venerdì, novembre 30, 2007
www.juventus.it
Nuova grafica, più contenuti, bellissima la sezione sulla storia della nostra amatissima squadra.
Finalmente abbiamo un sito degno di un club di caratura mondiale, facile da consultare, bello, piacevole, completo.
Il nuovo corso si colora sempre più di bianconero, son anche queste, forse piccole, cose che ti fanno capire che si è sulla strada giusta.
Bravi!
giovedì, novembre 29, 2007
Ibrahimovic
Ibrahimovic è l'unico giocatore della "ultima generazione" che davvero rimpiango e che avrei ancora voluto vedere con la maglia bianconera.
Talento purissimo, incastrato, durante la sua breve parentesi juventina, dai muri dell'ottusità capelliana, ora sembra trovare sempre più sè stesso e il suo gioco. Sta maturando moltissimo, pur rimanendo sfrontato grazie alla consapevolezza nei propri mezzi, sta giocando in maniera più concreta meno fine a se stessa, meno vanesio e più pragmatico.
Fisico potente ma non da impedirgli una certa agilità, piedi grandi ma con tocco da calzatura 36, grande visione di gioco. E' uno di quei giocatori che mi esaltano, di quelli che non puoi fare a meno di guardare attendendoti un colpo, un'invenzione, un qualcosa che ti faccia ancora una volta capire perchè ti piace questo sport.
mercoledì, novembre 28, 2007
Kakà e il pallone d'oro
Ha fatto una grande Champions, ha portato il Milan sul tetto d'Europa ma una sola competizione non puo' decidere un Re. Non seguo tutte le partite del Milan ma ho sempre avuto la sensazione che in campionato, pur conservando una classe cristallina, fosse spesso discontinuo, al di sotto delle proprie reali potenzialità, cedendo la leadership a giocatori come Seedorf, Pirlo. Molti amici milanisti che seguono le sorti rossonere più assiduamente di me mi hanno confermato questa impressione, Kakà fuoriclasse ma ancora un po' troppo dal rendimento altalenante.
Per me il pallone d'oro è il trascinatore, quello che si prende la squadra sulle spalle, anzi che la trascina con la maglia, col sudore, coi gol decisivi, col boato delle folle. Kakà non mi sembra faccia ancora questo, gli manca poco ma al momento, ripeto pur restando un meraviglioso fuoriclasse, non è ancora questo tipo di giocatore, lo sarà forse l'anno prossimo, non ora.
Personalmente lo avrei dato ad un altro giocatore, che è cresciuto tantissimo, sia calcisticamente che caratterialmente, uno che è già diventato leader, uno che ha colpi da genio del calcio, uno da boato, già oggi, uno col naso lungo e il sorriso strafottente che avrei amato ancora vedere con una maglia bianconera addosso.
L'avevo detto che sarei stato impopolare...
lunedì, novembre 26, 2007
Le cose positive
1) La voglia: tutta la squadra sembra aver una grandissima voglia di dimostrare il proprio valore. Abbiamo vecchi elementi che hanno ancora molto da dire, giovani che hanno ancora molto da imparare ma che mettono un impegno a volte addirittura eccessivo, come ier sera Palladino, ripreso da Del Piero. Il simbolo di questa voglia è Vincenzo Iaquinta, uno che segna pure da terra, uno che non si ferma per reclamare un rigore ma che si rialza, a metà, per calciare in porta, perchè cio ' che conta è il gol.
2) La professionalità: fin'ora tutti i chiamati all'appello hanno risposto con enorme professionalità. Penso agli infortunati che rientrano e che si mettono da subito al servizio della squadra. Penso a Legrottaglie inaspettato perno difensivo, penso a Camoranesi che nonostante le troppe chiacchiere passate sembra essere tornato 100% bianconero, penso a Marchionni che ieri ci ha regalato un gol da partitella di allenamento, un gol di chi è convinto dei propri mezzi e di quelli della squadra. Il simbolo della professionalità, pero', per me rimane il capitano Alex Del Piero, ieri inspiegabilmente partito dalla panca che entra per sostituire un infortunato Iaquinta e mette dentro due gol, dribbling, un meraviglioso passaggio per il gol di Marchionni, un cazziatone e tanta voglia di esserci.
