giovedì, dicembre 20, 2007
Secco e Moggi
Moggi ha fatto danni alla Juve irreparabili, ci ha incollato addosso la vergogna dell'imbroglio, del maneggio, della serie B. E' un personaggio pessimo, sporco, senza palle visto che "da oggi il mondo del galgio non è più il mio mondo" era la solita bugia di un povero vecchio braccato dalla giustizia.
Moggi ha fatto il male della Juventus perchè non si sa in quale motivo favorire il Messina avrebbe favorito poi la Juve, Moggi lavorava per sè stesso non per la Juve, lavoro che ha continuato a fare fino ad oggi. Moggi ha usato la Juve per avere visibilità e la visibilità passava attraverso delle vittorie, attraverso il movimento di pedine e la Juve era la sala di comando ideale per i suoi sporchi piani a tutto uso e consumo personale e del suo figlio malfattore.
Se Secco non riesce a capire che le distanze da certi personaggi vanno prese senza se e senza ma, se Secco non riesce a fare il suo lavoro da solo, senza tutor allora non è uomo per la Juventus e sarebbe ora che la Juventus lo allontanasse, dando finalmente un segnale preciso che con il passato moggiano abbiamo, fortunatamente, chiuso e pagato sufficientemente.
Pero', ultima postilla, vorrei aggiungere che il fatto che Moggi sia tanto di moda sui giornali, non toglie che c'è ancora chi dice, nelle telefonate intercettate, che i potenti son sempre al comando: Carraro, Agnolin (toh l'ex arbitro ex dirigente della Roma dei motivi d'ordine pubblico), Galliani (toh l'irreprensibile presidente di lega conquistatore di asterischi), Moratti (toh l'intercettatore folle amante del cartone), Berlusconi etc etc
Si arriverà un giorno a tagliare definitivamente i Moggi dal calcio e a fare chiarezza su tutti, tutti, ma proprio tutti tutti?
domenica, dicembre 16, 2007
Lazio - Juventus = 2 - 3
Partiamo, quindi, lancia in resta con l'intenzione, probabilmente, di chiudere il match sin da subito e col passare dei minuti perdiamo anche l'energia necessaria per sostenere quei ritmi a lungo.
Un ottimo lavoro in particolare di Salihamidzic riesce a tenere la squadra abbastanza alta e a continuare a renderci pericolosi, nonostante la Lazio pian pianino riesca ad organizzarsi e a creare occasioni che si spengono, fortunatamente, o su Buffon o sulla bandierina del fuorigioco, attuato alla perfezione dalla nostra difesa.
Nel secondo tempo finalmente il cambio Nedved-Tiago che auspico da inizio stagione e, non tanto per le qualità del portoghese che comunque entra subito in partita con un paio di colpi ben messi, la squadra gira meglio visto che il baricentro della squadra sale di venti metri, il lavoro dei mediani viene alleggerito e la riprova ne è che Zanetti ha il tempo e la lucidità necessaria per sfoderare due lanci "alla Platini" che chiudono il match grazie alla maestria di Del Piero che li trasforma in gol.
Il terzo centrocampista centrale è assolutamente necessario in questa squadra, costringe un centrale avversario a rimanere più arretrato e propone un nostro difensore, all'occorrenza Chiellini, come vertice sinistro di una specie di rombo di centrocampo che tiene gli spazi stretti e che agevola il dialogo e la cooperazione fra compagni di reparto. Ovviamente l'ideale sarebbe di avere anche un terzino sinistro fluidificante, ovviamente non Molinaro, per tenere alta la pressione sulla fascia sinistra "sguarnita" dal centrale in più e in grado di fare da contrappeso alla fascia destra dove vuoi Camoranesi, vuoi Marchionni, vuoi il preziosissimo Salihamidzic effettuano una costante pressione.
Ranieri ha avuto almeno l'onestà intellettuale di affermare nel dopo gara che abbiamo giocato male, se cominciasse a fare un po' più di mea culpa sarebbe già un passo avanti visto che i campioni Buffon e Del Piero non è la prima volta che gli tolgono le castagne dal fuoco.
Buffon: 7, Compie due miracoli che salvano il risultato, nel primo tempo para un tiro insidioso ma fortunatamente nella sua zona. Insostituibile, il solo fatto di averlo in campo vale un punto in più in classifica, spesso 3
Zebina: 5+, Kolarov arriva spesso dalle sue parti troppo indisturbato, oggi i cross laziali dalle fasce arrivavano che era una bellezza, sia da destra che da sinistra, ok fare bene il fuorigioco ma, come direbbe Jo Squillo, oltre le gambe c'è di più.
Legrottaglie: 6-, Oramai dirige la difesa con precisione da direttore d'orchestra, detta il fuorigioco con sapienza da vecchio saggio pero' Rocchi gli sfugge troppo spesso, ci sarebbe potuto costare caro.
Chiellini: 6-, Sicuramente non la sua prestazione migliore, spesso costretto a chiudere di corsa sui buchi lasciati sulla fascia lascia un po' al suo destino il suo compagno di reparto. Stasera era partita da giocare sulla fascia sinistra, non al centro ma chi glielo dice a Ranieri?
Molinaro: 5, il Favero della fascia sinistra. Diligente in difesa nell'uomo contro uomo, è in estrema difficoltà con gli inserimenti rapidi dal suo lato, Siviglia capisce che la sua corsia è libera e si serve spesso e volentieri, idem Pandev che quando si stanca dell'affollato centro, va a prendere qualche boccata d'aria nella fresca campagna sinistra juventina. Purtroppo non è colpa sua ma di chi lo manda in campo, oggi era partita da Chiellini sulla sinistra e da Criscito al centro, visto che non c'erano giganti da fronteggiare ma anche questo chi glielo dice a Ranieri? Ah dimenticavo il richiamino settimanale per Molinaro: I FONDAMENTALI CRIBBIO!
Salihamidzic: 7, preziosissimo e oscuro come il Cardinale Mazzarino, tiene le redini della trequarti juventina soprattutto nel primo tempo, nel secondo ripiega in copertura mettendosi più al servizio dei manovali che dei quadri dirigenti. Segna praticamente il primo gol e non si risparmia, un giocatore che merita rispetto perchè ne porta tanto ai nostri colori.
Nocerino: 6+, più incisivo del solito si propone anche in qualche folata più offensiva. Quel che mi piace di lui è che lavora e parla poco, spesso passa inosservato anche all'arbitro nonostante qualche ruvidità di troppo, duro ma mai scorretto legittima partita dopo partita il suo essere titolare.Zanetti: 7+, rinato, vive una seconda giovinezza fatta di corsa, di gran giocate e di ispirazione. Bonifica ogni pallone che arriva nella sua zona dettando gioco e passaggi, i suoi due lanci fotocopia per Del Piero sono due gemme da gran giocatore. Applausi
Nedved: 6-, tanta volontà ma poca incisività. Mette come al solito a disposizione i suoi muscoli e i polmoni, continua a mancare di lucidità, pero' rispetto al Nedved di inizio stagione è un giocatore recuperato.
(Tiago: 6, il giocatore è forte e puo' dare tanto, tantissimo alla causa bianconera. Detta passaggi con buon tempismo e sa leggere l'azione, purtroppo la sensazione è che venga messo in vetrina per cercare acquirenti, se lo perdessimo, per me, sarà un rimpianto.)
Del Piero: 8, la classe. Non c'è altro da aggiungere, il voto va non solo ai due gol e, soprattutto, al sublime stop a seguire sul secondo gol ma va soprattutto a questo giocatore che quando chiamato in campo non manca mai di dare il suo apporto. A Roma era in serata di grazia, guizzante, fresco, con una voglia di spaccare il mondo. Il capitano bianconero è lui e si vede. Grazie
Trezeguet: 6+, segna un gol un po' per caso, ne sbaglia un paio in maniera incredibile per lui, pero' ha un alibi: fa un lavoraccio che prima non faceva. Torna, contrasta, fa movimento in attacco. Vediamo un nuovo Trezeguet al servizio della squadra che cambia pelle in un attaccante di quantità e qualità preziosissimo, maturato.
domenica, dicembre 09, 2007
Juve - Atalanta = 1 - 0
La filosofia del Capello dei poveri, impostata tutta sul "primo non prenderle", vede una Juve che si rende pericolosa solo a sprazzi e grazie alle invenzioni dei suoi fuoriclasse. L'Atalanta, che ha dalla sua la fortuna di avere un allenatore vero, è messa in campo in maniera ordinata e molto precisa. Era evidente che Doni, l'elemento più pericoloso e perno del gioco degli atalantini, dovesse essere messo in condizioni di non nuocere, tenendolo lontano dall'area di rigore. Per far questo necessitavamo di alzare il nostro baricentro, di far salire difesa e squadra tutta per imbrigliare il fantasioso centrocampista nerazzurro, grazie ad un mediano e grazie a qualcuno che tenesse la squadra alta. Ovviamente la miopia del dilettante Ranieri è tale da fargli impostare la squadra nella stessa maniera di sempre, cosa assolutamente inquietante se si pensa che questa squadra l'anno prossimo, dovrebbe affrontare non solo l'Atalanta ma squadre che si chiamano Real Madrid o Manchester United ma per chi è abituato a ragionare con una mentalità da piccola squadra, certe cose non arriva a capirle quindi gioca sempre come se giocasse in serie inferiore.
Ed ecco che vediamo una Juve completamente scollata, con elementi assemblati assolutamente casualmente e, venuta meno la lucidità di Zanetti, dove ognuno si muoveva un po' a caso. L'assoluta necessità di un centrocampista avanzato, in cabina di regia, è arrivata quando persino Marchionni, probabilmente per disperazione di giocare in un modulo cosi' ottusamente irrazionale, si accentra, abbandonando completamente la fascia destra, per tentare di dare manforte ai mediani e per dettare qualche minima, vaga, flebile manovra d'attacco.
