squadra sale di venti metri, il lavoro dei mediani viene alleggerito e la riprova ne è che Zanetti ha il tempo e la lucidità necessaria per sfoderare due lanci "alla Platini" che chiudono il match grazie alla maestria di Del Piero che li trasforma in gol.
Il terzo centrocampista centrale è assolutamente necessario in questa squadra, costringe un centrale avversario a rimanere più arretrato e propone un nostro difensore, all'occorrenza Chiellini, come vertice sinistro di una specie di rombo di centrocampo che tiene gli spazi stretti e che agevola il dialogo e la cooperazione fra compagni di reparto. Ovviamente l'ideale sarebbe di avere anche un terzino sinistro fluidificante, ovviamente non Molinaro, per tenere alta la pressione sulla fascia sinistra "sguarnita" dal centrale in più e in grado di fare da contrappeso alla fascia destra dove vuoi Camoranesi, vuoi Marchionni, vuoi il preziosissimo Salihamidzic effettuano una costante pressione.
Ranieri ha avuto almeno l'onestà intellettuale di affermare nel dopo gara che abbiamo giocato male, se cominciasse a fare un po' più di mea culpa sarebbe già un passo avanti visto che i campioni Buffon e Del Piero non è la prima volta che gli tolgono le castagne dal fuoco.
Buffon: 7, Compie due miracoli che salvano il risultato, nel primo tempo para un tiro insidioso ma fortunatamente nella sua zona. Insostituibile, il solo fatto di averlo in campo vale un punto in più in classifica, spesso 3
Zebina: 5+, Kolarov arriva spesso dalle sue parti troppo indisturbato, oggi i cross laziali dalle fasce arrivavano che era una bellezza, sia da destra che da sinistra, ok fare bene il fuorigioco ma, come direbbe Jo Squillo, oltre le gambe c'è di più.
Legrottaglie: 6-, Oramai dirige la difesa con precisione da direttore d'orchestra, detta il fuorigioco con sapienza da vecchio saggio pero' Rocchi gli sfugge troppo spesso, ci sarebbe potuto costare caro.
Chiellini: 6-, Sicuramente non la sua prestazione migliore, spesso costretto a chiudere di corsa sui buchi lasciati sulla fascia lascia un po' al suo destino il suo compagno di reparto. Stasera era partita da giocare sulla fascia sinistra, non al centro ma chi glielo dice a Ranieri?
Molinaro: 5, il Favero della fascia sinistra. Diligente in difesa nell'uomo contro uomo, è in estrema difficoltà con gli inserimenti rapidi dal suo lato, Siviglia capisce che la sua corsia è libera e si serve spesso e volentieri, idem Pandev che quando si stanca dell'affollato centro, va a prendere qualche boccata d'aria nella fresca campagna sinistra juventina. Purtroppo non è colpa sua ma di chi lo manda in campo, oggi era partita da Chiellini sulla sinistra e da Criscito al centro, visto che non c'erano giganti da fronteggiare ma anche questo chi glielo dice a Ranieri? Ah dimenticavo il richiamino settimanale per Molinaro: I FONDAMENTALI CRIBBIO!
Salihamidzic: 7, preziosissimo e oscuro come il Cardinale Mazzarino, tiene le redini della trequarti juventina soprattutto nel primo tempo, nel secondo ripiega in copertura mettendosi più al servizio dei manovali che dei quadri dirigenti. Segna praticamente il primo gol e non si risparmia, un giocatore che merita rispetto perchè ne porta tanto ai nostri colori.
Nocerino: 6+, più incisivo del solito si propone anche in qualche folata più offensiva. Quel che mi piace di lui è che lavora e parla poco, spesso passa inosservato anche all'arbitro nonostante qualche ruvidità di troppo, duro ma mai scorretto legittima partita dopo partita il suo essere titolare.Zanetti: 7+, rinato, vive una seconda giovinezza fatta di corsa, di gran giocate e di ispirazione. Bonifica ogni pallone che arriva nella sua zona dettando gioco e passaggi, i suoi due lanci fotocopia per Del Piero sono due gemme da gran giocatore. Applausi
Nedved: 6-, tanta volontà ma poca incisività. Mette come al solito a disposizione i suoi muscoli e i polmoni, continua a mancare di lucidità, pero' rispetto al Nedved di inizio stagione è un giocatore recuperato.
(Tiago: 6, il giocatore è forte e puo' dare tanto, tantissimo alla causa bianconera. Detta passaggi con buon tempismo e sa leggere l'azione, purtroppo la sensazione è che venga messo in vetrina per cercare acquirenti, se lo perdessimo, per me, sarà un rimpianto.)
Del Piero: 8, la classe. Non c'è altro da aggiungere, il voto va non solo ai due gol e, soprattutto, al sublime stop a seguire sul secondo gol ma va soprattutto a questo giocatore che quando chiamato in campo non manca mai di dare il suo apporto. A Roma era in serata di grazia, guizzante, fresco, con una voglia di spaccare il mondo. Il capitano bianconero è lui e si vede. Grazie
Trezeguet: 6+, segna un gol un po' per caso, ne sbaglia un paio in maniera incredibile per lui, pero' ha un alibi: fa un lavoraccio che prima non faceva. Torna, contrasta, fa movimento in attacco. Vediamo un nuovo Trezeguet al servizio della squadra che cambia pelle in un attaccante di quantità e qualità preziosissimo, maturato.
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