3) I giovani: I vivai sono la fonte inesauribile di ogni squadra vincente, di ogni squadra che apre cicli e questo non vale solo nel calcio, gli americani ad esempio attingono da sempre a piene mani nelle università per i loro sport miliardari. Investire nei giovani significa perennizzare un "marchio", uno stile, una squadra e la Juventus, questa nuova Juventus di giovani di belle promesse ne ha tanti, sia in rosa che in altre squadre dove son stati mandati a fare esperienza.
I giovani crescono, poi diventano bandiere e portano in loro i valori di una squadra, di una storia, aver giovani italiani non è patriottismo pallonaro, significa esser certi che quella storia sia condivisa, sia conosciuta da generazioni anche se non si viene da una fede necessariamente associata ai colori che poi si indossano. Per questo rimango basito di fronte a formazioni con solo un italiano in squadra, affidare la propria storia a chi non puo' conoscerla non è segno di avanguardia, è segno di stupida miopia. La storia della formica e della cicala la conoscono tutti, amo questa Juve formica, Juve che cresce e che riposa su ventenni con fame di vittoria. Il simbolo dei giovani non è facile da trovare, son tutti bravi e sceglierne uno farebbe forse torto agli altri, pero' dopo ieri sera mi fa piacere citare Criscito, messo ingiustamente da parte dopo una prestazione in mezza tinta e una volta chiamato in causa risponde alla grande, arginando giocatori molto più alti e esperti di lui.
4) L'umiltà: Caratteristica necessaria ad ogni squadra vincente, almeno in maniera legittima, è l'umiltà. L'umiltà di chi sa di esser forte, di chi sa che la forza va dimostrata sul campo. La Juve gioca tutte le partite rispettando qualunque avversario, sia esso il Livorno, sia esso l'Inter. Gioca ordinata, fa i falli necessari senza eccedere, protesta poco, segna e vince. Il tutto senza grancassa e senza troppe chiacchiere. Simbolo di questa umiltà è Nicola Legrottaglie, arrivato e affondato nel rumore e affermatosi nel silenzio del lavoro. La forza sta nel saper incassare i colpi duri e nel rialzare la testa, su questo la nuova dirigenza sta dando una grandissima lezione di stile ad avversari e a pseudotifosi juventini nostalgici della mafia moggiana. Si puo' vincere anche con classe, la Juve lo ha sempre fatto finchè non è diventata Cosa Nostra di Moggi e RagGiraudo, finalmente è di nuovo libera ed è di nuovo la Juve di cui tutti ci siamo innamorati. Vittorie, umiltà ed eleganza, ecco la nobiltà juventina.
domenica, novembre 25, 2007
Juventus - Palermo = 5 - 0
Di positivo sponda bianconera abbiamo visto un Camoranesi tornato ai suoi livelli abituali, un Criscito che si conferma un'ottima promessa per la nostra difesa, Legrottaglie oramai in confidenza e Trezeguet sempre letale e addirittura particolarmente mobile.
Fare pagelle in una partita cosi' è esercizio alquanto sterile dato che non c'è chi è emerso in maniera particolare, tutta la squadra ha fornito una prestazione più che incoraggiante e le differenze di voto si giocherebbero su decimali.
Zebina continua a non rassicurarmi, pero' gli psicofarmaci devono avergli fatto bene visto che non ha preso nessuno a cazzotti.
Iaquinta è oramai fondamentale, per quantità e qualità è un punto fermo di questa rinascita bianconera.