Affidarsi ai singoli era appunto specialità di Capello che sperava che qualcuno s'inventasse qualcosa per levargli le castagne dal fuoco, Capellino fa lo stesso ed oggi ha preso il jolly in un Nedved che come al solito non ha mai mollato e ha tirato dal cilindro il gol vittoria.
In caso contrario ci saremmo accontentati del solito, squallido, striminzito, scolorito pareggio, conquistato con 4 difensori + 2 mediani = 6 giocatori a difendere + il portiere.
Non parliamo poi della già stucchevole staffetta Iaquinta/Del Piero e dell'umiliazione dei trenta secondi dati a Tiago...
Fin quando dovremo vedere questi scempi tattici?
Per almeno altri 2 anni e 7 mesi a meno di un rigurgito di dignità, ma aspettarsi dignità da chi non ne ha mai avuta... Allegria!
Godiamo almeno dei tre punti guadagnati, con tante scuse all'Atalanta che immeritatamente lascia un punto.
Buffon, 6. Lavoro di ordinaria amministrazione, mai seriamente impegnato.
Zebina, 6- Prestazione convincente, sicuro, preciso negli anticipi, volitivo nel proporsi in avanti. Poi Mr Hyde prende il sopravvento e fanculizza l'arbitro per un'inutile ammonizione. Freudiano
Legrottaglie, 6+ Si vede poco, cosi' come si vedono poco gli attaccanti atalantini.
Chiellini, 6+ Con Legrottaglie forma una diga rassicurante, si diverte a giocare e si vede, si propone volentieri anche in avanti, l'animo del terzino di fascia scorre forte in lui.
Molinaro, 5+ I FONDAMENTALI CRIBBIO! Ci mette tanti polmoni e dal suo lato non tante preoccupazioni se non fosse che Doni si piazza proprio da quel lato, chissà perchè. Pero' in allenamento, per favore, tanti ma tanti palleggi e corsi di tattica, Del Piero gli serve una palla in area invitantissima e lui si allarga per cercare un cross che avrebbe sparacchiato chissà dove. Vabbè che corre pero'...
Palladino , 5+ Isolato sulla fascia destra, senza un compito preciso, messo evidentemente in campo perchè "hai i piedi buoni, inventati qualcosa e fammi fare buona figura che siam nelle mani del Cielo". Sprecato
(1' s.t. Marchionni), 6- Isolato come Palladino, cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia, forse andava cambiata impostazione tattica non giocatore. In ogni caso fa quello che puo', alla fine si inventa regista nel deserto del nostro centrocampo visto che i due mediani avevano finito la benzina da ore ma ai pit stop dormivano.
Nocerino, 6+ L'ho visto proporsi di più in fase offensiva, finalmente si nasconde meno e non si limita al lavoro da oscuro minatore. Se imparasse a non passare sempre e solo a quello più vicino sarebbe un grande passo in avanti, in ogni caso è davvero un'ottima promessa per il nostro centrocampo, quasi una realtà.
Zanetti, 5+ Partita grigia, in tono minore, almeno rispetto agli standard a cui c'aveva abituato. Bello il tentativo di gol di tacco, per il resto si perde nella rete organizzata del centrocampo atalantino e non riesce a trovare il bandolo della matassa. E' stanco, dovrebbe rifiatare.
Nedved, 7- Voto per il gol e per la solita caparbietà e volontà. Festeggia la sua 300ma presenza nel migliore dei modi, non molla e in una Juve cosi' somigliante ad un mosaico pompeiano dà un po' di collante.
(45' s.t. Tiago); s.v. umiliato da un mediocre
Iaquinta 5, non in vena, cosi' come contro il Milan gli viene chiesto di fare un lavoraccio inutile visto che non ha a chi passare la palla visto che di centrocampisto non ce n'è. Prova qualche fraseggio con Palladino che anche è perso nel mezzo del cammin di sua fascia, poi viene sostituito nella più classica delle staffette.
(1' s.t. Del Piero), 6+ Brillante e guizzante, suggerisce gioco e cerca soluzioni. Predica da solo ad un popolo di sordi, fa quello che puo' ma in una giornata cosi' c'è poco da fare. Non si capisce ancora una volta perchè parta dalla panchina, quando anche in uno schema a 3 punte, quantomai adatto ad una partita come quella di oggi, avrebbe sicuramente fatto valere la sua classe.
Trezeguet, 5. Sbaglia occasioni che normalmente non si lascia sfuggire, manca di un pizzico di fortuna ma dà l'impressione di girare un po' a vuoto in un attacco senza idee. Capita.
All. Ranieri, 3. Incompetente e inadeguato sbaglia ancora la lettura della partita e propone cambi assolutamente inutili. Mah
sabato, dicembre 08, 2007
[Juventus - Atalanta] Pretattica
Sisi, secondo me, i nerazzurri che hanno schiantato il Napoli saranno sorpresissimi, non si aspetteranno di trovarsi di fronte una squadra cosi'.
venerdì, dicembre 07, 2007
Empoli - Juventus = 2 - 1
Accorciamo le distanze grazie alla pugnacità di Iaquinta, giocatore mai domo ma soprattutto in evidente stato di fiducia mentale; questo gol lascia aperta, spalancata la porta alla qualificazione ma è assolutamente inaccettabile che ci si presenti ad Empoli in questo stato.
Va bene tirare il fiato, va bene giocare un po' sotto tono ma improvvisare le partite non sta nè in cielo, nè in terra, ancor più che la Coppa Italia deve essere un obbiettivo da raggiungere, sia per il prestigio della Coppa, sia per il biglietto per l'Europa che la vittoria comporta.
Siamo tartassati dagli infortuni è vero ma la rosa per affrontare sia Campionato, per una qualificazione europea, che Coppa Italia ce l'abbiamo, non centrare uno dei due obbiettivi sarebbe fallimentare in quanto esclusivamente frutto di una pessima gestione delle forze del gruppo.
Tiago e Almiron, questione spinosissima, giocano male insieme. Toh che strano! Son due centrocampisti con vocazione offensiva, son messi a giocare insieme come mediani, ripeto come mediani, dopo settimane che non giocano e, guarda un po', giocano male! Che str...ano, che str...ano.
Uno dei due, pazzo, s'è fatto pure espellere! Non è che è nervoso proprio perchè non gioca mai? Non è che denuncia proprio il fatto che i giocatori devono essere presi in considerazione tutti?
Gettare la croce addosso a questi due giocatori è ingiusto oltre che assolutamente insensato. Non si possono giudicare dei giocatori quando questi non giocano o da partite assolutamente non probanti visto che non vengono messi in condizione di entrare nei meccanismi della squadra, di prendere il ritmo di una partita ufficiale, di imparare a dialogare coi compagni. Impiegarli cosi' significa solo distruggerli soprattutto psicologicamente, significa deprezzarli sul mercato, significa che questi giocatori sono due pedine in meno piuttosto che due pedine in più.
Sfido che mi si dimostri il contrario, allo stato attuale abbiamo Mister 3 anni di contratto che sta sfasciando un gruppo che lui stesso aveva avallato in estate. Incompetente.
Tabellini:
Espulso Almiron per doppia ammonizione.
Ammoniti Abate, Marianini, Vannucchi, Marchisio, Grygera.
mercoledì, dicembre 05, 2007
Milan - Juve a mente fredda
I pericoli da parte rossonera son arrivati soprattutto da vie centrali, Gilardino è stato ben controllato dalla nostra difesa, nonostante l'azione in cui, rigore o non rigore, era in posizione pericolosa, pero' dall'ingresso di Inzaghi abbiam rischiato grosso in almeno un'occasione chiara.
Kakà non era nella sua serata migliore, quindi sicuramente non è servito più di tanto, fortunatamente, come partner offensivo, se non per creare spazi e "confusione" che comunque è stata ben gestita.
La Juve è stata un po' più pericolosa, non foss'altro che per il palo di Trezeguet in apertura di match, pero' tutte le azioni son arrivate da manovre in velocità, quando abbiamo provato a ragionare palla a terra non siam andati da nessuna parte se non a sbatterci contro il muro difensivo rossonero gestito mirabilmente da Nesta.
Cosa ne traggo da tutto cio'? Che va rivisto il centrocampo e settata meglio la lettura della partita.
1) Son sempre più convinto che ci serva un gestore di palloni a centrocampo. Nedved ha fatto un gran bel lavoro ma non riesce ad alzare la testa, ci serve qualcuno che legga, anticipi l'azione, qualcuno che inventi qualcosa di nuovo. Alla lunga siamo prevedibili, tappate le fasce, si spegne la luce juventina, Zanetti non puo' far altro che dettare passaggi larghi, in più, se Molinaro non mette qualche cross decente anche dalla sinistra, rimaniamo pericolosissimi praticamente solo da destra o grazie a Nedved, il che significa continuare a dare punti di riferimento chiari alle difese avversarie.
2) La mentalità: un pareggio a Milano è meglio di una sconfitta? Non sempre. La partita avremmo potuto vincerla, soprattutto dopo aver visto, nel primo tempo, un Milan abbastanza ingolfato, serviva un "passaggio finale" che accendesse la lampadina ai nostri attaccanti, un passaggio che avrebbe potuto fare un Del Piero, magari più arretrato rispetto alla sua posizione abituale.
lunedì, dicembre 03, 2007
Del Piero - Iaquinta
Iaquinta fa un lavoro preziosissimo, fatto di grandissimo impegno fisico e di grande volontà. Più volte ho sottolineato la sua capacità di tener palla, di aiutare la squadra a salire e di tenere in costante pressione la difesa avversaria. Questo lavoro, pero', non è lo stesso che fa e puo' fare Del Piero, più guizzante, rapido, dal dribbling facile e dai piedi migliori del nostro Vincenzone. Son due giocatori compatibili, non antagonisti, due giocatori che in maniera diversa possono scardinare le difese sia a vantaggio di Trezeguet, sia a vantaggio degli inserimenti dei centrocampisti centrali, se mai ne avremo uno che giocherà più alto della nostra trequarti.
