mercoledì, novembre 14, 2007

Palladino e Tiago

Palladino convocato in nazionale non puo' che far piacere. Un giocatore giovane di una "neopromossa" che subito arriva su palcoscenici internazionali è un ottimo segnale per una squadra in ricostruzione.
Significa che con lungimiranza e capacità di analisi, si puo' arrivare a trovare e coltivare giovani talenti senza far ricorso a schede telefoniche svizzere, significa che la Juventus F.C. è davvero una nuova realtà, rilanciata e motrice di un panorama calcistico italiano che per molti versi deve ancora trovare il coraggio di rinnovarsi.
Palladino, come Nocerino, Giovinco, Marchisio, Molinaro, Criscito son tutti giovani, chi più chi meno, con buone prospettive di crescita, son italiani e son della Juve, magari questa squadra tanto criticata da tifosi avversari e troppo vituperata persino da propri tifosi, sicuramente dell'ultim'ora e abituati troppo bene dai metodi mafiosi moggiani, qualcosa di buono per il calcio italiano lo fa.

Su Tiago invece leggo che c'è un interessamento del Barcellona e che il portoghese potrebbe lasciare a Gennaio. Questa invece sarebbe miopia, sarebbe una marcia indietro troppo stridente per non lasciare perplessità. Tiago è costato molti soldi, segno che squadra e allenatore credevano in questo giocatore, giocatore pero' che in campo s'è visto molto poco e quel poco che s'è visto, comunque, ha lasciato trasparire buone cose. Se Tiago va via è una sconfitta della strategia di mercato della società ma soprattutto di un allenatore che non ha saputo impiegare bene o sufficientemente un giocatore che ha fatto bene in tutte le squadre in cui ha giocato. Credo che per il Mister Ranieri i motivi di riflessione comincino a moltiplicarsi. Prima di bocciarlo, almeno lo faccia giocare con continuità.

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