Serie A TIM 2007/08
13ª giornata d’andata
Torino, stadio Olimpico
Domenica 25 novembre 2007, ore 20.30
JUVENTUS - PALERMO
RETI: 29' p.t. Trezeguet, 41' p.t. Iaquinta, 26' s.t. Del Piero, 30' s.t. Marchionni, 47' s.t. Del Piero (rigore)
JUVENTUS: Buffon; Zebina, Legrottaglie, Criscito, Molinaro; Camoranesi (27' s.t. Marchionni), Zanetti, Nocerino, Nedved; Iaquinta (23' s.t. Del Piero), Trezeguet (32' s.t. Palladino)
a disposizione: Belardi, Birindelli, Salihamidzic, Tiago
Allenatore: Ranieri
PALERMO: Agliardi; Zaccardo, Barzagli, Biava; Diana, Simplicio, Guana (31' s.t. Migliaccio), Caserta (1' s.t. Cavani), Pisano; Brienza (15' s.t. Bresciano), AmauriA disposizione: Fontana, Rinaudo, Cassani, Tedesco
Allenatore: Colantuono
AMMONITI: 44' p.t. Criscito, 8' s.t. Nocerino, 8' s.t. Simplicio, 9' s.t. Amauri, 25' s.t. Pisano
ARBITRO: Saccani di Mantova
ASSISTENTI: Carrer e Carretta
QUARTO UOMO: Romeo
sabato, novembre 24, 2007
Grygera out
Forse rivedremo in campo Zebina? O verrà concessa una chance a Boumsong?
Probabilmente non tutti i mali vengono per nuocere, il fatto che lo stato di emergenza costringa Ranieri a provare puo' darsi che gli ispiri anche nuove soluzioni rispetto alle sue sclerotizzate convinzioni.
giovedì, novembre 22, 2007
Boumsong
La struttura della difesa bianconera è oramai delineata e sicuramente non ci saranno grossi stravolgimenti ma ritengo che, nonostante le prestazioni non sempre rassicuranti, avere a disposizione Boumsong potrebbe rivelarsi un'ottima cosa.
I motivi sono tanti:
1) E' sicuramente un giocatore motivato a far bene, vuoi per riconquistare la fiducia della società, vuoi per trovare una sistemazione decente per il suo prossimo futuro.
2) Probabilmente sarà la sua ultima chance, in una difesa come quella della Juventus di oggi, non ci si possono permettere errori, attenzione e precisione son qualità assolutamente indispensabili.
Insomma probabilmente il vero banco di prova per questo giocatore si avvicina, personalmente continuo a non giudicare i giocatori senza averli visti esprimersi con continuità e Boumsong non ha mai avuto davvero la possibilità di trovare il suo spazio nel collettivo bianconero. Forse ora ha la sua occasione d'oro, se saprà coglierla avremo ritrovato un buon difensore, in caso contrario potremo separarci senza rancore. Forza Alain.
mercoledì, novembre 21, 2007
In vista del Palermo
Probabilmente rivedremo in campo Criscito al centro e la notizia non puo' che farmi piacere, per un Maresca che viene dato sulla via del rientro in bianconero, c'è una lista un po' troppo lunga di insoddisfatti che si guardano intorno, ovviamente il riferimento è allo stesso Criscito e all'inspiegabilmente emarginato Tiago.
Continuo la mia campagna contro le esclusioni senza prova d'appello, con Capello abbiamo visto una squadra sfinita e spogliatoio spaccato, con Ranieri lo spettro di questo stesso atteggiamento nocivo si agita sullo sfondo e francamente non mi piace. La società ha deciso di puntare su alcuni giocatori e bisogna cercare di integrarli, soprattutto quando questi mostrano di avere i numeri come Tiago e Criscito o quando mostrano difficoltà in un determinato modulo come Almiron.
Il mestiere di allenatore è anche questo, non solo tirar giù una lista di 11 persone, altrimenti non avremmo mai visto uno Iaquinta campione del mondo e giocatore preziosissimo, fin'ora è questo che distingue un Lippi da un Ranieri.
giovedì, novembre 15, 2007
Tornare a parlare di calcio...
Ci si lamenta delle trasmissioni come il Processo di Biscardi che aizzavano alla violenza, ci si lamenta di Vespa ma poi sia il primo che il secondo totalizzavano e totalizzano migliaia di ascolti di morbosi avidi di scoop truculenti. La cosa amara è che non si trova mai quello che vede queste trasmissioni, tutti le criticano ma sti milioni di spettatori non si sa chi siano. Ricordo che era lo stesso quando ci fu la prima elezione di Berlusconi, ne incontrai uno solo che dichiaro' apertamente il suo voto.