Insomma disegnare una staffetta Del Piero - Iaquinta serve solo a perdere una sostituzione, non potrà mai esser decisiva se non in casi eccezionali, meglio sostituire l'uno con un centrocampista con vocazioni offensive alla Palladino o con un centrocampista centrale che possa alleggerire la pressione al duo Zanetti-Nocerino e che possa provare qualche affondo personale. Purtroppo quasi tutto il reparto centrale ha subito la scomunica da Ranieri quindi i mei son solo pii desideri, pero' veder due volte consecutive l'avvicendamento Iaquinta-Del Piero come se fosse la mossa tattica naturale desta non poche inquietudini e perplessità.
domenica, dicembre 02, 2007
Milan - Juventus = 0 - 0
Purtroppo scendiamo in campo col solito telefonatissimo schema che ci obbliga ad un pressing costante sui portatori di palla rossoneri che pero', fortunatamente, non riescono a proporre palloni pericolosi per Gilardino annullato dall'ennesima prova convincente di un ottimo Legrottaglie. Noi abbiamo due chiarissime occasioni, la prima sul palo di Trezeguet e la seconda, nella ripresa, su grandissimo tiro di Salihamidzic che costringe Dida a fare il Buffon della situazione. A causa di queste entrambe occasioni forse possiamo recriminare un pochino sul risultato, pero' alla fine giusto, vista l'incapacità tattica della Juventus di osare più di tanto, Ranieri non rischia la terza punta neanche nel quarto d'ora finale, il pareggio era scritto a meno di grandi invenzioni individuali.
Nel Milan imperioso Nesta che si riconferma uno dei più grandi difensori italiani di sempre, precisissimo, ottimo negli anticipi e ben spalleggiato da Kaladze, entrambi chiudono le porte ai punteros bianconeri che devono allargarsi o arretrare un po' per cercarsi palloni pericolosi.
Insomma un pareggio ottimo visto che rimaniamo agganciati al treno di testa, un pareggio stretto se pensiamo che con un po' più di coraggio e intelligenza tattica i tre punti potevamo portarli via ma la logica del coraggio non gira in casa Ranieri e contabilizziamo tutti pareggi con tutte le grandi, vere o pseudotali. Confortante comunque la prova dei giocatori, generosi come sempre, giocatori a cui va tutto il mio ringraziamento per onorare alla grandissima la maglia bianconera. Son fiero di voi, grazie.
Buffon: 7. Decisivo in due occasioni molto difficili, ottima la parata su Inzaghi, grandissimo quando rincorre nel finale il pallone per cercare di evitare il fallo laterale. IL portiere.
Zebina: 6+. Gran bella partita, ordinato, sicuro e calmo. Chiude il suo corridoio di competenza, sale, si propone come sponda a centrocampo, si presenta qualche volta nella metà campo avversaria. Becca un'ammonizione inutile e data troppo generosamente, per una volta tanto che non ha schiaffeggiato nessuno è davvero un peccato
Legrottaglie: 7+. Grandissimo. Francobolla Gilardino fino a volergli strappare i pantaloncini, chiude sugli errori dei compagni, ci mette il piede quando ci vuole, ferma Kakà in corsa e in pieno dribbling come se fosse ordinaria amministrazione. Chapeau
Chiellini: 6+. Partita generosa come al solito, qualche minima sbavatura ma è una diga che sta crescendo moltissimo. Oramai gioca rilassato e in sicurezza, sta acquistando giustamente fiducia. Perno
Molinaro: 6-. I polmoni ce l'ha, è ancora giovane, riesce a battere Oddo sulla fascia di competenza ma, porca miseria, che imparasse I FONDAMENTALI. Generoso e battagliero, pero' per qualche fugace attimo ho persino rimpianto Jarni e Dimas, almeno loro i piedi non li avevano in fassino.
Salihamidzic: 7. Partita di grandissima quantità e qualità. Copre molto, riparte, fraseggia, si accentra e tenta il tiro che ci avrebbe portato la vittoria se Dida non si fosse ricordato, come al solito quando gioca contro la Juve, di essere un portiere. Fa un lavoro oscuro, spesso difficile da "riconoscere" ma la palla nei suoi piedi è quasi sempre al sicuro. Mi chiedo se non sarebbe "riconvertibile" sulla fascia sinistra al posto di Nedved, sarebbe un grandissimo acquisto.
(26’ st Marchionni): s.v.
Nocerino: 6-. Solito oscuro lavoro da muratore del centrocampo, pero' vorrei vederlo di più, non si propone quasi mai in avanti, lascia sempre a Zanetti l'incombenza del passaggio di raccordo, lasciandogli cosi' anche l'onere di farsi quei dieci metri di corsa in più, e corri oggi e corri domani...
Pigro
Zanetti:7-. E' il mastro di chiavi e il guardia di porta al tempo stesso, se avesse qualcuno che gli dimezzasse il lavoro avrebbe la freschezza necessaria per dettare meglio i ritmi. Per rifiatare deve per forza appoggiarsi sulle fasce e diventa talvolta prevedibile. Tenta qualche sortita offensiva e distribuisce palloni sempre in maniera ordinata. Al momento è il perno del centrocampo, ha gambe e voglia, ci crede e non ha paura, il piccolo scambio con Gattuso nel finale lo dimostra.
Nedved: 6. Altra partita confortante di Nedved che lavora moltissimo al servizio della squadra. Perde pero' ancora troppa lucidità nel passaggio finale, quando l'azione diventa davvero
pericolosa, proprio nel momento in cui bisogna inventare la chiusura definitiva. Pero' son dettagli al confronto del gran lavoro di cucito che ha fatto nella sua zona.
(37’ st Palladino): s.v.
Iaquinta: 5+. Non è colpa sua, lui fa cio' che puo' in una partita molto fisica, non da coppia Iaquinta-Trezeguet. Lotta da solo con i giganti rossoneri, sgomita, protegge palla ma non puo' aprire spazi se non ha partner che lo aiutano a scardinare le difese. Il partner non puo' essere Trezeguet, un altro marcantonio, dovrebbe essere uno più piccolo e scattante che risponde al nome di Del Piero, ma giocare con le tre punte è roba da brrrrrivido e l'allenatore in panca c'ha un'età e certe emozioni non puo' sopportarle, quindi vien lasciato solo a mazzolare e a farsi mazzolare.
(26’ st Del Piero): s.v.
Trezeguet: 7- Son sconvolto, oramai corre anche. Non solo resta il solito cobra letale, a secco solo a causa del palo ma poi torna a prendersi i palloni, si propone per triangolare, fa tanto tanto movimento. E' bello averlo ancora con noi.
All. Ranieri. 4.5. Mette in campo la solita formazione, si capellizza in maniera inquietante riproponendo la staffetta con Del Piero con Iaquinta invece che Ibrahimovic, si affida alla buona volontà dei propri giocatori ma non propone loro soluzioni differenti come un centrocampista in più in appoggio a Zanetti, o un tridente quando Nedved cominciava a perder colpi. Sempre, incessantemente, costantemente la stessa solfa. Senza idee, cocciuto come un mulo e stupido come un carciofo.
Almeno pero' fa battute e fa ridere la panchina, addirittura senza il naso rosso di plastica e senza torte in faccia. Estroso.
14ª giornata d’andata
Milano, stadio Meazza
Sabato 1 dicembre 2007, ore 20.30
MILAN-JUVENTUS 0-0
MILAN: Dida; Oddo (34’ st Bonera), Nesta, Kaladze, Sergihno (18’ st Maldini); Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Kakà, Seedorf; Gilardino (18’ st Inzaghi).
A disposizione: Kalac, Cafu, Brocchi, Gourcuff.
All. Ancelotti.
JUVENTUS: Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic (26’ st Marchionni), Nocerino, Zanetti, Nedved (37’ st Palladino); Iaquinta (26’ st Del Piero), Trezeguet.
A disposizione: Belardi, Birindelli, Criscito, Tiago, Marchionni.
All. Ranieri.
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.
AMMONITI: 35’ pt Legrottaglie, 13’ st Chiellini, 44’ st Zebina
venerdì, novembre 30, 2007
www.juventus.it
Nuova grafica, più contenuti, bellissima la sezione sulla storia della nostra amatissima squadra.
Finalmente abbiamo un sito degno di un club di caratura mondiale, facile da consultare, bello, piacevole, completo.
Il nuovo corso si colora sempre più di bianconero, son anche queste, forse piccole, cose che ti fanno capire che si è sulla strada giusta.
Bravi!
giovedì, novembre 29, 2007
Ibrahimovic
Ibrahimovic è l'unico giocatore della "ultima generazione" che davvero rimpiango e che avrei ancora voluto vedere con la maglia bianconera.
Talento purissimo, incastrato, durante la sua breve parentesi juventina, dai muri dell'ottusità capelliana, ora sembra trovare sempre più sè stesso e il suo gioco. Sta maturando moltissimo, pur rimanendo sfrontato grazie alla consapevolezza nei propri mezzi, sta giocando in maniera più concreta meno fine a se stessa, meno vanesio e più pragmatico.
Fisico potente ma non da impedirgli una certa agilità, piedi grandi ma con tocco da calzatura 36, grande visione di gioco. E' uno di quei giocatori che mi esaltano, di quelli che non puoi fare a meno di guardare attendendoti un colpo, un'invenzione, un qualcosa che ti faccia ancora una volta capire perchè ti piace questo sport.
mercoledì, novembre 28, 2007
Kakà e il pallone d'oro
Ha fatto una grande Champions, ha portato il Milan sul tetto d'Europa ma una sola competizione non puo' decidere un Re. Non seguo tutte le partite del Milan ma ho sempre avuto la sensazione che in campionato, pur conservando una classe cristallina, fosse spesso discontinuo, al di sotto delle proprie reali potenzialità, cedendo la leadership a giocatori come Seedorf, Pirlo. Molti amici milanisti che seguono le sorti rossonere più assiduamente di me mi hanno confermato questa impressione, Kakà fuoriclasse ma ancora un po' troppo dal rendimento altalenante.
