Il nostro tecnico rilascia una bella intervista alla Gazzetta dello Sport dove "confessa" che la Juve punta allo scudetto: "A luglio, quando siamo andati in ritiro, dissi che la Juve poteva essere la rompiscatole del campionato. Ora dico che possiamo vincere il titolo. Non so se abbiamo una o dieci possibilità su cento di centrare questo obiettivo ma dobbiamo provarci."
Beh mi sembra che, al di là del fatto se sia veramente convinto di cio', che sia un ottimo modo per spronare la squadra in vista di un impegno importante come quello di Firenze. Dare obiettivi anche non realizzabili necessariamente ma non impossibili certamente aiuta al morale e a gettare il cuore al di là dell'ostacolo immediato che alla Juve è rappresentato da un organico non completo in tutti i reparti, in particolare in difesa, e dai numerosi infortuni.
Vorrei citare altri tre punti di questa intervista che mi trovano perfettamente d'accordo:
"Sarebbe bella una finale di Champions tra Inter e Roma. Le due squadre più forti perderebbero qualcosa in campionato. Ma temo che Totti e compagni non siano ancora pronti per salire sul tetto d'Europa. Hanno bisogno ancora di un anno di esperienza".
Ovviamente, io spererei più in una semifinale che in una finale, veder una delle due vincere sarebbe una bella mazzata ma il punto su cui son maggiormente d'accordo è l'inesperienza della Roma che, mettendo in discussione tutto e tutti ad ogni passo falso, potrebbe rendere ancora una volta la squadra traballante sia a livello nazionale che a livello europeo.
Su Ibrahimovic: "Lo svedese è spettacolo allo stato puro. Non ho mai visto un attaccante così. Sembra 'montato' con i pezzi migliori. Ha la tecnica di Ronaldinho, il senso del gol di Rossi e la potenza dei vecchi cannonieri di una volta. Un mostro di bravura".
*Purtroppo* son d'accordo. Ibra rimarra uno dei grossi rimpianti di questa Juve, se avesse potuto dimostrare tutto il suo potenziale da noi sarebbe stata uno spettacolo bellissimo, è un grande giocatore purtroppo "interista sin da bambino".
Infine sulla campagna acquisti:
"Lo capisco. Ma ricordiamoci da dove siamo partiti. Questa non era più la Juve di Ibra, Cannavaro, Vieira, Thuram, Zambrotta. Con quei mostri vincere era fin troppo facile. Quella Juve era una superpotenza del calcio. Noi, invece, venivamo dalla B e dovevamo operare sei-sette inserimenti. Abbiamo cercato di spendere bene i soldi. Grygera e Salihamidzic sono arrivati a zero euro. Non male, non vi sembra? Gli altri stanno imparando. Almiron e Tiago cresceranno quando saranno entrati dentro la storia della Juve. E il prossimo anno torneremo a operare scelte mirate".
Opinione equilibrata ed estremamente realista con una bella stilettata a Capello che non fa mai male. Bravo Mister, chapeau.
venerdì, ottobre 05, 2007
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