Cosi' tutti si scandalizzano, tutti urlano, galline impazzite, la propria tesi, adesso va in onda la vivisezione del mondo ultras, un mondo che oramai tutti credono di conoscere e tutti giudicano, facili da inquadrare nel proprio mirino, facili da colpire e non solo per disgraziate pistole, anche per disgraziate menti che talvolta fanno ancora più danni.
Avanti cosi' fino al prossimo scandalo pseudopallonaro, altro giro altra corsa, tutti sulla macabra giostra del pallone. Che schifo.
mercoledì, novembre 14, 2007
Palladino e Tiago
Significa che con lungimiranza e capacità di analisi, si puo' arrivare a trovare e coltivare giovani talenti senza far ricorso a schede telefoniche svizzere, significa che la Juventus F.C. è davvero una nuova realtà, rilanciata e motrice di un panorama calcistico italiano che per molti versi deve ancora trovare il coraggio di rinnovarsi.
Palladino, come Nocerino, Giovinco, Marchisio, Molinaro, Criscito son tutti giovani, chi più chi meno, con buone prospettive di crescita, son italiani e son della Juve, magari questa squadra tanto criticata da tifosi avversari e troppo vituperata persino da propri tifosi, sicuramente dell'ultim'ora e abituati troppo bene dai metodi mafiosi moggiani, qualcosa di buono per il calcio italiano lo fa.
Su Tiago invece leggo che c'è un interessamento del Barcellona e che il portoghese potrebbe lasciare a Gennaio. Questa invece sarebbe miopia, sarebbe una marcia indietro troppo stridente per non lasciare perplessità. Tiago è costato molti soldi, segno che squadra e allenatore credevano in questo giocatore, giocatore pero' che in campo s'è visto molto poco e quel poco che s'è visto, comunque, ha lasciato trasparire buone cose. Se Tiago va via è una sconfitta della strategia di mercato della società ma soprattutto di un allenatore che non ha saputo impiegare bene o sufficientemente un giocatore che ha fatto bene in tutte le squadre in cui ha giocato. Credo che per il Mister Ranieri i motivi di riflessione comincino a moltiplicarsi. Prima di bocciarlo, almeno lo faccia giocare con continuità.
martedì, novembre 13, 2007
De italiana stupiditate
dal sonno criogenico e si scopre che i poliziotti se non ben gestiti possono
far danni. D'oh. Sorpresona. E' cosi' dall'epoca dei pretoriani.
Il punto è che, nonostante quello che ci si sforza di far credere, non è
una guerra ultras contro polizia, il punto è che è assolutamente evidente
che gli ultras non c'entrano nulla, cosi' come non c'entra nulla la polizia
in sè, in quanto tale.
Ma c'entrano pero' delinquenti vuoi cani sciolti, vuoi manovrati da una
longa manus e una polizia completamente sbandata, perchè la testa che deve
muoverla è decapitata dal resto del corpo.
Ridurre il tutto a ultrà vs polizia significa, ancora una volta, insabbiare
un bubbone che forse andrebbe crepato una volta e per tutte, pero' è un
bubbone putrido che impuzzonirebbe governo, mondo politico, probabilmente
finanziario. Allora no, è meglio che si mette tutto sulle spalle degli
ultras e di un singolo poliziotto. Meglio dare il via al circo dove il
popolo chiede "il nome" del poliziotto, dove il popolo analizza filmati,
vignette, affermazioni, dove si vivisezionano in televisione cadaveri e
carnefici. Meglio dare il via al solito "buoni contro cattivi", dove ognuno
puo' schierarsi liberamente e lobotomizzatamente dietro alla bandiera che
preferisce, alla fine chi se ne fotte, il laziale è morto e verrà sepolto
nel cordoglio generale, i politici parteciperanno tutti ai funerali, si fa
una settimana di casino e poi via a esaminare in piazza e in TV il prossimo
morto ammazzato dal padre ubriaco, ovviamente nel ribrezzo di tutti che
pero' guardano in milioni, famelici voyeurs, le trasmissioni di Vespa e
intanto Mastella, Prodi e Berlusconi stanno ancora là, pronti a dispiacersi
per il prossimo morto ammazzato e a deprecare il prossimo poliziotto
coglione.
lunedì, novembre 12, 2007
Slogan
- Ultrà feccia da sciogliere
Ieri è morto un ragazzo, si assaltano stazioni di polizia, si massacrano di
botte vigili urbani pero' Mastella è ancora Ministro della Giustizia e il
Capo del Governo trasferisce il giudice che indaga su di lui.