Per me il pallone d'oro è il trascinatore, quello che si prende la squadra sulle spalle, anzi che la trascina con la maglia, col sudore, coi gol decisivi, col boato delle folle. Kakà non mi sembra faccia ancora questo, gli manca poco ma al momento, ripeto pur restando un meraviglioso fuoriclasse, non è ancora questo tipo di giocatore, lo sarà forse l'anno prossimo, non ora.
Personalmente lo avrei dato ad un altro giocatore, che è cresciuto tantissimo, sia calcisticamente che caratterialmente, uno che è già diventato leader, uno che ha colpi da genio del calcio, uno da boato, già oggi, uno col naso lungo e il sorriso strafottente che avrei amato ancora vedere con una maglia bianconera addosso.
L'avevo detto che sarei stato impopolare...
lunedì, novembre 26, 2007
Le cose positive
1) La voglia: tutta la squadra sembra aver una grandissima voglia di dimostrare il proprio valore. Abbiamo vecchi elementi che hanno ancora molto da dire, giovani che hanno ancora molto da imparare ma che mettono un impegno a volte addirittura eccessivo, come ier sera Palladino, ripreso da Del Piero. Il simbolo di questa voglia è Vincenzo Iaquinta, uno che segna pure da terra, uno che non si ferma per reclamare un rigore ma che si rialza, a metà, per calciare in porta, perchè cio ' che conta è il gol.
2) La professionalità: fin'ora tutti i chiamati all'appello hanno risposto con enorme professionalità. Penso agli infortunati che rientrano e che si mettono da subito al servizio della squadra. Penso a Legrottaglie inaspettato perno difensivo, penso a Camoranesi che nonostante le troppe chiacchiere passate sembra essere tornato 100% bianconero, penso a Marchionni che ieri ci ha regalato un gol da partitella di allenamento, un gol di chi è convinto dei propri mezzi e di quelli della squadra. Il simbolo della professionalità, pero', per me rimane il capitano Alex Del Piero, ieri inspiegabilmente partito dalla panca che entra per sostituire un infortunato Iaquinta e mette dentro due gol, dribbling, un meraviglioso passaggio per il gol di Marchionni, un cazziatone e tanta voglia di esserci.
3) I giovani: I vivai sono la fonte inesauribile di ogni squadra vincente, di ogni squadra che apre cicli e questo non vale solo nel calcio, gli americani ad esempio attingono da sempre a piene mani nelle università per i loro sport miliardari. Investire nei giovani significa perennizzare un "marchio", uno stile, una squadra e la Juventus, questa nuova Juventus di giovani di belle promesse ne ha tanti, sia in rosa che in altre squadre dove son stati mandati a fare esperienza.
I giovani crescono, poi diventano bandiere e portano in loro i valori di una squadra, di una storia, aver giovani italiani non è patriottismo pallonaro, significa esser certi che quella storia sia condivisa, sia conosciuta da generazioni anche se non si viene da una fede necessariamente associata ai colori che poi si indossano. Per questo rimango basito di fronte a formazioni con solo un italiano in squadra, affidare la propria storia a chi non puo' conoscerla non è segno di avanguardia, è segno di stupida miopia. La storia della formica e della cicala la conoscono tutti, amo questa Juve formica, Juve che cresce e che riposa su ventenni con fame di vittoria. Il simbolo dei giovani non è facile da trovare, son tutti bravi e sceglierne uno farebbe forse torto agli altri, pero' dopo ieri sera mi fa piacere citare Criscito, messo ingiustamente da parte dopo una prestazione in mezza tinta e una volta chiamato in causa risponde alla grande, arginando giocatori molto più alti e esperti di lui.
4) L'umiltà: Caratteristica necessaria ad ogni squadra vincente, almeno in maniera legittima, è l'umiltà. L'umiltà di chi sa di esser forte, di chi sa che la forza va dimostrata sul campo. La Juve gioca tutte le partite rispettando qualunque avversario, sia esso il Livorno, sia esso l'Inter. Gioca ordinata, fa i falli necessari senza eccedere, protesta poco, segna e vince. Il tutto senza grancassa e senza troppe chiacchiere. Simbolo di questa umiltà è Nicola Legrottaglie, arrivato e affondato nel rumore e affermatosi nel silenzio del lavoro. La forza sta nel saper incassare i colpi duri e nel rialzare la testa, su questo la nuova dirigenza sta dando una grandissima lezione di stile ad avversari e a pseudotifosi juventini nostalgici della mafia moggiana. Si puo' vincere anche con classe, la Juve lo ha sempre fatto finchè non è diventata Cosa Nostra di Moggi e RagGiraudo, finalmente è di nuovo libera ed è di nuovo la Juve di cui tutti ci siamo innamorati. Vittorie, umiltà ed eleganza, ecco la nobiltà juventina.
domenica, novembre 25, 2007
Juventus - Palermo = 5 - 0
Di positivo sponda bianconera abbiamo visto un Camoranesi tornato ai suoi livelli abituali, un Criscito che si conferma un'ottima promessa per la nostra difesa, Legrottaglie oramai in confidenza e Trezeguet sempre letale e addirittura particolarmente mobile.
Fare pagelle in una partita cosi' è esercizio alquanto sterile dato che non c'è chi è emerso in maniera particolare, tutta la squadra ha fornito una prestazione più che incoraggiante e le differenze di voto si giocherebbero su decimali.
Zebina continua a non rassicurarmi, pero' gli psicofarmaci devono avergli fatto bene visto che non ha preso nessuno a cazzotti.
Iaquinta è oramai fondamentale, per quantità e qualità è un punto fermo di questa rinascita bianconera.
Serie A TIM 2007/08
13ª giornata d’andata
Torino, stadio Olimpico
Domenica 25 novembre 2007, ore 20.30
JUVENTUS - PALERMO
RETI: 29' p.t. Trezeguet, 41' p.t. Iaquinta, 26' s.t. Del Piero, 30' s.t. Marchionni, 47' s.t. Del Piero (rigore)
JUVENTUS: Buffon; Zebina, Legrottaglie, Criscito, Molinaro; Camoranesi (27' s.t. Marchionni), Zanetti, Nocerino, Nedved; Iaquinta (23' s.t. Del Piero), Trezeguet (32' s.t. Palladino)
a disposizione: Belardi, Birindelli, Salihamidzic, Tiago
Allenatore: Ranieri
PALERMO: Agliardi; Zaccardo, Barzagli, Biava; Diana, Simplicio, Guana (31' s.t. Migliaccio), Caserta (1' s.t. Cavani), Pisano; Brienza (15' s.t. Bresciano), AmauriA disposizione: Fontana, Rinaudo, Cassani, Tedesco
Allenatore: Colantuono
AMMONITI: 44' p.t. Criscito, 8' s.t. Nocerino, 8' s.t. Simplicio, 9' s.t. Amauri, 25' s.t. Pisano
ARBITRO: Saccani di Mantova
ASSISTENTI: Carrer e Carretta
QUARTO UOMO: Romeo
sabato, novembre 24, 2007
Grygera out
Forse rivedremo in campo Zebina? O verrà concessa una chance a Boumsong?
Probabilmente non tutti i mali vengono per nuocere, il fatto che lo stato di emergenza costringa Ranieri a provare puo' darsi che gli ispiri anche nuove soluzioni rispetto alle sue sclerotizzate convinzioni.
giovedì, novembre 22, 2007
Boumsong
La struttura della difesa bianconera è oramai delineata e sicuramente non ci saranno grossi stravolgimenti ma ritengo che, nonostante le prestazioni non sempre rassicuranti, avere a disposizione Boumsong potrebbe rivelarsi un'ottima cosa.
I motivi sono tanti:
1) E' sicuramente un giocatore motivato a far bene, vuoi per riconquistare la fiducia della società, vuoi per trovare una sistemazione decente per il suo prossimo futuro.
2) Probabilmente sarà la sua ultima chance, in una difesa come quella della Juventus di oggi, non ci si possono permettere errori, attenzione e precisione son qualità assolutamente indispensabili.
Insomma probabilmente il vero banco di prova per questo giocatore si avvicina, personalmente continuo a non giudicare i giocatori senza averli visti esprimersi con continuità e Boumsong non ha mai avuto davvero la possibilità di trovare il suo spazio nel collettivo bianconero. Forse ora ha la sua occasione d'oro, se saprà coglierla avremo ritrovato un buon difensore, in caso contrario potremo separarci senza rancore. Forza Alain.
mercoledì, novembre 21, 2007
In vista del Palermo
Probabilmente rivedremo in campo Criscito al centro e la notizia non puo' che farmi piacere, per un Maresca che viene dato sulla via del rientro in bianconero, c'è una lista un po' troppo lunga di insoddisfatti che si guardano intorno, ovviamente il riferimento è allo stesso Criscito e all'inspiegabilmente emarginato Tiago.
Continuo la mia campagna contro le esclusioni senza prova d'appello, con Capello abbiamo visto una squadra sfinita e spogliatoio spaccato, con Ranieri lo spettro di questo stesso atteggiamento nocivo si agita sullo sfondo e francamente non mi piace. La società ha deciso di puntare su alcuni giocatori e bisogna cercare di integrarli, soprattutto quando questi mostrano di avere i numeri come Tiago e Criscito o quando mostrano difficoltà in un determinato modulo come Almiron.
Il mestiere di allenatore è anche questo, non solo tirar giù una lista di 11 persone, altrimenti non avremmo mai visto uno Iaquinta campione del mondo e giocatore preziosissimo, fin'ora è questo che distingue un Lippi da un Ranieri.
giovedì, novembre 15, 2007
Tornare a parlare di calcio...
Ci si lamenta delle trasmissioni come il Processo di Biscardi che aizzavano alla violenza, ci si lamenta di Vespa ma poi sia il primo che il secondo totalizzavano e totalizzano migliaia di ascolti di morbosi avidi di scoop truculenti. La cosa amara è che non si trova mai quello che vede queste trasmissioni, tutti le criticano ma sti milioni di spettatori non si sa chi siano. Ricordo che era lo stesso quando ci fu la prima elezione di Berlusconi, ne incontrai uno solo che dichiaro' apertamente il suo voto.
Cosi' tutti si scandalizzano, tutti urlano, galline impazzite, la propria tesi, adesso va in onda la vivisezione del mondo ultras, un mondo che oramai tutti credono di conoscere e tutti giudicano, facili da inquadrare nel proprio mirino, facili da colpire e non solo per disgraziate pistole, anche per disgraziate menti che talvolta fanno ancora più danni.
Avanti cosi' fino al prossimo scandalo pseudopallonaro, altro giro altra corsa, tutti sulla macabra giostra del pallone. Che schifo.
mercoledì, novembre 14, 2007
Palladino e Tiago
Significa che con lungimiranza e capacità di analisi, si puo' arrivare a trovare e coltivare giovani talenti senza far ricorso a schede telefoniche svizzere, significa che la Juventus F.C. è davvero una nuova realtà, rilanciata e motrice di un panorama calcistico italiano che per molti versi deve ancora trovare il coraggio di rinnovarsi.
Palladino, come Nocerino, Giovinco, Marchisio, Molinaro, Criscito son tutti giovani, chi più chi meno, con buone prospettive di crescita, son italiani e son della Juve, magari questa squadra tanto criticata da tifosi avversari e troppo vituperata persino da propri tifosi, sicuramente dell'ultim'ora e abituati troppo bene dai metodi mafiosi moggiani, qualcosa di buono per il calcio italiano lo fa.
Su Tiago invece leggo che c'è un interessamento del Barcellona e che il portoghese potrebbe lasciare a Gennaio. Questa invece sarebbe miopia, sarebbe una marcia indietro troppo stridente per non lasciare perplessità. Tiago è costato molti soldi, segno che squadra e allenatore credevano in questo giocatore, giocatore pero' che in campo s'è visto molto poco e quel poco che s'è visto, comunque, ha lasciato trasparire buone cose. Se Tiago va via è una sconfitta della strategia di mercato della società ma soprattutto di un allenatore che non ha saputo impiegare bene o sufficientemente un giocatore che ha fatto bene in tutte le squadre in cui ha giocato. Credo che per il Mister Ranieri i motivi di riflessione comincino a moltiplicarsi. Prima di bocciarlo, almeno lo faccia giocare con continuità.
martedì, novembre 13, 2007
De italiana stupiditate
dal sonno criogenico e si scopre che i poliziotti se non ben gestiti possono
far danni. D'oh. Sorpresona. E' cosi' dall'epoca dei pretoriani.
Il punto è che, nonostante quello che ci si sforza di far credere, non è
una guerra ultras contro polizia, il punto è che è assolutamente evidente
che gli ultras non c'entrano nulla, cosi' come non c'entra nulla la polizia
in sè, in quanto tale.
Ma c'entrano pero' delinquenti vuoi cani sciolti, vuoi manovrati da una
longa manus e una polizia completamente sbandata, perchè la testa che deve
muoverla è decapitata dal resto del corpo.
Ridurre il tutto a ultrà vs polizia significa, ancora una volta, insabbiare
un bubbone che forse andrebbe crepato una volta e per tutte, pero' è un
bubbone putrido che impuzzonirebbe governo, mondo politico, probabilmente
finanziario. Allora no, è meglio che si mette tutto sulle spalle degli
ultras e di un singolo poliziotto. Meglio dare il via al circo dove il
popolo chiede "il nome" del poliziotto, dove il popolo analizza filmati,
vignette, affermazioni, dove si vivisezionano in televisione cadaveri e
carnefici. Meglio dare il via al solito "buoni contro cattivi", dove ognuno
puo' schierarsi liberamente e lobotomizzatamente dietro alla bandiera che
preferisce, alla fine chi se ne fotte, il laziale è morto e verrà sepolto
nel cordoglio generale, i politici parteciperanno tutti ai funerali, si fa
una settimana di casino e poi via a esaminare in piazza e in TV il prossimo
morto ammazzato dal padre ubriaco, ovviamente nel ribrezzo di tutti che
pero' guardano in milioni, famelici voyeurs, le trasmissioni di Vespa e
intanto Mastella, Prodi e Berlusconi stanno ancora là, pronti a dispiacersi
per il prossimo morto ammazzato e a deprecare il prossimo poliziotto
coglione.
lunedì, novembre 12, 2007
Slogan
- Ultrà feccia da sciogliere
Ieri è morto un ragazzo, si assaltano stazioni di polizia, si massacrano di
botte vigili urbani pero' Mastella è ancora Ministro della Giustizia e il
Capo del Governo trasferisce il giudice che indaga su di lui.
Ma si sa i veri problemi sono i poliziotti braccio violento di uno stato
fascista e gli ultrà che son tutti delle merde da schiacciare. Fermiamo il
calcio, solo cosi' i poliziotti impareranno a mettere fiori nelle loro
pistole, fermiamo il calcio, cosi'i teppisti diventeranno missionari
gesuiti, fermiamo il calcio, solo cosi' l'Italia ritroverà dignità, ma
dopo, solo dopo, per il momento via alle reazioni
anarchicosovversivefasciostaliniste, morte a tutti, tranne a chi, fra una
pista di coca, un appartamento in centro, una puttana
intellettualaltoborghese e un migliaio di mazzette qua e la, non fa mancare
il suo cordoglio. "Ai funerali tutti presenti" (cit.)
Ieri è morto un ragazzo e io sono triste perchè s'è persa una vita, sono
ancora più triste perhè questa vita persa sarà stuprata, offesa, infangata,
strumentalizzata da chi vive, si nutre, ingrassa e eiacula grazie a
stupidi, vuoti, anacronistici, assassini slogan, antiquato paravento di
moderne vergogne.
Ciao Gabriele
domenica, novembre 11, 2007
Parma - Juve = 2 - 2
12ª giornata d’andata
Parma, stadio Tardini
Domenica 11 novembre 2007, ore 15
PARMA - JUVENTUS (1-0) 2-2
RETI: 43' p.t. Gasbarroni (rigore), 12' s.t. Pisanu, 31' s.t. Legrottaglie, 36' s.t. Iaquinta
PARMA: Bucci; Coly, Falcone, Rossi, Castellini; Pisanu (32' s.t. Morfeo), Morrone, Cigarini, Gasbarroni (24' s.t. Dessena); Reginaldo (42' s.t. Matteini), Corradi
A disposizione: Pavarini, Zenoni, Parravicini, Paponi
Allenatore: Di Carlo
JUVENTUS: Buffon; Grygera (19' s.t. Salihamidzic), Legrottaglie, Chiellini, Criscito; Camoranesi, Nocerino (13' s.t. Tiago), Zanetti, Palladino; Del Piero (1' s.t. Iaquinta), Trezeguet
A disposizione: Belardi, Birindelli, Zebina, Almiron
Allenatore: Ranieri
AMMONITI: 14' p.t. Legrottaglie, 30' p.t. Morrone, 13' s.t. Pisanu, 25' s.t. Camoranesi, 35' s.t. Palladino, 49' s.t. Criscito
ESPULSI: 33' s.t. Chiellini, 33' s.t. Morfeo, 47' s.t. Coly
ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto
ASSISTENTI: Copelli e Stagnoli
QUARTO UOMO: Pierpaoli
sabato, novembre 10, 2007
Formazione per Parma
Indisponibile Molinaro, finalmente Ranieri proverà qualcosa di diverso, forse rientra Criscito, forse Grygera a sinistra con Zebina a destra. Resta pero' la domanda: perchè essere sempre costretti a fare le prove in partite dove non è bene avere incognite, quando si potrebbero fare queste prove in altre partite, insisto, vedi contro Genoa e Empoli?
venerdì, novembre 09, 2007
giovedì, novembre 08, 2007
Diritti TV
Ma a che serve tutta questa pagliacciata se poi a quelli che taroccano i bilanci non fanno nulla?
martedì, novembre 06, 2007
Liedholm e Bortoluzzi
Il Barone era personaggio di grandissimo stile, impossibile non affezionarglisi, per un uomo cosi' non contava il colore della maglia che indossava o la società per cui lavorava, c'era solo rispetto e ammirazione.
Adieu Nils
Bortoluzzi era una delle tante voci indimenticabili di Tutto il calcio minuto per minuto, la voce da studio, la voce di un giornalista d'altri tempi, quando il calcio era ancora non urlato, quando il calcio era commentato da veri giornalisti e non da opinionisti prezzolati a 30 denari. Un'epoca sta piano piano finendo, rimane solo nelle memorie di noi nostalgichi che rimaniamo aggrappati al pallone, a questo pallone moderno forse solo per una sorta di nostalgia per quei tempi che tanto ci hanno fatto sognare.
lunedì, novembre 05, 2007
Juventus - Internazionale = 1 - 1
Mi sarei aspettato un'Inter più arrembante, più coraggiosa, almeno visto il tasso tecnico del suo undici di partenza, invece ho visto una squadra più impostata sul contropiede, sulle ripartenze rapide e su una difesa a dir poco ruvida.
Mi aspettavo, invece, una Juventus più attendista, più muscolare e volenterosa che ordinata e con giocate di fino, pero' alcuni dubbi sul modulo cominciano a sorgermi.