Ma si sa i veri problemi sono i poliziotti braccio violento di uno stato
fascista e gli ultrà che son tutti delle merde da schiacciare. Fermiamo il
calcio, solo cosi' i poliziotti impareranno a mettere fiori nelle loro
pistole, fermiamo il calcio, cosi'i teppisti diventeranno missionari
gesuiti, fermiamo il calcio, solo cosi' l'Italia ritroverà dignità, ma
dopo, solo dopo, per il momento via alle reazioni
anarchicosovversivefasciostaliniste, morte a tutti, tranne a chi, fra una
pista di coca, un appartamento in centro, una puttana
intellettualaltoborghese e un migliaio di mazzette qua e la, non fa mancare
il suo cordoglio. "Ai funerali tutti presenti" (cit.)
Ieri è morto un ragazzo e io sono triste perchè s'è persa una vita, sono
ancora più triste perhè questa vita persa sarà stuprata, offesa, infangata,
strumentalizzata da chi vive, si nutre, ingrassa e eiacula grazie a
stupidi, vuoti, anacronistici, assassini slogan, antiquato paravento di
moderne vergogne.
Ciao Gabriele
domenica, novembre 11, 2007
Parma - Juve = 2 - 2
12ª giornata d’andata
Parma, stadio Tardini
Domenica 11 novembre 2007, ore 15
PARMA - JUVENTUS (1-0) 2-2
RETI: 43' p.t. Gasbarroni (rigore), 12' s.t. Pisanu, 31' s.t. Legrottaglie, 36' s.t. Iaquinta
PARMA: Bucci; Coly, Falcone, Rossi, Castellini; Pisanu (32' s.t. Morfeo), Morrone, Cigarini, Gasbarroni (24' s.t. Dessena); Reginaldo (42' s.t. Matteini), Corradi
A disposizione: Pavarini, Zenoni, Parravicini, Paponi
Allenatore: Di Carlo
JUVENTUS: Buffon; Grygera (19' s.t. Salihamidzic), Legrottaglie, Chiellini, Criscito; Camoranesi, Nocerino (13' s.t. Tiago), Zanetti, Palladino; Del Piero (1' s.t. Iaquinta), Trezeguet
A disposizione: Belardi, Birindelli, Zebina, Almiron
Allenatore: Ranieri
AMMONITI: 14' p.t. Legrottaglie, 30' p.t. Morrone, 13' s.t. Pisanu, 25' s.t. Camoranesi, 35' s.t. Palladino, 49' s.t. Criscito
ESPULSI: 33' s.t. Chiellini, 33' s.t. Morfeo, 47' s.t. Coly
ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto
ASSISTENTI: Copelli e Stagnoli
QUARTO UOMO: Pierpaoli
sabato, novembre 10, 2007
Formazione per Parma
Indisponibile Molinaro, finalmente Ranieri proverà qualcosa di diverso, forse rientra Criscito, forse Grygera a sinistra con Zebina a destra. Resta pero' la domanda: perchè essere sempre costretti a fare le prove in partite dove non è bene avere incognite, quando si potrebbero fare queste prove in altre partite, insisto, vedi contro Genoa e Empoli?
venerdì, novembre 09, 2007
giovedì, novembre 08, 2007
Diritti TV
Ma a che serve tutta questa pagliacciata se poi a quelli che taroccano i bilanci non fanno nulla?
martedì, novembre 06, 2007
Liedholm e Bortoluzzi
Il Barone era personaggio di grandissimo stile, impossibile non affezionarglisi, per un uomo cosi' non contava il colore della maglia che indossava o la società per cui lavorava, c'era solo rispetto e ammirazione.