Giochiamo da inizio campionato con due mediani e senza un "regista". Fatichiamo enormemente a trovare soluzioni centrali e sottoponiamo le nostre ali ad un lavoro durissimo, per impostare un azione di attacco non facciamo meno di 4 passaggi e passaggetti a centrocampo per scegliere chi dovrà impostare la manovra. Abbiamo dannatamente bisogno di un centrocampista di qualità che sappia distribuire palloni, Zanetti non puo' fare tutto questo da solo e Nocerino è un ottimo "piccolo Gattuso" che promette benissimo ma non è un lettore di gioco. Questo centrocampista che ci serve ce lo abbiamo, si chiama Tiago ma non gioca. Insistiamo con una difesa a 4 dietro quando Molinaro affanna disperatamente e l'Inter, nello specifico, schierava una sola vera punta più Ibra a svariare sul fronte offensivo e un Figo ad ispirare la manovra offensiva. La domanda è: con questi presupposti, era davvero necessario avere 4 difensori e 2 mediani fissi nella nostra trequarti? Non era meglio rinunciare ad un difensore per un Tiago in più nel cerchio di centrocampo?
Nedved giocava evidentemente e fortunatamente visto che, come ho più volte ribadito dall'inizio di questa stagione, è oramai l'unica posizione che puo' ricoprire più o meno degnamente, più accentrato ma vista la sua inefficacia non era meglio mandare da subito un centrale "puro" in campo, spostando Palladino sulla sinistra e facendo salire un po' Grygera che sembra molto a più agio in fase offensiva che di copertura?
Insomma conquistiamo un altro pareggio importante con quello di Firenze e Roma ma i dubbi su questa impostazione tattica permangono, soprattutto perchè non si vede quali sbocchi offensivi si possano cercare se non sperando che i rientri dei vari infortunati, in particolare quello di Camoranesi, possano dare una svolta più offensiva ad una squadra con poche soluzioni come siamo allo stato attuale.
Della partita di ieri ho molto apprezzato l'intuizione di Ranieri di applicare sistematicamente il fuorigioco contro una squadra veloce che c'è cascata spesso e volentieri ma continuo a criticare fortissimamente l'atteggiamento fin troppo prudente che sta sprecando risorse fisiche e nervose in panchina.
Buffon: 7+ Salva il risultato in un paio di occasioni anche se forse era un filino in ritardo in occasione del gol. Ci mette sempre una grinta enorme e resta una grandissima sicurezza. Avere un fuoriclasse cosi' in squadra è un onore e un piacere.
Grygera: 6- Talvolta impreciso nell'applicare il fuorigioco, continua a dare patemi quando è chiamato ad una copertura in velocità. Per il resto partita tutto sommato diligente
(33' s.t. Zebina): s.v. Quando l'ho visto entrare mi ha quasi fatto piacere, forse la nostra difesa mi preoccupa oltremodo.
Legrottaglie: 7 Lotta e svetta appena puo'. Di testa non si passa, fisicamente non si tira mai indietro, combatte fino alla fine e tiene su la difesa che è un piacere vederlo cosi'. Il suo "ritorno" è sempre più la sorpresa più piacevole di questo inizio di stagione
Chiellini: 8 Guerriero in bianconero, orgoglio di una tifoseria, oramai è una bellissima realtà in mezzo alla nostra difesa. Corre, lotta, picchia, si fa picchiare ma non si piega, nè si spezza. E' l'incubo di Ibrahimovic, lo avrebbe distrutto anche se avessero giocato a spadaccino col naso.
Molinaro: 6- Meglio rispetto alle altre volte, esegue il suo compito con poche sbavature. Corre molto e si sbatte, pero' Figo quando gioca dal suo lato lo fa impazzire, vengono tutti da là i pericoli, fortunatamente per lui Nedved fa il Nikita della situazione e gli "risolve il problema".
Palladino: 7+ Che bello vedere dei piedi buoni sotto dei calzettoni bianchi e neri. E' ancora molto giovane, alza ancora troppo poco la testa e fa ancora qualche dribbling di troppo per poi non avere la lucidità necessaria per perfezionare il tutto con un perfetto passaggio. Pero' da lui vengono solo pericoli per l'Inter, viene il gol e il piacere di vederlo saltare, con invidiabile faccia tosta, i birilli nerazzurri vale minimo un sette in pagella.
Nocerino: 6 Grandissimo polmone di centrocampo, corre e macina kilometri, fa falletti opportuni, rompe quando puo', quando non puo' sparisce un po' troppo. Non è fatto per impostare la manovra, non è il suo gioco, non glielo si puo' chiedere. In ogni caso è bene averlo con noi, in prospettiva è il nostro futuro Bonini, bisogna mettergli affianco un ragionatore che gli mostri le infinite vie del centrocampo.
Cristiano Zanetti: 6+ Altra grande partita di quantità che lo vede ancora spendere moltissimo. Purtroppo quando c'è un avversario più insidioso non riesce a ricucire le trame del nostro centrocampo e si vede costretto o al lancio lungo o al passaggio "telefonato" sulle ali. Non è da lui che bisogna cercare la rapidità nel ripartire, a lui bisogna chiedere soprattutto interdizione, ordine e copertura e su questo è stato ancora una volta impeccabile.
Nedved : 4 Impresentabile. Comincia bene, sembra volenteroso, poi si perde nei meandri della psicologia geriatrica. Sparacchia malissimo due tiri in due chiarissime opportunità offensive coi nostri tutti in posizione, molto poco ispirato si riduce presto a rincorrere e a rimediare il suo cartellino classico raggiungendo l'invidiabile media di un giallo ogni due partite, Jason di venerdi' 13 sembra essere gelosissimo.
(16' s.t. Iaquinta): 7- Fondamentale. Ogni volta che Vincenzone è in campo, gli avversari si vedono costretti a fare gli straordinari di lavoro sia fisico che nervoso. Non perde un pallone che sia uno, produce una mole di lavoro offensiva enorme, fisicamente è solidissimo ed ha una voglia di esserci che fa venire i brividi. Ci mette del suo anche in occasione del gol, sfanculizza Samuel e Chivu che è un piacere, conserva palla. E se giocasse titolare al posto di Nedved in un tridente fisso?
Del Piero: 6+ Lavoro oscuro in una serata oscura. Torna spessissimo a recuperare palloni a centrocampo, lotta e tiene impegnati i difensori interisti. Purtroppo non ha molte opportunità per servire Trezeguet, nè per rendersi pericoloso, forse con un centrocampista di supporto in più...
(25' s.t. Camoranesi): 7 Entra, segna, dribbla cinque interisti, disegna calcio. Bentornato Mauro, ci sei mancato, speriamo che anche la Juve sia mancata a te, a vederti ieri sembrava di si.
Trezeguet: s.v. Sbaglia un pallone, l'unico che ha ricevuto durante tutta la partita. Per il resto non puo' fare nulla, mai un pallone giocabile. Trez è cosi', è il suo gioco, senza palloni non lavora, sta agli altri farlo lavorare non a lui andarselo a cercare.
All. Ranieri: 5 Terrorizzato come sempre, mette in campo una squadra abbottonatissima e contropiedista, pero' ha il merito di indovinare l'idea di applicare la tattica del fuorigioco. Ora vorremmo vedere qualche idea in più a centrocampo, grazie.
Serie A TIM 2007/08
11ª giornata d’andata
Torino, stadio Olimpico
Domenica 4 novembre 2007, ore 20.45
JUVENTUS-INTER
RETI: 41' p.t. Cruz, 33' s.t. Camoranesi
JUVENTUS: Buffon; Grygera (33' s.t. Zebina), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Palladino, Nocerino, Cristiano Zanetti, Nedved (16' s.t. Iaquinta); Del Piero (25' s.t. Camoranesi), Trezeguet.
A disposizione: Belardi, Birindelli, Salihamidzic, Tiago.
All. Ranieri.
INTER: Julio Cesar; Maicon (41' s.t. Dacourt), Cordoba, Samuel, Chivu; Figo (17' s.t. Burdisso), Javier Zanetti, Cambiasso, Cesar; Ibrahimovic, Cruz (20' s.t. Suazo).
A disposizione: Orlandoni, Maxwell, Solari, Crespo.
All. Mancini.
AMMONITI: 9' p.t. Nocerino, 18' p.t. Figo, 11' s.t. Nedved, 21' s.t. Burdisso
ARBITRO: Rocchi di Firenze
ASSISTENTI: Biasiutto e Lion.
QUARTO UOMO: Girardi.
sabato, novembre 03, 2007
Outing sulla partita con l'Inter
Non ho rivalità con l'Inter, mi dispiace solo che il derby d'Italia sia finito a cartoni e vino, per una partita di cosi' grande tradizione mi sarei aspettato maggiore serietà, fedeltà ad una storia, invece si è arrivati a parlarne come della partita all'oK corral. Con la Juve ripulita dai lestofanti Moggi e Giraudo, ora il gran merito di tutto questo livore va a quel grand'uomo di Moratti che ha sempre tempo per parlare, sparlare e straparlare, soprattutto coi giornali.
Sciascia aveva ben detto che esistono uomini, mezzi uomini, uommenicchie e quaqquaraqquà, c'è chi è capace di racchiudere in sè le doti di ben tre categorie su quattro, a gente cosi' non do' neanche la soddisfazione di sentirmi in competizione con loro, non ho tempo per i livorosi e per il fiele, voglio veder giocare a pallone, non sentir parlare un grammofono stonato, ricco per giunta. Di questa Juve - Inter non me ne puo' fregare di meno, manco dei tre punti, che se li prendessero e tornassero a casa loro che con noi non hanno nulla a che fare, noi giochiamo a calcio.
giovedì, novembre 01, 2007
Juve - Empoli = 3 - 0
Juventus - Empoli 3-0
Serie A TIM 2007/08
10ª giornata d’andata
Torino, stadio Olimpico
Mercoledì 31 ottobre 2007, ore 20.30
JUVENTUS-EMPOLI (0-0) 3-0
RETI: 6' s.t. (rigore), 17' s.t. e 25' s.t. Trezeguet
JUVENTUS: Buffon; Birindelli, Grygera, Criscito; Molinaro; Salihamidzic (40' s.t. Marchionni), Zanetti, Tiago, Palladino (28' s.t. Camoranesi); Iaquinta (Del Piero 14' s.t.), Trezeguet
A disposizione: Belardi, Zebina, Almiron, Olivera
Allenatore: Ranieri
EMPOLI: Balli; Raggi, Piccolo, Marzoratti; Antonini (18' s.t. Abate), Marianini (10' s.t. Giovinco), Marchisio, Moro, Tosto; Vannucchi (20' s.t. Volpato); Saudati
A disposizione: Bassi, Ascoli, Rincon, Pozzi
Allenatore: Cagni
AMMONITI: 33' p.t. Marianini, 5' s.t. Balli
ARBITRO: Celi di Campobasso
ASSISTENTI: Cariolato e Pugiotto
QUARTO UOMO: Dondarini
lunedì, ottobre 29, 2007
La trappola del piagnisteo
Il tecnico bianconero ospite in tv come Buffon: "Mi spiace e mi preoccupa che nel dubbio qualche arbitro ci dia contro".
No, no e no. Non si puo' cadere cosi' banalmente nella trappola del vittimismo per nascondere le proprie vergogne. Ok, l'arbitro avrà anche sbagliato ma si deve andare avanti e migliorare quello che c'è da migliorare, senza se e senza ma. Con i "se", possiamo dire che "se" avessimo segnato due gol nel primo tempo la partita era chiusa indipendentemente dagli errori arbitrali. Per segnare due gol nel primo tempo bisogna andare a giocare a viso aperto, rischiando anche di subire gol. Attaccare e non segnare è una colpa nostra, non dell'arbitro.
La trappola del piagnisteo è una trappola seducente, per i perdenti.
Mister Ranieri vinca, vinca schierando squadre convincenti, che segnano gol, che non fanno giocare l'avversario, che fanno cross al centro, che sanno giocare palla a terra, vinca, vedrà che poi gli errori arbitrali la faranno sorridere non piagnucolare.
domenica, ottobre 28, 2007
Napoli - Juve = 3-1 Tabellini
9ª giornata d’andata
Napoli, stadio San Paolo
sabato 27 ottobre 2007, ore 20.30
NAPOLI - JUVENTUS (0-0) 3-1
RETI: 1' s.t. Del Piero, 4' s.t. Gargano, 17' e 25' s.t. Domizzi (rigore)
NAPOLI: Iezzo; Cupi, Cannavaro, Domizzi; Garics (38' s. t. Contini), Hamsik, Gargano, Blasi, Savini; Lavezzi (33' s.t. Calaiò), Zalayeta (45' s.t. Sosa)
A disposizione: Gianello, Montervino, Bogliacino, De Zerbi
Allenatore: Reja
JUVENTUS: Buffon; Grygera (30' s.t. Marchionni), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Nocerino, Almiron (42' s.t. Tiago), Palladino (35' s.t. Iaquinta); Del Piero, Trezeguet
A disposizione: Belardi, Birindelli, Criscito, Zanetti
Allenatore: Ranieri, in panchina Damiano
AMMONITI: 20' p.t. Domizzi, 5' s.t. Nocerino, 25' s.t. Buffon, 38' s.t. Chiellini
ARBITRO: Bergonzi di Genova
Da notare l'inevitabile fissa presenza ancora una volta di Molinaro, altro titolare inamovibile cosi' come Nocerino. Abbiamo Criscito relegato in panchina dalla sfortunata partita di Roma dove comunque marcava Totti, non uno qualunque. Ricapitolando abbiamo: Tiago già bocciato e mai schierato lasciato insoddisfatto a marcire in panchina, Almiron schierato in partite delicate e lasciato in panca in partite più agevoli, Nocerino titolare inamovibile, Molinaro titolare inamovibile, Criscito già bocciato (?). Non male come gestione dello spogliatoio, forse Gollum sarebbe stato capace di creare un gruppo più coeso.
Napoli - Juve
Leggo che son stati dati due rigori inesistenti. ok e allora? Vogliamo recriminare esattamente come altri che ne hanno fatto una stucchevole e noiosa abitudine?
No, personalmente questo giochino lo lascio ad altri, la partita andava chiusa se si era in misura di vincere, se non si era in misura di vincere allora perchè innervosirsi?
L'unio mio dubbio rimane di natura tecnica, è normale non fare il turn over contro il Genoa in casa e farlo a Napoli? Non è cosi' che si bruciano i giocatori? Non è insistendo su sempre gli stessi, tipo Nocerino, che si bruciano i giocatori, sia quelli in campo che quelli che vanno in tribuna o che giocano inutili sprazzi di partita?
Riflettiamo su questo e delle occasioni sbagliate sottoporta piuttosto che piagnucolare, siamo la Juve, non abbiam bisogno di scuse come squadre di secondo piano sono obbligate a fare per giustificare i loro insuccessi.
mercoledì, ottobre 24, 2007
Varie ed eventuali
In ogni caso credo che sia davvero giunto il momento di pensare a chi far giocare nella sua posizione e di cercare sul mercato un suo eventuale sostituto.
Forse Palladino è pronto a prendere il testimone? Certo ha altre caratteristiche, soprattutto fisiche, pero' la faccia tosta e il piede ce l'ha e sembra pronto a lavorare sodo per farsi largo in questa Juve. Se non si prenderanno decisioni troppo affrettate sul suo conto, come sugli altri giovani a disposizione, potremmo trovarci in casa i sostituti naturali dei nostri uomini chiave.
Ultimo commento legato all'ennesimo accostamento di Lampard alla Juventus. Ecco forse lui sarebbe il sostituto ideale di Nedved, gioca sulla trequarti, molto fisico ma con piedi buoni, buona intelligenza tattica e complemento ideale per una punta alla Del Piero. Forse dopo anni sarà davvero la volta buona che proviamo a prenderlo, certo sell'impedimento fossero quei 15 Milioni di euro che lasciamo seduti in panchina, questa operazione sarebbe un grosso rimpianto.
lunedì, ottobre 22, 2007
Juventus - Genoa = 1 - 0
Giochiamo una brutta partita, piena di incertezze, soprattutto nel dirigere la palla, avremmo dovuto e potuto assicurare il punteggio per amministrare tranquillamente il risultato, invece ci siam impelagati in una serie di lancioni lunghi e di isterismi che devono essere un campanello d'allarme, soprattutto alla luce del fatto che non c'è ragione, almeno apparente, di tanto nervosismo visto che siam secondi in classifica e con un ottimo bottino di 17 punti.
Rimango convinto che Ranieri dovrebbe far girare di più l'effettivo, mettendo a riposo e al riparo da inutili cartellini i giocatori più a rischio, insistere sul solito 11 titolare puo' avere degli effetti controproducenti.
Buffon: 6+ Mai messo davvero in difficoltà, dà sempre la sensazione di avere in pugno la situazione. Un punto fermo di questa squadra
Grygera: 6+ Partita oscura ma di grandissimo lavoro, bene in copertura, bene in fase di proposizione. Giocatore poco evidente ma prezioso che ci tornerà utile in molte occasioni, soprattutto in partite come quella col Genoa dove serve tanta buona volontà e lucidità.
Legrottaglie: 7 Perno della difesa, oramai Legrottaglie legittima assolutamente la sua titolarizzazione. Preciso negli anticipi, svetta di testa, ritorna sicuro di sè. Ottima la chiusura su Di Vaio lanciato a rete da un liscio di Nocerino, benissimo quando in un'incomprensione con Buffon non perde la bussola, dribbla l'attaccante e spazza. Benritrovato Nicola. Peccato solo per il giallo oramai datogli di default.
Chiellini: 6 Con molto mestiere argina un Borriello ingenuo e mai pericoloso. Preciso nei raddoppi di marcatura, un po' in affanno quando il Genoa si proponeva in velocità, sulla fascia rende molto di più ma sta facendo un ottimo lavoro anche da centrale, segno che Giorgio sta davvero maturando molto.
Molinaro: 4+ Primo tempo più che dignitoso, secondo tempo imbarazzante. Ci mette tanta buona volontà, corre moltissimo, spende e spande ma quanta goffaggine e quanta poca incisività, tanto offensiva che difensiva, sulla sua fascia diventata un'autostrada rossoblu.
Salihamidzic: 5 Generoso e nulla più, alterna colpi pregevoli a incredibili legnate da piedi di legno. Per il momento l'UFO di questa squadra, forse è forte, forse no, lo scopriremo solo vivendo, comunque adesso ho un po' paura...
Nocerino: 5+ Per lavorare lavora, per correre corre ma perchè lo si vede cosi' poco? Lavora pochi palloni, imposta un buon contropiede rovinato da un suo stesso controllo maldestro, si vede poco in interdizione, ancor meno in fase propositiva, perchè non si danno le stesse chances anche a Tiago e Almiron?
Zanetti: 6- E' in affanno contro la maggiore mobilità dei trequartisti genoani che non gli danno punti di riferimento facili in copertura pero' rimane il punto di riferimento del nostro centrocampo. Sontuoso e intelligente nell'intuire e poi nell'intercettare un'azione genoana e nel rilanciare il contropiede proprio ad inizio ripresa, pero' quanta fatica. Sostituito troppo tardi, rimedia un giallo inutile forse elargito con troppa generosità.
(35' s.t. Almiron): s.v. Dieci minuti comunque incoraggianti, non sbaglia nulla.
Nedved: 4+ Partita generosissima "all'antica", ottimo nel cross che porta al gol, pessimo nel levare un'ottima palla a Trezeguet per tentare un improbabile colpo di kung fu, buoni passaggi e sassate indegne. Tutto e niente nella stessa partita. Come al solito perde la testa quando sente il fisico non reggersi più, patetico quando protesta per un fallo fantasma per giustificare una palla lasciata rotolare sul fondo a causa di un suo incespicare maldestro che gli impedisce di crossare. Alla frutta, almeno sotto il profilo nervoso, sarà un bene o un male la sua assenza a Napoli?