Adieu Nils
Bortoluzzi era una delle tante voci indimenticabili di Tutto il calcio minuto per minuto, la voce da studio, la voce di un giornalista d'altri tempi, quando il calcio era ancora non urlato, quando il calcio era commentato da veri giornalisti e non da opinionisti prezzolati a 30 denari. Un'epoca sta piano piano finendo, rimane solo nelle memorie di noi nostalgichi che rimaniamo aggrappati al pallone, a questo pallone moderno forse solo per una sorta di nostalgia per quei tempi che tanto ci hanno fatto sognare.
lunedì, novembre 05, 2007
Juventus - Internazionale = 1 - 1
Mi sarei aspettato un'Inter più arrembante, più coraggiosa, almeno visto il tasso tecnico del suo undici di partenza, invece ho visto una squadra più impostata sul contropiede, sulle ripartenze rapide e su una difesa a dir poco ruvida.
Mi aspettavo, invece, una Juventus più attendista, più muscolare e volenterosa che ordinata e con giocate di fino, pero' alcuni dubbi sul modulo cominciano a sorgermi.
Giochiamo da inizio campionato con due mediani e senza un "regista". Fatichiamo enormemente a trovare soluzioni centrali e sottoponiamo le nostre ali ad un lavoro durissimo, per impostare un azione di attacco non facciamo meno di 4 passaggi e passaggetti a centrocampo per scegliere chi dovrà impostare la manovra. Abbiamo dannatamente bisogno di un centrocampista di qualità che sappia distribuire palloni, Zanetti non puo' fare tutto questo da solo e Nocerino è un ottimo "piccolo Gattuso" che promette benissimo ma non è un lettore di gioco. Questo centrocampista che ci serve ce lo abbiamo, si chiama Tiago ma non gioca. Insistiamo con una difesa a 4 dietro quando Molinaro affanna disperatamente e l'Inter, nello specifico, schierava una sola vera punta più Ibra a svariare sul fronte offensivo e un Figo ad ispirare la manovra offensiva. La domanda è: con questi presupposti, era davvero necessario avere 4 difensori e 2 mediani fissi nella nostra trequarti? Non era meglio rinunciare ad un difensore per un Tiago in più nel cerchio di centrocampo?
Nedved giocava evidentemente e fortunatamente visto che, come ho più volte ribadito dall'inizio di questa stagione, è oramai l'unica posizione che puo' ricoprire più o meno degnamente, più accentrato ma vista la sua inefficacia non era meglio mandare da subito un centrale "puro" in campo, spostando Palladino sulla sinistra e facendo salire un po' Grygera che sembra molto a più agio in fase offensiva che di copertura?
Insomma conquistiamo un altro pareggio importante con quello di Firenze e Roma ma i dubbi su questa impostazione tattica permangono, soprattutto perchè non si vede quali sbocchi offensivi si possano cercare se non sperando che i rientri dei vari infortunati, in particolare quello di Camoranesi, possano dare una svolta più offensiva ad una squadra con poche soluzioni come siamo allo stato attuale.
Della partita di ieri ho molto apprezzato l'intuizione di Ranieri di applicare sistematicamente il fuorigioco contro una squadra veloce che c'è cascata spesso e volentieri ma continuo a criticare fortissimamente l'atteggiamento fin troppo prudente che sta sprecando risorse fisiche e nervose in panchina.
Buffon: 7+ Salva il risultato in un paio di occasioni anche se forse era un filino in ritardo in occasione del gol. Ci mette sempre una grinta enorme e resta una grandissima sicurezza. Avere un fuoriclasse cosi' in squadra è un onore e un piacere.
Grygera: 6- Talvolta impreciso nell'applicare il fuorigioco, continua a dare patemi quando è chiamato ad una copertura in velocità. Per il resto partita tutto sommato diligente
(33' s.t. Zebina): s.v. Quando l'ho visto entrare mi ha quasi fatto piacere, forse la nostra difesa mi preoccupa oltremodo.