Del Piero: 7 Con Legrottaglie migliore in campo dei nostri seppur nervoso dai primi minuti di gioco. Insiste troppo nei dribbling, soprattutto in area sprecando un fantastico inserimento di Trezeguet nel primo tempo ma poi cresce e prende in mano la squadra, nei limiti del possibile. Puntuale nel gol, perde un po' la testa anche lui. Peccato per la sostituzione, o andava sostituito prima o lasciato in campo fino alla fine, scelta incomprensibile che apparentemente lascia perplesso anche il capitano.
(33' s.t. Palladino): s.v. Gioca poco ma sufficientemente per tenere palla e per giochicchiare con gli avversari. I numeri ce li ha e sembra saperli sfruttare, si fa trovare pronto quando lo si chiama in campo. Bravo
Trezeguet: 6+ Si vede poco ma è sempre pericolosissimo e le difese avversarie son in costante apprensione. Grande primo tempo: s'inserisce rapido come un cobra alle spalle dei difensori ma Del Piero purtroppo insiste con un dribbling di troppo e non lo serve, si fionda su un altro pallone gustosissimo ma Nedved glielo soffia, sul gol si porta dietro due difensori con un bellissimo movimento sul primo palo. Nel secondo tempo si vede meno ma non arrivano palle giocabili nella sua zona.
Allenatore: Ranieri 4 Pessima impostazione tattica, squadra lunghissima e sempre in affanno, non azzecca le sostituzioni, troppo tardive, e si fa cogliere in piena crisi isterica, legittimando quelle dei suoi giocatori. Va bene guadagnare punti giocando male ma bisogna farsi un sereno esame di coscienza perchè fra proteste sui giornali, interviste, giocatori nevrotici in campo, gialli, rossi e poco gioco mi sembra ci sia materiale per lavorare su.
Serie A TIM 2007/08
8ª giornata d’andata
Torino, stadio Olimpico
Domenica 21 ottobre 2007, ore 20.30
JUVENTUS-GENOA
RETI: 36' p.t. Del Piero
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Nocerino, Zanetti (35' s.t. Almiron), Nedved; Del Piero (33' s.t. Palladino), Trezeguet
A disposizione: Belardi, Criscito, Birindelli, Tiago, Olivera
Allenatore: Ranieri
GENOA: Rubinho; Konko, Bovo, Lucarelli; Rossi (38' s.t. Fabiano), Milanetto, Juric, Danilo; Sculli (25' s.t. Papa Waigo), Borriello, Di Vaio (9' s.t. Leon)
A disposizione: Scarpi, De Rosa, Bega, Coppola
Allenatore: Gasperini
AMMONITI: 12' p.t. Borriello, 29' p.t. Legrottaglie, 39' p.t. Sculli, 45' p.t. Salihamidzic, 3' s.t. Zanetti, 10' s.t. Juric, 30' s.t. Del Piero, 30' s.t. Lucarelli, 48' s.t. Nedved
ESPULSI: 43' s.t. Ranieri, 49' s.t. Nedved
ARBITRO: Banti di Livorno
ASSISTENTI: Alessandroni e Di Liberatore
QUARTO UOMO: Marelli
domenica, ottobre 21, 2007
Partitaccia col Genoa
Le maggiori le riservo a Ranieri e alla sua gestione della squadra durante la settimana e di questa partita.
Tutti i giocatori erano nervosissimi, perchè?
Perchè mettere in campo sempre gli stessi 11 e non far rinfrescare un po' le idee a chi gioca sempre e a chi non gioca mai?
Perchè non provare qualche modulo che non sia palla lunga e via a inventare?
Perchè riproporre sempre Nocerino-Zanetti anche in queste partite?
Perchè sostituire Del Piero all'ottantesimo?
Perchè sostituire Zanetti solo all'ottantesimo?
Perchè lasciare in campo Molinaro e non provare una difesa a 3 inserendo un centrocampista in più a rilanciare il gioco, visto che gli altri due erano arroccati giusto davanti la difesa?
Perchè farsi espellere per reazioni scomposte e ineleganti?
Perchè la Juve ha preso 5 gialli e 2 cartellini rossi?
Facile prendersela con l'arbitraggio, qua bisogna fare qualcosa dal rilasciare sagge interviste ai giornali, bisogna cominciare a lavorare e a farsi venire idee di gioco e su formazioni alternative, non si puo' costruire un progetto con solo 11 giocatori fissi in campo e senza schemi di gioco.
Vinciamo con merito ma quanta inutile sofferenza, autocritica e umiltà signor Ranieri, è alla Juventus ora.
Pagelle e commenti a domani.
sabato, ottobre 20, 2007
Anticipi
Reggina - Inter = 0 - 1
Scontato il risultato dell'Inter che fa campionato a sè quindi ci interessa poco, molto più interessante è il punteggio dell'Olimpico riservato ai soli abbonati, che decisamente pone la Roma in una situazione difficile e la rimette sicuramente in discussione e nel caos delle pretendenti al posto in champions.
Per noi l'obiettivo è continuare a fare la nostra corsa, indipendentemente dagli altri, ma sapere che un'avversaria inaspettatamente diretta piomberà nel caos e nelle polemiche interne solite, non puo' che essere uno sprone in più per conquistare i 3 punti, assolutamente non facili, contro il Genoa domani.
Forza ragazzi.
venerdì, ottobre 19, 2007
Palladino nel tridente?
Si apre l'ipotesi di un tridente con Palladino e dell'oramai collaudato centrocampo a due con Zanetti e Nocerino.
La mia domanda è: non sarebbe il caso di provare soluzioni alternative, tipo inserendo dal primo minuto un insoddisfatto Tiago che va recuperato assolutamente, proprio in partite di tono minore?
Con tutto il rispetto per i rossoblu genoani, comunque, credo che ci sia spazio per qualche esperimento, magari vedendo un 352, con un Tiago in cabina di regia, oppure, se si vuole rimanere nel classico 442 o 433 visto a Roma, perchè non metterlo in campo al posto di Zanetti a cui un po' di riposo supplementare non farebbe male, soprattutto quando non abbiamo bisogno di mettere in campo tutte le "prime scelte"?
Insistere sempre sugli stessi giocatori mi ricorda la pessima abitudine capelliana che porta a spompare i titolari fissi e a rendere insoddisfatti tutti gli altri, l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno son tensioni evitabili nello spogliatoio, anche al costo di qualche punto in classifica, quelli verranno comunque se si ha gente motivata in campo.
mercoledì, ottobre 17, 2007
Del Piero rinnova
"Oggi ho compiuto una scelta decisiva per la mia carriera e per la mia vita. La Juventus mi ha dato tanto ed è qui che voglio continuare a vincere"
E noi ne siamo felicissimi, Capitano.
martedì, ottobre 16, 2007
Innovazioni:squalificata la curva.
Le scritte contro il Napoli esposte dai tifosi nerazzurri sabato scorso sono costate al club di Moratti un'ammenda di 30.000 euro e la chiusura del secondo anello della curva nord per la gara del 31 con il Genoa.
Il giudice sportivo usa davvero il pugno duro contro l'Inter :D
A parte l'evidente uso di diversi metri di giudizio per situazioni simili, quello che è ancora più comico è credere che gli abbonati in quella curva non entrino in altri settori dello stadio, magari anche con il tacito consenso della società.
Provvedimento che dire ridicolo e iniquo, è dire poco.
lunedì, ottobre 15, 2007
Tiago visto da Sousa
Secondo me è una spiegazione fin troppo semplicistica dello scarso impiego di questo giocatore, soprattutto alla luce del fatto che sia lui che Almiron son arrivati da troppo poco tempo per parlare già di bocciature e di giocatori costretti in panchina.
E' innegabile che il lavoro svolto da Zanetti e Nocerino per il momento è più che soddisfacente ma è altrettanto innegabile che due centrocampisti coi piedi buoni come il portoghese e l'argentino ci servono dannatamente in un campionato duro e lungo come quello italiano.
Personalmente ritengo che se non si cade nell'abituale errore di giudicare troppo presto i calciatori e di liquidarli come inadatti senza neanche dare loro il tempo di adattarsi alla squadra, all'ambiente, al modulo di gioco, entrambi possano giocare un ruolo importante in questa Juve, visto che hanno caratteristiche che mancano sia in Zanetti che in Nocerino, cioè una vocazione all'impostare il gioco e al mandare a rete i compagni che i due attuali titolari hanno meno.
Sicuramente avere la possibilità di poter schierare un modulo flessibile è un'ottima carta nelle mani di Ranieri, perdere uno di questi due centrocampisti sarebbe il primo errore grave di una gestione per il momento più che soddisfacente.
sabato, ottobre 13, 2007
Niente tifosi del Napoli all'Olimpico
Indipendentemente dalle questioni di merito, che sicuramente saranno validissime, quello che sorprende è che :
1) L'inter per gli striscioni razzisti ha avuto solo una piccola multa, roba che avanzano ancora i soldi per lanciare qualche motorino dagli spalti.
2) La tifoseria più violenta d'Italia da sempre, quella romanista, scorrazza liberamente per l'Italia a mettere a ferro e fuoco autogrill e ad accoltellare tifosi avversari e il bello è che i romanisti si lamentano ancora per la gabbia proprio di Napoli del 2001, gabbia tra l'altro che aveva il fine proprio di proteggerli, altrimenti i cuor di leone del Testaccio tornavano a Roma come un albero di Natale pieno di lucine.
Ora capisco che l'uso dei due pesi e due misure è consuetudine e il fatto di essere protetti economicamente gli uni, in Parlamento da Andreotti ed dai suoi compari mafiosi, gli altri certamente rende meno probabili sanzioni contro queste due squadre ma possibile che si debba sempre esagerare nell'accumulare benefici e nel castigare chi non gode delle stesse protezioni?
E' la stupidità di questi provvedimenti che continuano a curare i raffreddori, dimenticando di curare la radice del male e aumentando l'odio e la non sopportazione di chi continua ad essere protetto senza un perchè, ah no dimenticavo che son protetti "per motivi di ordine pubblico".