Legrottaglie: 7 Lotta e svetta appena puo'. Di testa non si passa, fisicamente non si tira mai indietro, combatte fino alla fine e tiene su la difesa che è un piacere vederlo cosi'. Il suo "ritorno" è sempre più la sorpresa più piacevole di questo inizio di stagione
Chiellini: 8 Guerriero in bianconero, orgoglio di una tifoseria, oramai è una bellissima realtà in mezzo alla nostra difesa. Corre, lotta, picchia, si fa picchiare ma non si piega, nè si spezza. E' l'incubo di Ibrahimovic, lo avrebbe distrutto anche se avessero giocato a spadaccino col naso.
Molinaro: 6- Meglio rispetto alle altre volte, esegue il suo compito con poche sbavature. Corre molto e si sbatte, pero' Figo quando gioca dal suo lato lo fa impazzire, vengono tutti da là i pericoli, fortunatamente per lui Nedved fa il Nikita della situazione e gli "risolve il problema".
Palladino: 7+ Che bello vedere dei piedi buoni sotto dei calzettoni bianchi e neri. E' ancora molto giovane, alza ancora troppo poco la testa e fa ancora qualche dribbling di troppo per poi non avere la lucidità necessaria per perfezionare il tutto con un perfetto passaggio. Pero' da lui vengono solo pericoli per l'Inter, viene il gol e il piacere di vederlo saltare, con invidiabile faccia tosta, i birilli nerazzurri vale minimo un sette in pagella.
Nocerino: 6 Grandissimo polmone di centrocampo, corre e macina kilometri, fa falletti opportuni, rompe quando puo', quando non puo' sparisce un po' troppo. Non è fatto per impostare la manovra, non è il suo gioco, non glielo si puo' chiedere. In ogni caso è bene averlo con noi, in prospettiva è il nostro futuro Bonini, bisogna mettergli affianco un ragionatore che gli mostri le infinite vie del centrocampo.
Cristiano Zanetti: 6+ Altra grande partita di quantità che lo vede ancora spendere moltissimo. Purtroppo quando c'è un avversario più insidioso non riesce a ricucire le trame del nostro centrocampo e si vede costretto o al lancio lungo o al passaggio "telefonato" sulle ali. Non è da lui che bisogna cercare la rapidità nel ripartire, a lui bisogna chiedere soprattutto interdizione, ordine e copertura e su questo è stato ancora una volta impeccabile.
Nedved : 4 Impresentabile. Comincia bene, sembra volenteroso, poi si perde nei meandri della psicologia geriatrica. Sparacchia malissimo due tiri in due chiarissime opportunità offensive coi nostri tutti in posizione, molto poco ispirato si riduce presto a rincorrere e a rimediare il suo cartellino classico raggiungendo l'invidiabile media di un giallo ogni due partite, Jason di venerdi' 13 sembra essere gelosissimo.
(16' s.t. Iaquinta): 7- Fondamentale. Ogni volta che Vincenzone è in campo, gli avversari si vedono costretti a fare gli straordinari di lavoro sia fisico che nervoso. Non perde un pallone che sia uno, produce una mole di lavoro offensiva enorme, fisicamente è solidissimo ed ha una voglia di esserci che fa venire i brividi. Ci mette del suo anche in occasione del gol, sfanculizza Samuel e Chivu che è un piacere, conserva palla. E se giocasse titolare al posto di Nedved in un tridente fisso?
Del Piero: 6+ Lavoro oscuro in una serata oscura. Torna spessissimo a recuperare palloni a centrocampo, lotta e tiene impegnati i difensori interisti. Purtroppo non ha molte opportunità per servire Trezeguet, nè per rendersi pericoloso, forse con un centrocampista di supporto in più...
(25' s.t. Camoranesi): 7 Entra, segna, dribbla cinque interisti, disegna calcio. Bentornato Mauro, ci sei mancato, speriamo che anche la Juve sia mancata a te, a vederti ieri sembrava di si.
Trezeguet: s.v. Sbaglia un pallone, l'unico che ha ricevuto durante tutta la partita. Per il resto non puo' fare nulla, mai un pallone giocabile. Trez è cosi', è il suo gioco, senza palloni non lavora, sta agli altri farlo lavorare non a lui andarselo a cercare.
All. Ranieri: 5 Terrorizzato come sempre, mette in campo una squadra abbottonatissima e contropiedista, pero' ha il merito di indovinare l'idea di applicare la tattica del fuorigioco. Ora vorremmo vedere qualche idea in più a centrocampo, grazie.
Serie A TIM 2007/08
11ª giornata d’andata
Torino, stadio Olimpico
Domenica 4 novembre 2007, ore 20.45
JUVENTUS-INTER
RETI: 41' p.t. Cruz, 33' s.t. Camoranesi
JUVENTUS: Buffon; Grygera (33' s.t. Zebina), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Palladino, Nocerino, Cristiano Zanetti, Nedved (16' s.t. Iaquinta); Del Piero (25' s.t. Camoranesi), Trezeguet.
A disposizione: Belardi, Birindelli, Salihamidzic, Tiago.
All. Ranieri.
INTER: Julio Cesar; Maicon (41' s.t. Dacourt), Cordoba, Samuel, Chivu; Figo (17' s.t. Burdisso), Javier Zanetti, Cambiasso, Cesar; Ibrahimovic, Cruz (20' s.t. Suazo).
A disposizione: Orlandoni, Maxwell, Solari, Crespo.
All. Mancini.
AMMONITI: 9' p.t. Nocerino, 18' p.t. Figo, 11' s.t. Nedved, 21' s.t. Burdisso
ARBITRO: Rocchi di Firenze
ASSISTENTI: Biasiutto e Lion.
QUARTO UOMO: Girardi.
sabato, novembre 03, 2007
Outing sulla partita con l'Inter
Non ho rivalità con l'Inter, mi dispiace solo che il derby d'Italia sia finito a cartoni e vino, per una partita di cosi' grande tradizione mi sarei aspettato maggiore serietà, fedeltà ad una storia, invece si è arrivati a parlarne come della partita all'oK corral. Con la Juve ripulita dai lestofanti Moggi e Giraudo, ora il gran merito di tutto questo livore va a quel grand'uomo di Moratti che ha sempre tempo per parlare, sparlare e straparlare, soprattutto coi giornali.
Sciascia aveva ben detto che esistono uomini, mezzi uomini, uommenicchie e quaqquaraqquà, c'è chi è capace di racchiudere in sè le doti di ben tre categorie su quattro, a gente cosi' non do' neanche la soddisfazione di sentirmi in competizione con loro, non ho tempo per i livorosi e per il fiele, voglio veder giocare a pallone, non sentir parlare un grammofono stonato, ricco per giunta. Di questa Juve - Inter non me ne puo' fregare di meno, manco dei tre punti, che se li prendessero e tornassero a casa loro che con noi non hanno nulla a che fare, noi giochiamo a calcio.
giovedì, novembre 01, 2007
Juve - Empoli = 3 - 0
Juventus - Empoli 3-0
Serie A TIM 2007/08
10ª giornata d’andata
Torino, stadio Olimpico
Mercoledì 31 ottobre 2007, ore 20.30
JUVENTUS-EMPOLI (0-0) 3-0
RETI: 6' s.t. (rigore), 17' s.t. e 25' s.t. Trezeguet
JUVENTUS: Buffon; Birindelli, Grygera, Criscito; Molinaro; Salihamidzic (40' s.t. Marchionni), Zanetti, Tiago, Palladino (28' s.t. Camoranesi); Iaquinta (Del Piero 14' s.t.), Trezeguet
A disposizione: Belardi, Zebina, Almiron, Olivera
Allenatore: Ranieri
EMPOLI: Balli; Raggi, Piccolo, Marzoratti; Antonini (18' s.t. Abate), Marianini (10' s.t. Giovinco), Marchisio, Moro, Tosto; Vannucchi (20' s.t. Volpato); Saudati
A disposizione: Bassi, Ascoli, Rincon, Pozzi
Allenatore: Cagni
AMMONITI: 33' p.t. Marianini, 5' s.t. Balli
ARBITRO: Celi di Campobasso
ASSISTENTI: Cariolato e Pugiotto
QUARTO UOMO: Dondarini